3 marzo 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Insieme oltre l'emergenza

Viviamo sospesi tra Boccaccio e Manzoni, due autori evocati più volte in questi giorni. Il gran lombardo ci propone un’immersione totale, dolorosa e, infine, purificatrice nell'epidemia di peste; il poeta toscano suggerisce di restare aggrappati alla vita mettendo in atto un autoisolamento precauzionale e terapeutico. Quello che è accaduto nell'ultima settimana ci conferma che non possiamo semplicemente scegliere da che parte stare: dobbiamo vivere sospesi tra rischio e cautela, sapendo che non possiamo bloccare le nostre attività, ma neppure far finta di nulla. Abbiamo vissuto per anni un totale distacco tra politica e scienza ed ora, in modo improvviso e drammatico, abbiamo dovuto rimetterle assieme, senza avere tutti gli strumenti per gestire quest’improvvisa accelerazione. Ci siamo trovati catapultati nel pieno di una crisi senza aver costruito le regole per gestire l’emergenza. E’ vero che noi italiani diamo il meglio nell'emergenza, ma questa dimensione non può durare a lungo, deve trasformarsi in gestione ordinaria. E’ quello che abbiamo suggerito come gruppo regionale del PD, è quello che ha ricordato anche il sindaco Sala, è quello che faticano a comprendere a Palazzo Lombardia, non per cattiva volontà, ma per l’idea che la gestione di emergenza sia l’unica che può consentire di tenere assieme una società ormai inevitabilmente individualistica. Dobbiamo essere grati alle nostre istituzioni e a tutti coloro che in questi giorni hanno agito con responsabilità e generosità, ma è tempo di ripartire dopo il necessario blocco emergenziale. Questo significa avere fiducia nella responsabilità dei cittadini e scommettere sulla necessità di gestire il virus con misure che non blocchino le nostre attività economiche e sociali. Non dobbiamo scegliere tra Manzoni e Boccaccio, dobbiamo riconoscere la nostra fragilità e stabilire come essere forti assieme. Gli strumenti li abbiamo. Usiamoli per il bene dei cittadini e non per costruirci qualche effimero vantaggio politico.

Grazie ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori.

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