30 marzo 2020

Coronavirus, i buoni spesa da 25 euro a chi spettano e come funzioneranno?

Si tratta di 400 milioni: ci saranno una lista dei centri convenzionati e volontari per la distribuzione a chi non può uscire
di Fiorenza Sarzanini – Corriere della Sera

Di fronte all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di anticipare di oltre un mese la consegna dei 4 miliardi e 700 milioni di euro dovuti come ogni anno ai Comuni. E di stanziare una somma aggiuntiva di 400 milioni che serviranno ai «buoni spesa» da consegnare alle famiglie in difficoltà.
Si tratta dell’anticipo del fondo di solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato a maggio con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso consapevole del ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto «Cura Italia». L’esito di un accordo tra governo e Anci, l’associazione dei Comuni guidata da Antonio Decaro siglato anche per fare fronte a un disagio sociale che, questo è il timore del Viminale, potrebbe sfociare in proteste e rivolte.

Come saranno divisi i fondi?
I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni con una divisione per abitanti, «ma - chiarisce Decaro -

29 marzo 2020

Abbiamo detto niente polemiche


Roma, 29 mar. (Adnkronos)
"Abbiamo detto niente polemiche. Aiutiamo i nostri cittadini tutto insieme. Invece i colleghi della Lega a tutti i livelli diffondono informazioni false e accuse. Sempre. Soffiando sul fuoco. In un momento in cui difficoltà e paura possono essere una miscela esplosiva. Loro che governano da venti anni la Regione più colpita in cui tutti i limiti della loro gestione sono venuti al pettine proprio ora. Verrà il momento di discuterne. Ma ora almeno la smettano di far propaganda politica sulla pelle delle persone".
Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Rampi.




Emendamenti della Lega potrebbero affossare la procedura d’urgenza dell’Eurocamera contro il Coronavirus
Sassoli: “Mi auguro che non intralcino le risposte immediate alle esigenze dei nostri paesi”. PD e M5S uniti contro gli emendamenti presentati dal partito di Salvini alla procedura d’urgenza proposta dall’UE: “Rischiano di diventare un boomerang anti-italiano”.


Salvini è buono per il bando dalla vita civile, altro che Union Sacrée
Il leghista si agita contro Europa e nemici tra i letti di rianimazione e ventilatori
di Giuliano Ferrara

Coronavirus, il decalogo per sentirsi al sicuro quando si fa la spesa al supermercato

Cosa fare e cosa non fare per evitare il contagio. Carte, bancomat e telefonini. Cosa disinfettare e cosa no. Come usare i carrelli in tempo di Covid-19
di Elvira Serra

Mai come adesso andare a fare la spesa può essere motivo di stress e di ansia. Ecco allora un piccolo decalogo che può essere utile per andare nel nostro supermercato di riferimento in sicurezza. L’elenco è il frutto del contributo di Franca Braga, responsabile Alimentazione e salute di Altroconsumo, di Francesco Donato, professore ordinario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica all’Università di Brescia e degli altri esperti che abbiamo sentito nei giorni scorsi.

1. Usare (o no) guanti o mascherine
Possiamo uscire di casa senza gli uni e senza le altre (molti supermercati si sono attrezzati per offrire ai clienti guanti monouso e gel antibatterico da utilizzare mentre fanno la spesa). La cosa veramente importante, invece, è mantenere la distanza di sicurezza dagli altri clienti di almeno un metro e non toccarsi mai la bocca, il naso o gli occhi mentre si circola tra gli scaffali.

2. Togliersi le scarpe (e lavarsi le mani)
È fondamentale, quando si torna a casa, lavarsi le mani con acqua calda e detergente prima di mettere

Quarantena e consapevolezza di sé

Una riflessione
Scritto da Mattia Micucci del PD di Monza   

In questo periodo di quarantena siamo costretti all’otium, un’attività ormai caduta in disuso per i più ma, per chi si trova nel fiore degli anni, una dura scoperta.

Vivere consapevolmente una fase epocale e complessa come questa, sta costringendo molti adolescenti a conoscere se stessi nei momenti di più assoluto silenzio.

Sono un nativo digitale, una persona che è cresciuta parallelamente ai maggiori social network, una persona che vive la propria socialità sfruttando i mezzi tecnologici sebbene mai li abbia ritenuti indispensabili nella coltivazione di un rapporto. Nel corso della mia vita ho pronunciato con cognizione di causa inizialmente la locuzione social network e solo di seguito, nei primi anni delle scuole superiori, la parola socialità, poiché quest’ultima appartiene ad una sfera che ormai tutti i millenials in potenza non posseggono più.

28 marzo 2020

Minacce

Giornalismo, lente di Strasburgo sulle minacce al direttore di Repubblica Carlo Verdelli.
Nuova ondata di solidarietà

Le intimidazioni classificate sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa: tra "le violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa"

Il 'caso Carlo Verdelli', direttore del quotidiano La Repubblica sotto scorta dopo le ripetute minacce di morte ricevute da "gruppi nazisti", è stato inserito sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa. Questo implica che le autorità italiane dovranno rendere conto dell'inchiesta condotta per identificare e processare gli autori delle minacce.

"Il caso Verdelli è un'ulteriore prova dell'aumento dei crimini contro i giornalisti commessi dagli estremisti" ha scritto in un tweet il portavoce del Consiglio d'Europa, Daniel Holtgen

26 marzo 2020

"Due domande" sul corona-virus

Iniziamo a raccogliere le domande ovvie,

che nascono nelle nostre menti e che
pubblicheremo nei prossimi giorni


- perchè in Italia muoiono così tante persone?
- cosa non funziona nel sistema sanitario nazionale?
- cosa era da prevedere in gennaio, dicembre, novembre...per far fronte all'epidemia?

Mandaci le tue domande !!

24 marzo 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Tante domande e l’impegno di tutti

Di fronte alla diffusione sempre più vasta di Covid-19 sono più le domande che le certezze a cui possiamo aggrapparci. Ma questo non deve né scoraggiarci, né indurci a un inutile pessimismo. Il dolore per le morti a cui stiamo assistendo è enorme, ma è il momento di essere ancora più uniti e responsabili per far sì che si possa uscire il più presto possibile da questa situazione.
Non possiamo però eludere le domande più angosciose.
Perché in Lombardia si sta morendo molto, molto più che altrove? Perché, se si ritengono necessarie misure più stringenti, non le si applica con la massima urgenza piuttosto che continuare ad evocarle e chiedere che altri si muovano? Perché i nostri ospedali (che stanno facendo il massimo e forse di più) paiono essere l’unico argine a un’epidemia che stiamo scoprendo più diffusa di quanto potessimo immaginare? Perché molti, troppi, cittadini sono ancora in giro come se nulla fosse a fronte dei continui appelli a restare a casa?
L’elenco potrebbe continuare, ma non è il tempo per le polemiche. E’ il momento in cui ciascuno deve fare, fino in fondo, il suo dovere. Senza pensare a quello che potrà accadere dopo e a come quello che sta avvenendo possa essere utile alla propria immagine o carriera. Spiace dirlo, ma c’è chi pare pensare anche a questo. I consiglieri regionali del PD, in giorni di chiusura del Pirellone, hanno moltiplicato i loro sforzi per stare al fianco dei sindaci, segnalare tutte le criticità e le opportunità di contrasto al virus e sostenere l’attività delle istituzioni. Questa battaglia si vince sul territorio, non chiudendosi nel palazzo. Quello che serve, anzi, è fondamentale è che tutti stiamo davvero a casa.

23 marzo 2020

Federazione Provinciale Monza e Brianza

E' passato ormai un mese dalla decisione di chiudere le scuole per una settimana, la prima misura delle tante che hanno completamente rivoluzionato le vite di tutti e che ci hanno dimostrato quanto sia importante da un lato la responsabilità dei comportamenti di ciascuno di noi (nel rispettare le regole, nel diffondere informazioni utili e di fonti autorevoli), dall'altro l'importanza della collettività, attraverso il ruolo fondamentale delle istituzioni, chiamate a guidarci dentro questa sfida difficilissima e fondamentale.

In questo quadro, vorremmo esprimere un sincero ringraziamento a quanti stanno combattendo la battaglia in prima linea, senza fermarsi e senza risparmiarsi in alcun modo: innanzitutto il personale sanitario – medici, infermieri, operatori, volontari – per lo sforzo incredibile che sta facendo, ma anche la protezione civile, le forze dell'ordine e tutti quelli che sono impegnati dal punto di vista logistico e organizzativo per gestire l'emergenza.

In ultimo vorremmo ringraziare gli amministratori locali, a cominciare dai nostri sindaci, che sono impegnati giorno e notte a garantire la coesione sociale attraverso il rapporto diretto con i cittadini, il lavoro di raccordo con gli altri enti e l'impegno a contenere la diffusione del contagio all'interno del proprio comune. In questo momento occorre il massimo livello di collaborazione tra tutti, evitando polemiche e ricercando collaborazione e ascolto. La situazione è drammatica, la via per uscirne è evitare atteggiamenti superficiali che minimizzino l'epidemia, ed evitare il catastrofismo rassegnato al peggio; attraverso uno sforzo collettivo, che sarà lungo e impegnativo, possiamo uscirne, ma proprio per questo è bene ricordarsi sempre di chi è impegnato più di tutti nella lotta contro l'epidemia: quindi personale sanitario, autorità, istituzioni.

22 marzo 2020

Roberto Rampi - Notizie dal Parlamento

notizie testata
20marzo
Stiamo affrontando una situazione complessa. Perché il mondo che abbiamo creato è veloce e denso. E velocità e densità sono veicoli perfetti per il virus. Di fronte a un pericolo nuovo verso il quale non abbiamo ancora le difese, in attesa di svilupparle e per evitare di ammalarci tutti insieme, di colpire soprattutto i più a rischio, dobbiamo attenerci alle misure di precauzione e di attenzione che ci hanno consigliato. Senza drammatizzare e senza sottovalutare. E questo ci impone anche un cambio nel nostro modo di pensare. Continuate a dirci “siamo forti” e “non succede niente” è un po’ uno dei nostri problemi di fondo. Siamo deboli, siamo fragili, abbiamo paure... e non c’è nulla di male a riconoscerlo. Anzi. In questa situazione come in altre.

21 marzo 2020

Giornata della memoria e dell'impegno

21 marzo 2020: la Memoria e l'Impegno non si fermano.
Un nome, un fiore in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Sabato 21 marzo ricorre la XXV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico.
Per la prima volta dopo 25 anni non saremo insieme a colorare le piazze d' Italia ma in questi giorni difficili dove è fondamentale restare a casa non vogliamo far mancare il nostro abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. E la memoria non si ferma come non si ferma il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.


18 marzo 2020

Perché l’inquinamento da Pm10 può agevolare la diffusione del virus

La correlazione evidenziata dall’analisi dei dati delle Arpa congiunta ai numero dei contagiati: il Pm10 agirebbe da vettore del virus
di M.Cristina Ceresa - Il Sole 24 Ore

Le correlazioni vengono al pettine: l'inquinamento, soprattutto quello atmosferico, potrebbe aver preparato il terreno al Coronavirus e alla sua diffusione. Quantomeno i dati evidenziano una relazione tra i superamenti dei limiti di legge per il Pm10 e il numero di casi infetti da Covid-19.

Lo dimostra uno studio curato da una dozzina di ricercatori italiani e medici della Società italiana di Medicina Ambientale (Sima). Leonardo Setti dell'Università di Bologna e Gianluigi de Gennaro dell'Università di Bari hanno passato gli ultimi venti giorni sui dati registrati nel periodo tra il 10 e il 29 febbraio e li hanno incrociati: da una parte quelli provenienti dalle centraline di rilevamento delle Arpa, le agenzie regionali per la protezione ambientale, dall'altra i dati del contagio da Covid19 riportati dalla Protezione Civile, aggiornati al 3 marzo, lasso temporale necessario considerando il ritardo temporale intermedio di 14 giorni pari al tempo di incubazione del virus. La conclusione è che si evidenzia una relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di Pm10 e PM2,5 e il numero di casi infetti da Covid-19.

17 marzo 2020

Anniversario dell'Unità d'Italia

Il 17 marzo è l'anniversario dell'Unita d'Italia, festeggiamolo tutti insieme. Esponiamo i tricolori alle finestre del paese e, alle 19,00, dopo il suono delle campane, affacciamoci alle finestre e cantiamo tutti insieme l'inno d'Italia.
#ItaliaUnita #iorestoacasa


16 marzo 2020

Coronavirus - Perché Agire Ora

Politici, Leader della Comunità e Imprenditori: Cosa Fare e Quando?
di Tomas Pueyo - Medium

Con tutto quello che sta accadendo sul Coronavirus, potrebbe essere molto difficile prendere una decisione su cosa fare. Dovresti aspettare maggiori informazioni? Fare qualcosa oggi? Che cosa?
Ecco cosa tratterò in questo articolo, con grafici, dati e modelli con molti riferimenti:
  • Quanti casi di coronavirus ci saranno nella tua zona? 
  • Cosa succederà quando questi casi si manifesteranno? 
  • Cosa dovresti fare 
  • Quando?
Quando avrai finito di leggere l’articolo, questo è ciò di cui avrai conoscenza:

Il coronavirus sta arrivando da te.
Sta arrivando a una velocità esponenziale: gradualmente e poi all’improvviso.
È questione di giorni. Forse una settimana o due.
Quando lo farà, il tuo sistema sanitario sarà sovraccarico di lavoro.
I tuoi concittadini saranno curati nei corridoi.
Gli operatori sanitari saranno esausti. Alcuni moriranno.
Dovranno decidere quale paziente dovrà l’ossigeno e quale morirà.
L’unico modo per impedire questo scenario è l’isolamento sociale oggi.

Non domani.

Oggi.

Significa far rimanere quante più persone possibile a casa, a partire da ora. Come politico, leader della comunità o leader aziendale, hai il potere e la responsabilità di impedirlo.

Potresti avere paura oggi: cosa succede se reagisco in modo eccessivo? La gente riderà di me? Saranno arrabbiati con me? Sarò stupido? Non sarà meglio aspettare prima che gli altri facciano i passi? Farò troppo male all’economia?

Ma in 2–4 settimane, quando il mondo intero sarà bloccato, quando i pochi giorni preziosi di isolamento sociale che avrai praticato ti avranno salvato la vita, le persone non ti criticheranno più: ti ringrazieranno per aver preso la decisione giusta.

Iniziamo. Continua a leggere...»

15 marzo 2020

Patrizia Toia in l'Europa


“Dopo qualche esitazione e pessimi errori da parte della Bce finalmente l'Unione europea fa la cosa giusta. La presidente Ursula Von der Leyen, anche prendendo le distanze dalle parole (e dalle idee) della Lagarde di ieri, dichiara tre cose importanti: massima flessibilità sul nostro bilancio, apertura sugli aiuti di stato (altrimenti vietati) e la disponibilità ad applicare la clausola di salvaguardia dal Patto”.

Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata PD e vicepresidente della commissione Industria al Parlamento europeo.

“Inoltre – ha aggiunto Toia – la Commissione prevede un piano di investimenti per sostenere i paesi colpiti dalla crisi del Coronavirus, che aiuta l’Italia ma anche gli altri paesi e misure per alleviare l'impatto sull’occupazione. Queste scelte sono quelle di cui abbiamo bisogno, e che l'Italia si aspetta, come ha dichiarato il nostro Presidente Mattarella. Non ci basta che la Presidente dica 'siamo tutti italiani' perché questo virus non é solo un problema italiano: é europeo e la risposta deve essere europea!!! Adesso ci aspettiamo atti concreti: gestione comune della crisi, protocolli e modalità di intervento comune, approvvigionamento e distribuzione comune del materiale tra i paesi, stop alle azioni di boicottagio delle nostre merci e é stop alle azioni di blocco o di freno alle frontiere interne, ricerca comune per un vaccino per debellare il virus, sostegno all’economia‚ alle imprese e azioni per difendere l'occupazione come la garanzia europea contro la disoccupazione. Ma in più ci aspettiamo che oltre alle misure per questa emergenza, si apra una stagione nuova di grandi cambiamenti, per una Nuova Vera Europa!”.

Camilla, la torta di carote da preparare con i più piccoli

Arancione, simpatica, gustosa e sana.
Questa tipologia di dolce è un classico della cucina povera italiana.
a cura di LARA DE LUNA

La torta di carote è una delle ricette più sane e golose del panorama dei dolci italiani. Amata dai bambini nonostante non sia previsto cioccolato nella preparazione, quest l'a torta ha dalla sua la freschezza delle carote e dell'arancia, che aggiunge aromi, e l'innegabile simpatia cromatica. Adatta sia alla colazione che alla merenda, in occasione di una festa di compleanno la si può addobbare a festa; la scelta migliore in questo caso, per decorare la torta di carote, è una ganache al cioccolato bianco.

13 marzo 2020

Amministrare ai tempi del Coronavirus

dal Diario di Gigi Ponti

Carissima,
Carissimo,

la mia agenda settimanale, che mi ostino a tenere aggiornata anche se ho quella digitale, è bianca: tutti gli impegni sono cancellati o non sono stati programmati.

Nonostante siamo costretti a stare a casa, sono in costante contatto con amministratori e Istituzioni non solo per conoscere e condividere informazioni, ma per capire cosa si può fare per essere adeguati alle necessità di oggi e dei prossimi giorni.
Serve dare una mano a tutti coloro impegnati a gestire questa emergenza.

Ci scopriamo fragili, ma non impotenti. Nasce, così, dal nostro Gruppo Regionale del PD una proposta che vuole riconoscere la priorità dei servizi alle persone che sono in difficoltà senza dimenticare il necessario ed indispensabile sostegno alle varie realtà economiche: dai singoli lavoratori autonomi alle industrie.
Zero polemiche, ma proposte adeguate da formulare in Regione e agli esponenti del Governo.

Se tutti fossero stati consapevoli dell’importanza di essere più solidali e uniti, oggi lavoreremmo senz’altro meglio. L’individualismo è un grave limite quando si devono raggiungere risultati importanti.

C’è un’altra cosa da fare: pensare al domani senza sprecare il tempo che abbiamo oggi a disposizione. Servirà uno scatto determinato e potente. Per cui bisogna preparare e affinare proposte economiche, risorse e finanziamenti, opere pubbliche, varare nuovi stili di vita e di lavoro.
Solo così le difficoltà di oggi ci daranno maggior consapevolezza aiutandoci ad essere dei cittadini solidali, preparati ad utilizzare le nuove tecnologie, facendo un passo avanti importante.

A chi mi segue voglio far sapere che continuo a lavorare con la stessa tenacia e voglia di sempre e sto riprogrammando tutte le iniziative nelle quali sono coinvolto.
Ho anche in cantiere tante nuove iniziative di "Fare Brianza" che, superato questo periodo particolare, rilanceremo partendo dai temi a noi cari: il nostro territorio, socialità, sostenibilità, economia e giovani.
Dobbiamo essere sempre pronti per affrontare l’oggi, ma anche per costruire il domani.

Gigi Ponti

11 marzo 2020

Coronavirus

Sappiamo di essere ripetitivi, ma siamo convinti che la situazione richieda risposte responsabili da parte di tutti i cittadini.


3 marzo 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Insieme oltre l'emergenza

Viviamo sospesi tra Boccaccio e Manzoni, due autori evocati più volte in questi giorni. Il gran lombardo ci propone un’immersione totale, dolorosa e, infine, purificatrice nell'epidemia di peste; il poeta toscano suggerisce di restare aggrappati alla vita mettendo in atto un autoisolamento precauzionale e terapeutico. Quello che è accaduto nell'ultima settimana ci conferma che non possiamo semplicemente scegliere da che parte stare: dobbiamo vivere sospesi tra rischio e cautela, sapendo che non possiamo bloccare le nostre attività, ma neppure far finta di nulla. Abbiamo vissuto per anni un totale distacco tra politica e scienza ed ora, in modo improvviso e drammatico, abbiamo dovuto rimetterle assieme, senza avere tutti gli strumenti per gestire quest’improvvisa accelerazione. Ci siamo trovati catapultati nel pieno di una crisi senza aver costruito le regole per gestire l’emergenza. E’ vero che noi italiani diamo il meglio nell'emergenza, ma questa dimensione non può durare a lungo, deve trasformarsi in gestione ordinaria. E’ quello che abbiamo suggerito come gruppo regionale del PD, è quello che ha ricordato anche il sindaco Sala, è quello che faticano a comprendere a Palazzo Lombardia, non per cattiva volontà, ma per l’idea che la gestione di emergenza sia l’unica che può consentire di tenere assieme una società ormai inevitabilmente individualistica. Dobbiamo essere grati alle nostre istituzioni e a tutti coloro che in questi giorni hanno agito con responsabilità e generosità, ma è tempo di ripartire dopo il necessario blocco emergenziale. Questo significa avere fiducia nella responsabilità dei cittadini e scommettere sulla necessità di gestire il virus con misure che non blocchino le nostre attività economiche e sociali. Non dobbiamo scegliere tra Manzoni e Boccaccio, dobbiamo riconoscere la nostra fragilità e stabilire come essere forti assieme. Gli strumenti li abbiamo. Usiamoli per il bene dei cittadini e non per costruirci qualche effimero vantaggio politico.

Grazie ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori.

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