La maggioranza in Regione si è spaccata sulle incentivazioni economiche alle fusioni dei piccoli comuni.
L’ordine del giorno presentato dal Pd (primo firmatario il
vicecapogruppo PD Enrico Brambilla), è infatti stato approvato con i
voti dell’opposizione e del Nuovo Centro Destra, nonostante
l’opposizione dell’assessore leghista al bilancio Massimo Garavaglia,
della Lega, della Lista Maroni e di Forza Italia. Fino alla scorsa
legislatura la Regione, proprio per sostenere le aggregazioni,
dava contributi consistenti sia alle unioni
(i comuni restano separati ma gestiscono insieme i servizi e hanno un
consiglio comunale “congiunto”) che alle fusioni, mentre nel 2012 le
fusioni sono state espunte. Garavaglia stesso, e poi il capogruppo
leghista Massimiliano Romeo, sono intervenuti in Aula per dire no alle
incentivazioni. Il voto del Consiglio li ha sconfessati.
Senza colpi di scena, invece, le votazioni sulle singole fusioni,
nonostante il tentativo vano della Lega di e della Lista Maroni di
compattare la maggioranza contro la fusione di Verderio superiore con
Verderio Inferiore.
Sono quindi state approvate 9 fusioni di 22
piccoli comuni, mentre sono state bocciate 10 fusioni che coinvolgevano
36 centri minori. I nove comuni esordiranno il 25 maggio con l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.