30 luglio 2019

Il Fascismo che ritorna. Perchè Salvini è più pericoloso di Casa Pound e Forza Nuova. L’inchiesta di Claudio Gatti rivela radici e scopi della Lega per Salvini premier

By redazione - 28/07/2019 - FarodiRoma

Un nutrito gruppo di post-nazisti, formatisi nell’entourage eversivo di Franco Freda (considerato l’ideologo della strage di piazza Fontana) e del suo discepolo Maurizio Murelli (undici anni di galera alle spalle), è entrato a livelli apicali nella Lega, fin dalla fondazione. Lo ricostruisce il libro “I demoni di Salvini. I postnazisti e la Lega”, del giornalista del Sole 24 Ore Claudio Gatti pubblicato da Chiarelettere.

L’inchiesta molto approfondita dimostra che Matteo Salvini nasce e cresce politicamente nell’estrema destra e che non ha nessun fondamento la leggenda (abilmente costruita) del “comunista padano”; la sua identità reale è quella di un uomo di estrema destra nutrito di retorica, idee e soprattutto frequentazioni esplicitamente postnaziste. Non mancano i nessi col nazismo storico, quello di Hitler: nel lontano 1976 al futuro senatore Borghezio viene trovata in casa una divisa da ufficiale nazista, mentre Gianluca Savoini aveva nel suo ufficio della redazione della «Padania» una cornucopia di simboli hitleriani.

Sul ruolo di questo personaggio (per un lungo periodo portavoce di Salvini, e l’anno scorso tra gli organizzatori del suo viaggio in Russia da ministro dell’interno) c’è ancora molto da scavare: ci penseranno i giudici che indagano sul Russiagate e presumibilmente ne vedremo delle belle. Savoini ha un passato dichiarato e mai rinnegato con l’estrema destra, attraverso quella casa editrice-centrale di agitazione politica “Orion” che non ha mai lesinato di nostalgie nazifascistoidi.