5 aprile 2020

Coronavirus, a L'Aquila niente fiaccolata

Coronavirus, a L'Aquila niente fiaccolata nell'anniversario del terremoto del 6 aprile 2009. L'appello al Paese: "Accendete una luce alle finestre"

A 11 anni dal sisma che distrusse il capoluogo dell'Abruzzo e i paesi vicini, non ci sarà il corteo in memoria dei 309 morti in rispetto delle norme per arginare il contagio del coronavirus. I familiari delle vittime hanno chiesto a tutti gli italiani di partecipare con un gesto simbolico, anche in onore delle tante persone morte a causa dell'epidemia

La confusione sotto il plateau

da HuffPost News

La disinvoltura del capo della Protezione civile su un altro mese di serrata disvela l'assenza di una seria plancia di comando e il default della politica che si nasconde dietro ai tecnici, incapace di un discorso di verità al Paese. Anche l'opposizione sta colpevolmente mancando al suo ruolo
By Alessandro De Angelis

Tra gli effetti collaterali del virus c’è il totale ribaltamento di tanti luoghi comuni da sempre attribuiti al carattere degli italiani: l’impazienza, la refrattarietà alle regole, il ribellismo, e così via. La verità è che c’è più senso dello Stato in un popolo chiuso nel tunnel dell’angoscia collettiva, tra pandemia e carestia, che nello Stato stesso, inteso come classe dirigente chiamata a una grande assunzione di responsabilità. Mentre sul plateau dei contagi la situazione è stabile, a terra, nella plancia di comando, vige una colpevole confusione, talmente incomprensibile da rendere lecito il dubbio se di gioco delle parti si tratta, oppure, semplicemente, di una drammatica inadeguatezza a compiti e ruoli.
La disinvoltura di un capo della Protezione civile che annuncia, a Circo Massimo, un altro mese di “serrata”. Così, come voce dal sen fuggita, con leggerezza, col linguaggio del “può essere”, quasi fosse un dialogo da bar: mese più, mese meno, che vuoi che sia. E questo accade appena due giorni dopo che il presidente del Consiglio, nel suo zuccheroso format serale, l’aveva prolungata fino a Pasqua, mettendo nel conto una nuova proroga, ma senza dare l’impressione di averlo fatto. E ancora: appena due giorni dopo che il ministro della Salute aveva spiegato, nella sede consona, il Parlamento, la ratio e i criteri delle misure necessarie, senza allusioni. Diciamolo, forse l’unico è Speranza ad aver mantenuto in queste settimane una grammatica istituzionale e un “metodo” a cui è aliena l’insopportabile dipendenza dal circo mediatico, cresciuto in una scuola dove insegnano che chi governa ha il dovere di occuparsi del bene comune, parlando attraverso quello che fa.

Unione Europea e Coronavirus, un po' di chiarezza.


Videoconferenza su Zoom lunedì 6 aprile

L’appuntamento (virtuale) è per lunedì 6 aprile, alle ore 18, sulla piattaforma di videoconferenza Zoom. Si parlerà dell’Unione Europea al tempo del Coronavirus. L’incontro è organizzato dai Giovani Democratici di Monza e Brianza.

Tra capi di stato, fake news e interessi stranieri è un periodo decisamente oscuro e l'Europa sembra ancora più complicata del solito. A tal proposito arriva la prima iniziativa a distanza dei GD, che ci porterà a scoprire l'Unione Europea ai tempi del Coronavirus. Assieme a due ospiti d'eccezione: Brando Benifei, capodelegazione Europarlamentari PD, e Andrea Lamberti, già assistente europarlamentare.

Il link dell'evento sarà diffuso dalle 17,50 di lunedì, siete tutti invitati!

Redazione PD Monza