17 ottobre 2011

Mercoledì termine adesioni per partecipare alla manifestazione nazionale del 5/11.


In occasione della manifestazione del 5 novembre a Roma la nostra Federazione avrà a disposizione un treno alta velocità (Frecciarossa) per un totale di 400 posti.
La partenza è prevista da Milano Centrale verso le 7.30 circa, con ritorno previsto da Roma verso le 20.00. Chi volesse aderire può contattare direttamente la Segretaria entro

MERCOLEDI' 19 OTTOBRE 2011.

Maurizio Sarchielli

coordinatore PD Sulbiate.

Indignados, Bersani: "Condanniamo chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili".

I provocatori che hanno voluto inscenare una vera e propria guerriglia urbana colpiscono al cuore le ragioni di un movimento che in tutto il mondo vuole esrpimere un disagio e una critica all'attuale assetto dell'economia mondiale.



“In queste ore stanno avvenendo violenze e devastazioni inaccettabili. I provocatori che hanno voluto inscenare una vera e propria guerriglia urbana colpiscono al cuore le ragioni di un movimento che in tutto il mondo vuole esprimere un disagio e una critica all’attuale assetto dell’economia mondiale. E’ indispensabile, a questo punto, una condanna corale e inequivocabile di ogni atto di violenza e un rigoroso isolamento dai movimenti, che hanno manifestato pacificamente, di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili”.

comunicato stampa del 15 ottobre

Sulbiate, 23 ottobre "Salviamo gli alberi". Ass.ne Le Radici.

Iniziativa promossa dall' Associazione culturale le Radici.

Una corrispondenza "significativa" secondo il Sindaco di Sulbiate.

Sempre nella e-mail del 15 di ottobre che il Sindaco ha inviato al nostro Capogruppo Fassina, già citata nel precedente post, è presente anche l'invito a dare massima diffusione alla corrispondenza delle missive più significative intercorse dal 4 al 7 ottobre 2011 tra Sindaco, Segretario Comunale e Capogruppo PD.



Teorema, che nel post di domenica 16 ottobre, ha già inserito il link della "lettera aperta ai cittadini" del 14 ottobre firmata Sindaco Stucchi, in cui è ben evidente la possibilità di visualizzare le e-mail indicate dal Primo Cittadino, per meglio soddisfare la richiesta, se siete interessati a conoscere i contenuti, vi invita a cliccare il link sotto riportato:


Su questo argomento, particolarmente difficile e delicato, il Gruppo PD attende risposte formali, dal Segretario Comunale e dal Capogruppo del Gruppo SI, a due documenti recentemente presentati in Comune e regolarmente protocollati.

Clicca qui e qui.

Le risposte alle 11 domande del 12 luglio del Sindaco di Sulbiate.

Il Sindaco di Sulbiate in una e-mail inviata il 15 ottobre al nostro Capogruppo Fassina, per conoscenza ai Capigruppo Zoia e Sanità e a tutta la Giunta, risponde alle 11 domande da noi pubblicate nelle pagine di questo blog il 12 di luglio 2011.

Cliccare sul logo per leggere il post del 12 di Agosto.

Avevamo perso la speranza invece le risposte, finalmente, sono arrivate.
Per vostra informazione, le pubblichiamo senza particolari commenti.
Diciamo solo che confermano, purtroppo, l'assoluta indisponibilità del Primo Cittadino di trovare una soluzione politica al problema che si è creato dopo l'esplusione (da lui imposta unilateralmente) dei 5 consiglieri candidati ed eletti in quota PD della nuova Lista Civica che vinse brillantemente le amministrative di Sulbiate del 2009.

Clicca qui pui leggere la nostra proposta di NUOVO ACCORDO POLITICO
protocollata il 01 luglio 2011, disprezzata e rifiutata dal Sindaco e dagli uomini del SI.

Buona lettura....


ECCO LE UNDICI DOMANDE...
DELLA TRASPARENZA (senza offesa per la trasparenza!). Di Maurizio Stucchi - Sindaco di Sulbiate.

1. Perchè non comprende che i recenti avvenimenti non hanno messo in discussione la realizzazione o l'opposizione ad un centro commerciale, ma hanno messo in discussione le basi del processo democratico che prevede il coivolgimento nelle decisioni di tutta la compagine di maggioranza in modo collaborativo, coerente, limpido, in linea con il Programma elettorare concordato?

1 - il processo democratico ha ricevuto uno schiaffo dal comportamento in giunta dei due assessori del
PD che non solo non hanno preso atto di una scelta assunta democraticamente (con 4 voti a 2 in giunta e 5 a 7 nel gruppo consigliare di maggioranza), ma si sono permessi di avviare personalmente (Fassina) una campagna di informazione erronea che ha comunicato la presunta "scelta già fatta". In democrazia non si fanno sempre scelte unanimi al 100%, a volte sono possibili e normali scelte che prevedono pareri contrari, diversamente si cade nella dittatura. Anomalo è invece il fatto che coloro che sono contrari, quindi
minoritari della maggioranza, pretendano di potersi comportare da avversari e persino di operare contro le scelte della maggioranza rifiutandosi di metterle in atto con il ruolo di Assessore. Se invece il processo democratico è da intendersi rispettato solo quando si eseguono le volontà ordinate dall'esterno dal Partito Democratico, la domanda non può prevedere risposte.

2. Perchè pur ritenendo sostanzialmente inutile ed irrituale il passaggio, ha obbligato la Giunta ad esprimere un parere preventivo favorevole alla presentazione di un PII che per sua natura deve essere discusso e deliberato dal Consiglio Comunale?

2 - La Giunta ha assunto una decisione che giudicare "inutile" è un parere di chi scrive non un fatto oggettivo e certo. Essa non ha espresso un parere preventivo favorevole all'outlet, bensì ha dato indirizzi preventivi all'operatore. La scelta di deliberare è stata fatta per trasparenza e chiarezza verso tutti gli
interessati essendo il problema molto delicato e coinvolgente molti Enti pubblici e privati. Questo è avvenuto tenendo conto dei pareri professionali dei Funzionari e dell'avv. del Comune che ha fatto scartare l'alternativo parere solitario di Fassina che suggeriva di dare un'autorizzazione e indirizzi di giunta solo verbali tenendo la questione sottobanco fino a disponibilità del progetto dettagliato che
alla fine avremmo dovuto respingere. Non è mai stata messa in dubbio la procedura di approvazione spettante al CC.
3. Perchè non ha richiesto in modo formale un incontro con le Amministrazioni confinanti e con la Provincia prima di far adottare la delibera alla sua Giunta?


3 - L'inutilità di convocare incontri pubblici e fra Enti per discutereuna proposta inesistente perchè non ancora studiata e presentata al Comune, non è chiara solo al circolo PD e a tutti coloro che hanno
sentito solo le sue interpretazioni unilaterali.

4. Come mai tre (?) consiglieri della sua Lista Civica si sono astenuti sulla mozione che prevede un formale rifiuto all'outlet?

4 - La scelta del gruppo SI era quella di astenerci data la sostanziale ininfluenza della revoca della
DG39 richiesta da PT; l'inserimento imprevisto dell'illegittimo emendamento del PD (uno scivolone che dimostra la superficialità di coloro che lo hanno scritto e condiviso sottobanco con l'opposizione
nascondendolo al gruppo consigliare) ha fatto scegliere a 4 consiglieri di votare contrario e gli altri 3 a mantenere l'astensione. L'interrogante avrebbe preferito un voto imposto e unitario alla yes
men? Qual'è il problema?

5. Ritiene opportuno che una Amministrazione intervenga modificando i caratteri sostanziali di una convenzione in essere per la quale sono già stati effettuati lavori a scomputo senza aver rilasciato permesso per costruire ?

5 – Le procedure per modificare PGT o convenzioni non possono essere imposte ai privati, devono essere consensuali, avere una evidente convenienza pubblica e passare dal Consiglio Comunale. Gli oneri già pagati sono un dato del problema e dell'eventuale variante da discutere se e quando verrà presentato il Piano. Che non esista il permesso da costruire è un'altra delle tante assurde invenzioni non documentate che il circolo
propina ai suoi ignari lettori. Fassina era l'assessore alla partita e non ha neppure avuto la capacità e la serietà di verificare gli atti prima di inquinare l'informazione per i suoi tifosi.
6. Con quale maggioranza con quale programma, con quali obiettivi, con quali priorità, intende proseguire la sua attività amministrativa perchè il Comune non prosegua nell'incertezza, occupato ed orientato a problemi contingenti?

6 - Il programma è il solo dato certo che indirizza la lista civica e le priorità amministrative. I consiglieri saranno tutti chiamati come sempre a votare le delibere per i loro contenuti non per gli schieramenti politici. Le incertezze sono determinate dalla novità che 5 consiglieri hanno deciso di non rispettare i patti elettorali
operando sotto la direzione del PD (prassi illegittima detta "vincolo di mandato") che viene anteposta al programma e alle relazioni e al lavoro nella lista civica che hanno convinto gli elettori. Per questo
la civica ha preteso nel rispetto degli elettori la formazione del gruppo PD anche a costo di avere 5 avversari che scelgono in base ai simboli e non agli interessi dell'Ente.

7. Perchè ad oggi non c'è stato un chiaro pronunciamento definitivo circa la volontà del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri che si sono astenuti o hanno votato contro la mozione con la quale il consiglio ha espresso il parere della Comunità di Sulbiate in merito al possibile insediamento di una grande struttura di vendita? Anche alla luce dei recenti pronunciamenti del Presidente della Provincia di Monza e Brianza?

7 - Non ci sono scelte preventive sul Piano Integrato. esso verrà analizzato nei suoi contenuti quando e se sarà disponibile. Chi si pronuncia in modo definitivo addirittura in Consiglio Comunale con un ODG su una cosa che non conosce è un pessimo amministratore. I pareri avversi dei partiti nazionali sono un dato del problema ma non autorizzano gli amministratori locali seri a fare scelte preventive - queste si alla
"yes men" che stanno agli ordini dei partiti - senza analizzare il merito di problemi locali e sovralocali complessi e articolati. In merito alla rappresentanza dei cittadini in consiglio comunale, il
gruppo SI rappresenta il 67% dei sulbiatesi come hanno certificato le urne. Il gruppo PD nelle urne non esisteva e quindi nessuno dei 5 tranfughi può dirsi certo di rappresentare i cittadini se non - forse -
parenti, amici e coloro che anno espresso preferenza sempre sulla
scheda LISTA CIVICA SI. Quando i sulbiatesi voteranno alle urne il PD ed entrerete in Consiglio comunale senza sotterfugi, potrete dire a testa alta di rappresentare i cittadini, per ora calma e gesso.
Sicuramente i voti in Consiglio dei 5 hanno valore legale ma rappresentano solo se stessi e non il 67% dei sulbiatesi che nel 2009 hanno scelto la lista civica SI e il suo programma.

8. Perchè non avverte la necessità di rivedere le modalità di partecipazione al processo decisionale ed della qualità dell'informazione proposta al Consiglio Comunale ed alla Collettività nel suo complesso in modo che non si ripetano situazioni per le quali il Consiglio venga scavalcato nelle sue funzioni e la cittadinanza informata in modo corretto, con particolare attenzione per ciò che riguarda la programmazione territoriale, in considerazione degli ultimi accadimenti occorsi e dell'importanza dell'argomento?

8 - Il consiglio comunale e la comunità sono stati scavalcati da coloro che hanno voluto anticipare la
discussione in Consiglio con un ODG e votato il NO all'outlet preventivo senza che fossero disponibili proposte e documenti del Piano a parte la generica richiesta e la delibera di indirizzi della Giunta.
E' stata ignorata o nascosta alla popolazione l'informazione che il Piano Integrato ha un interesse pubblico che affronta principalmente i problemi della viabilità del nodo stradale, e solo quale interesse del privato è inserita la richiesta di destinazione a grande superfice di vendita. Fatto che può essere indipendente dalle soluzioni stradali e territoriali di interesse pubblico che devono essere risolte e modificate in qualunque modo vengano attuati o modificati i diritti esistenti dei PE19 e 20.

9. Perchè se nel 2005 firmava un documento insieme ad altri sindaci del territorio, contrario all'espansione del Centro Commerciale il Globo, ora invece, con la maggioranza della sua Giunta ha espresso un parere favorevole all'insediamento di una grande struttura di vendita a Sulbiate?

9 - Perche come nel 2005 l'AC mantiene parere negativo alle grandi strutture di vendita essendone il
territorio saturo; come nel 2008 abbiamo espresso un assenso a presentare un Piano in variante finalizzato principalmente alla soluzione del nodo infrastrutturale e solo in secondo luogo a verificare i problemi delle aree PE19 e PE20 e dell'eventuale convenienza pubblica, tutta da dimostrare, a cambiare destinazione. In
ogni caso si tratta di delibere di indirizzo e mai decisionali come strumentalmente e al fine di mettere in cattiva luce gli amministratori si continua a comunicare. Le decisioni si prenderanno solo sulla base
delle proposte concrete e dell'interesse pubblico che sarà deciso in Consiglio Comunale sulla base degli atti e non dei dogmi imposti dai partiti. Nessuno teme la possibilità che i consiglieri esprimano voti
ponderati, è deprecabile il voto preventivo su piani o varianti ancora inesistenti.

10. Perchè dopo l' incidente occorso durante il C.C. del 10 di giugno, con modalità e tempistiche che il Sindaco e la Giunta vorranno proporre, in cui si è trovato in minoranza, non ha colto la disponibilità del nuovo Gruppo Consiliare PD all'apertura di una nuova fase dell'azione amministrativa che ponga al centro dell'attenzione: partecipazione, difesa della democrazia, la cura e l'attenzione agli ultimi, la cultura, l'istruzione, e tutte le emergenze che interessano la Comunità di Sulbiate ?

10 - Intanto non si tratta di incidente bensì di imboscata sleale organizzata dal PD che ha informato
dell'invenzione dell'emendamento (peraltro risultato illegittimo) la minoranza e non i colleghi di maggioranza. Se questa è l'apertura della fase nuova ecc. ecc., ve la lasciamo! Eppoi il rosario di "attenzioni"
che vanterebbe il PD è per la vostra compagine sulbiatese (nata nel 2008) del tutto teorico e solo nelle buone intenzioni. Fra i dirigenti del locale circolo non ci pare di ricordare presenze di persone che
possano vantare trascorse esperienze e "fatti" rilevanti in campo sociale, associazionistico o civile. Anzi molti sono potenziali amministratori riciclati, transfughi da Comune Aperto lista che amministrò Sulbiate dal 1999 al 2004 (tra l'altro concedendo nel Piano Regolatore la cementificazione delle aree PE19 e PE20 ai bordi di
Pedemontana) tanto bene che venne sonoramente bocciata dai sulbiatesi. I veri Democratici, quelli che amano la politica, dovrebbero invece chiedersi se questi presunti dirigenti del circolo che hanno scelto lo
scontro frontale con la lista civica fino all'indecorosa uscita dalla Giunta, siano animati dalla voglia di fare il bene del paese o da altri motivi non ben identificabili. Invece per la lista civica quei principi
invocati dalla domanda sono divenuti fatti e cose amministrative concretamente realizzati, che sono sempre stati il perno dell'azione dei governi di Sulbiate, dei quali vantiamo come persone e come gruppo
il proseguimento della tradizione. Il tentativo di collaborazione sostanzialmente abortito in questi due anni ci dice che non abbiamo proprio bisogno della benedizione del circolo del PD per proseguire un
lavoro che affonda le radici nella cultura e nella tradizione cattolica e democratica che da secoli accompagna la nostra antica comunità.

11. Perchè dopo l'estromissione dal suo Gruppo presentatosi alle elezioni amministrative del 2009 di cinque Consiglieri comunali che sono, nonostante tutto, ancora determinati ad impegnarsi in modo collaborativo ma non subalterno per il bene comune, tenendo come punti di riferimento assoluti e non negoziabili, la legalità, la necessità del confronto democratico, il rispetto delle istituzioni, secondo quanto previsto dal Programma elettorale concordato non è interessato a cogliere quest'opportunità?

11 - Perchè il "rispetto delle Istituzioni" non si attua a parole bensì concretamente in ogni azione degli amministratori pubblici. A partire dal rispetto degli organi dell'Ente, dei suoi regolamenti e delle prerogative di coloro che hanno ricevuto incarichi o deleghe. Pertanto: l'assessore deve rispettare le scelte della sua Giunta, essere leale e non rivelare all'esterno (neanche al sacro circolo del partito) informazioni parziali e non ancora definite; il Consigliere deve rispettare le procedure pubbliche e la legge; il gruppo consiliare deve comunicare ai residenti informazioni corrette ed essendo una lista civica non ha bisogno
dell'intermediazione di un partito. Nel momento in cui 4 consiglieri privilegiano il rispetto delle scelte fatte in sede di partito volendole imporre d'imperio al gruppo consigliare, di fatto rendono subalterna al PD la lista civica e le promesse fatte agli elettori. Con l'aggravante che la regola democratica del PD sulbiatese è: quando il PD è contrario la maggioranza perde e si deve adeguare al suo volere determinato in sede di partito. Regola avveratasi al primo e unico caso di dissenso in giunta (il 4 a 2 sulla DG39, che oltretutto è fondato su un'erronea interpretazione del testo e sulla sfiducia verso i colleghi, i legali e i funzionari del Comune) con Fassina che si arroga il diritto di lavorare contro la sua giunta! L'opportunità di collaborare
con il PD che intende il confronto di livello "democratico" solo quando si assumono le scelte dei suoi 2 assessori calpestando gli altri 4 o dei suoi 5 consiglieri ignorando gli altri 7, o addirittura abbassandosi al metodo dell'inciucio con gli odiati avversari berlusconiani e leghisti di PT.... (senza considerare gli infiltrati e
amici intimi di Comune Aperto) ve la regaliamo volentieri.

Non trascuriamo infine un dato di fatto poco conosciuto ma fondamentale per capire questi due anni di politica locale conflittuale e veramente di basso profilo. Essi sono stati e sono ancora DOMINATI (e guidati) dal PD che ha potuto lavorare slealmente con suoi adepti inseriti all'interno di tutti i tavoli politici sulbiatesi: nella maggioranza della civica SI e in giunta, in Progetto Territorio con PDL e Lega, e ovviamente nel covo del circolo dove fare le strategie disponendo di tutte le carte del mazzo in una partita truccata. Non chiediamoci quindi di chi è responsabilità degli inganni e della confusione generale perpetratasi a Sulbiate dopo le elezioni del 2009. SI, anche la lista civica è stata vittima di questo disonesto modo di intendere
la politica. Questo è il modo di intendere "l'impegno collaborativo ma non subalterno per il bene comune" del circolo di Sulbiate.

Ora noi pretendiamo che i 4 che entrarono in lista civica sapendo chiaramente che il loro partito politico doveva stare fuori, abbiano rispetto della loro parola di galantuomini data a noi e agli elettori (i documenti
della campagna elettorale parlano chiaro). Se non lo faranno ne daranno ragione agli elettori ed alla loro coscienza.


post correlato: Buona domenica del 16 ottobre 2011.

La nota del mattino del 17 ottobre 2011.



1. SETTIMANA DECISIVA PER LE SORTI DELL’EURO, DELL’EUROPA E DELL’ITALIA.
Dopo la riunione del G20 si apre oggi una settimana decisiva per l’euro, l’Europa e, di conseguenza, anche per l’Italia. Giovedì 20 si svolgerà la riunione dell’Ecofin, cioè dei ministri finanziari dei paesi dell’Unione. Sabato 22 e domenica 23 ottobre si svolgerà la riunione del Consiglio d’Europa (capi di Stato e di governo dei paesi dell’Unione). Se non arriveranno le attese decisioni sulla ricapitalizzazione delle banche e sul fondo salva stati tornerà la tempesta sui mercati e la crisi finanziaria riprenderà la sua corsa.
Dall’articolo di Carlo Bastasin, Il Sole 24 Ore. “Sarkozy e Merkel hanno creato attesa per i vertici europei del 23 ottobre e sul successivo G20 di Cannes di inizio novembre. Per allora vogliono avere in mano una soluzione complessiva. Se gli esiti fossero evasivi, è possibile che la crisi torni acuta e si concentri sull`Italia. I tre temi da risolvere sono: una sistemazione definitiva per la Grecia; i dettagli sulla ricapitalizzazione delle banche; una chiara indicazione sulle risorse totali del Fondo di stabilità (Efsf). Nel primo caso bisogna evitare che la Grecia continui a essere fonte di instabilità. Una volta deciso che il default non è la strada giusta, bisogna assicurare che per almeno dieci anni Atene non debba ricorrere ai mercati per finanziarsi. Per quanto riguarda le banche, per usare un semplicismo all`americana, una cosa deve essere chiarita più di ogni altra: chi metterà i soldi? Il segreto del successo degli aiuti offerti dal governo Usa - dopo i disastri iniziali - è di essere stato molto chiaro su tempi e modi degli aiuti. Sarà possibile farlo nel quadro di frammentazione della sorveglianza bancaria europea e in un clima di protezionismo finanziario? Infine, sarà applicata e in che modo una leva ai fondi dell`Efsf in modo da evitare che i rischi di crisi in Italia prendano vita propria e vadano fuori controllo? Curiosamente il tema viene nascosto da un paio di settimane. Si pensa che, una volta isolata la Grecia e risolta da sé la crisi irlandese, si possa facilmente aiutare il Portogallo e a quel punto si sarà dimostrato che l`eurozona sa risolvere i suoi problemi. Ma non è così. L`Italia non corrisponde ad alcuno di questi Paesi. Una volta entrata in crisi non sarebbe più salvabile, quindi bisogna agire in linea preventiva, invadendo anche la sovranità politica se il governo continuerà a dimostrarsi disattento alla gravità della crisi. Non è un caso che si parli di un coinvolgimento diretto del Fondo monetario internazionale (Fini) nella crisi dell`euro. A Washington si fanno ipotesi su un`assistenza per l`eurozona nella forma di una stand-by facility che normalmente viene garantita ai Paesi con problemi di bilancia dei pagamenti. L`eurozona non ha squilibri nel suo aggregato, ma li ha al suo interno. Sarebbe davvero amaro che il Fondo debba intervenire per risolvere appunto un problema interno alla zona euro. Nelle recenti riunioni del Fini, i leader europei hanno sentito l`irritazione degli altri governi, non solo di quello americano, per i ritardi nella soluzione dei problemi dell`euro. Ora devono discutere l`aumento delle risorse a disposizione dell`Fmi con sul capo l`ombra di un ricorso agli aiuti del Fondo stesso. Poche circostanze sono così simboliche nel dimostrare il prezzo politico che l`Europa sta pagando nel ritardare le proprie decisioni. Se poi dovesse aprirsi un programma italiano curato dal Fondo, dopo vent`anni di politiche di austerità fiscale, il prezzo politico per Roma sarebbe addirittura scioccante. Per tutte queste ragioni, il governo italiano dovrebbe essere al centro dell`iniziativa europea, anziché isolato e distratto. È molto probabile invece che nei prossimi dieci giorni il ruolo chiave sarà svolto da Sarkozy…”.

2. DA DOMANI A MADRID INCONTRO TRA I PARTITI PROGRESSISTI DEL MONDO.
Da domani si incontrano a Madrid i leader dei partiti progressisti di tutto il mondo. Al confronto sono stati invitati per l’Italia il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che parteciperà ad una tavola rotonda con il candidato francese all’Eliseo Hollande, e gli ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, e ministro dei Beni Culturali, Giovanna Melandri.

3. FRANCIA: HOLLANDE VINCE LE PRIMARIE. UN LEADER NORMALE SARA’ LO SFIDANTE DI SARKOZY, IL BERLUSCONI FRANCESE.
Da La Repubblica. Dall’intervista a il direttore di Le Monde. «È l`uomo che riunisce la sinistra, ma è soprattutto quello che può battere Nicolas Sarkozy». Erik Izraelewicz non è sorpreso dal successo di quello che da ieri sera è ufficialmente il candidato socialista all`Eliseo. «Sono anni che Francois Hollande si prepara. Ha dimostrato una forte determinazione e ora ha la piena legittimità per affrontare la campagna elettorale» commenta il direttore di Le Monde. Questa vittoria cancellerà le divisioni tra i socialisti che sono emerse durante le primarie? «Intanto è una vittoria delle primarie, che rappresentano un`innovazione politica. Avevamo sentito diverse critiche per questa procedura aperta e rischiosa. Il bilancio, invece, è molto positivo. C`è stato un sorprendente interesse peri dibattiti tra i candidati e alla fine la partecipazione al voto è stata formidabile». Martine Aubry ha riconosciuto la sconfitta. Ora tornerà a guidare il partito: saprà dare un sostegno sincero a Hollande? «Negli ultimi giorni ha detto qualche frase di troppo. Per esempio quando ha definito Hollande un "candidato del sistema" oppure quando ha cercato di squalificarlo come voce della "sinistra molle". Era un rischio previsto, anche le primarie tra Barack Obama e Hillary Clinton si erano incattivite nell`ultima fase. Gli argomenti di Aubry contro Hollande saranno ripresi dalla destra. Ma sono convinto che questi battibecchi saranno presto dimenticati». Quanto ha pesato lo scandalo in cui è stato coinvolto Dominique Strauss-Kahn? «L`impressione è che non abbia inquinato le primarie né condizionato i sondaggi favorevoli ai socialisti». Quali sono i punti forti di Hollande nella sfida a Sarkozy? «È capace di riunire la sinistra, ma soprattutto può prendere dei voti al centro, in particolare tra gli elettori delusi dal presidente, che in questo momento sono molti». Le piace il suo slogan "Un presidente normale"? «Rimanda implicitamente a quel presidente considerato da molti francesi come "anormale" amico dei ricchi, autoritario e in contraddizione con le sue promesse…”.

4. OGGI INCONTRO TRA LE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE A TODI.
Si incontrano oggi a Todi i rappresentanti di diverse associazioni cattoliche, dalle Acli alle Confcooperative, dall’Azione cattolica alla Cisl, dalla Compagnia delle opere alla comunità di Sant’Egidio, alla Coldiretti. Dopo l’intervento alla conferenza episcopale italiana del Cardinale Angelo Bagnasco questa è il primo appuntamento che vede riuniti insieme i dirigenti delle diverse associazioni laiche dei cattolici. Diverse le interviste su questo tema. Angelo Scelzo su Il Mattino, Andrea Oliviero su La Repubblica, Luigi Marino su QN, Franco Milano su Il Secolo XIX.
“Vangelo e laicità” sarà il tema di un confronto, giovedì 20 ottobre, tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e Mons. Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione. L’incontro, organizzato dall’Elea, si svolgerà in via della Conciliazione 5, a Roma.

5. OGGI I RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI IN MOLISE.
Tv e quotidiani non ne hanno parlato molto. Ma questa sera vi saranno i primi risultati delle elezioni regionali in Molise.

6. ALTERNATIVA. IL PD LAVORA PER L’ALLEANZA CHE DOVRA’ FAR USCIRE L’ITALIA DAL BERLUSCONISMO E RICOSTRUIRE IL PAESE.
Nei giorni scorsi, dopo il voto di fiducia sul governo, numerosi sono stati gli interventi sul futuro politico. Interviste di D’Alema (Il Corriere della Sera) e Bersani (L’Unità). La linea del Pd è chiara e non cambia rispetto all’impostazione originaria uscita vincente dalle primarie del 2009 e che la direzione nazionale del partito ha confermato ad ogni riunione: il Pd prepara il programma per l’alternativa, apre il confronto sui temi di fondo con le forze del centrosinistra e, dopo aver raggiunto l’accordo sul programma e su come renderlo esigibile una volta al governo, lancia una proposta aperta alle forze sociali, ai movimenti civili e anche alle forze politiche moderate ed agli elettori moderati. Obiettivo: lavorare insieme per la ricostruzione democratica ed economica dell’Italia. Dopo l’accordo sul programma, come è stato anche detto nell’incontro di Vasto, il Pd proporrà agli altri partner le primarie di coalizione.
Sul programma stanno già lavorando da settimane gruppi tecnici con rappresentanti del Pd, di Sel, dell’Idv.