Quattro anni senza Angelo
Il 5 settembre 2010 veniva ucciso a Pollica il "sindaco pescatore" Angelo Vassallo. A quattro anni dalla sua morte, lo ricordiamo come l'uomo che dedicò la sua vita per l'amore della legalità, dell'ambiente e dello sviluppo del territorio. Picierno e Nicodemo: "Un esempio da non dimenticare".
Le indagini non hanno scoperto quali responsabilità ci siano dietro la morte di Angelo, il Paese e la sua comunità aspettano che sia fatta piena luce e che i criminali siano assicurati alla giustizia.
Noi vogliamo ricordarlo anche perché in lui una nuova generazione ha visto la possibilità di realizzare un riscatto possibile per una terra ferita da troppi abusi. Il Mezzogiorno può e deve diventare il luogo del riscatto civile, economico e sociale dell’Italia. Non deve più essere vissuto come la parte rimasta indietro ma come chi si propone di essere all'avanguardia di un Paese che ambisce a rinnovarsi dalle fondamenta.
E’ questa, noi crediamo, l’eredità più preziosa che Angelo Vassallo ci ha lasciato. Per queste buone ragioni, quella del ‘sindaco pescatore’ è una storia da raccontare perché è di eroi civili come lui che abbiamo bisogno, non di altro.”