Si legge che il voto greco “non basta ai mercati” e ci si ingegna di
capire che cosa basti, ai mercati: la consegna immediata di tutte le
ragazze vergini? La testa del Battista su un piatto d’argento? La
donazione di ogni bene pubblico e privato al circolo ricreativo dei
banchieri? L’uso obbligatorio del papillon? Ma poi, soprattutto:chi
diavolo sono, questi misteriosi “mercati”? Hanno fisionomia giuridica,
un portavoce, un responsabile, un legale rappresentante, qualche nome o
cognome al quale, all’occorrenza, presentare reclamo? Qualcuno ha mai
votato per loro? Se sbagliano, si dimettono?