7 settembre 2020

La relazione di Zingaretti col sì al referendum passa con 213 voti a favore


Sul referendum 188 favorevoli, 13 contrari, 8 astenuti e in 11 non hanno partecipato al voto. Il segretario dem fa sua la proposta di Luciano Violante. E sul governo aggiunge: "Alleanza con M5s scelta sofferta ma lungimirante. Errore non averla replicata anche alle regionali". Domani Conte ospite a sorpresa della Festa dell'Unità di Modena

Ministro Gualtieri: Pil meglio del previsto, l’Italia sarà più forte di prima

cal Corriere di Giuliana Ferraino, inviata a Cernobbio 06 set 2020

«Siamo determinati a utilizzare al meglio le risorse Ue, che significa non disperderle in mille rivoli di micro progetti, ma solo in progetti con un impatto significativo, su direttrici coordinate e coerenti», esordisce subito il ministro delle Finanze Roberto Gualtieri, che ha concluso i lavori del Forum The European House Ambrosetti Cernobbio. E’ una risposta alle preoccupazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sabato aveva messo in guardia dal rischio di creare debito inutile sulle prossime generazioni. Anzi, Gualtieri aggiunge che il governo non farà «debito cattivo»: la composizione dei progetti sarà virtuosa e, combinata alle riforme strutturali, avrà un impatto anche sulla crescita del debito, rassicura. Perché l’obiettivo non è di riparare le cose che finora hanno funzionato male, ma di guardare al futuro e di rendere l’Italia più forte, più digitale, anche grazie alla rete unica, più sostenibile e più solidale.

Recovery Fund è «opportunità unica» per l’Italia

Il Recovery Fund è «un’opportunità unica che il Paese deve cogliere per uscire da questa crisi ma anche per rimettere l’Italia su un cammino di crescita», sostiene il ministro. «Siamo stati feriti da una pandemia molto forte che ci ha colpito per primi, ma guardiamo al futuro con fiducia. L’Italia ha reagito bene alla crisi, i cittadini, gli operatori sanitari le imprese e anche il governo. Una percezione ampiamente condivisa». Ma anche perché «l’Europa questa volta è stata davvero all’altezza della sfida». L’interdipendenza evidente da questo choc richiedeva una solidarietà e una piena sovranità condivisa. E questo ha dato una «spinta a una nascente società europea». Grazia alla lungimiranza di molti Paesi, come Francia e Germania, ma anche grazie al ruolo politico di questo governo, che sabato «ha compiuto un anno», ricorda Gualtieri. «Sono scelte storiche, che sarebbe difficile sottovalutare, come ricordato anche Mattarella».