25 gennaio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 144 del 24 gennaio 2016

Piani alti
Han dovuto limitarsi ai piani alti del Pirellone, quelli in uso alla Giunta, per il loro messaggio a sostegno del Family Day evitando l'annunciato sabotaggio delle opposizioni (PD e Patto civico). Ne è venuta fuori una scritta schiacciata, poco leggibile e perfino potenzialmente equivoca (tra D e G). Del resto a governanti oscurantisti mal s'addice l'uso delle luci.

Libertà di coscienza
Non capisco perchè ai parlamentari PD debba essere lasciata libertà di voto sulle unioni civili, diversamente da altre leggi sulle quali è stata posta la fiducia. O meglio lo capisco ovviamente, ma non lo condivido. Facevano parte del nostro programma, non si tratta di una improvvisa accelerazione su un tema che anzi ci vede rincorrere una società ormai più avanzata rispetto al codice. Con questo non intendo allontanare chi non è d'accordo, ma che sia chiaro che c'è una posizione del partito e chi dissente lo fa assumendosene la responsabilità di motivarlo. Al pari però di chi non dovesse esser convinto su altri temi, riforma costituzionale compresa. Ancor prima che di contenuti, è una questione di metodo, e comunque trovo molto più fondante di una comune militanza il pensiero sui diritti che quello sul nuovo senato.

Taddei: “Il vero nemico dell’Europa è la mancanza di lavoro”


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«Eviterei una discussione sui toni quando il problema sono il merito delle politiche. L`Italia ha deciso, in autonomia e per convinzione, di investire sulle riforme strutturali. Ha fatto, tra le altre cose, una riforma del mercato del lavoro ad una velocità sorprendente. L`abbiamo fatto perché la velocità di quella riforma era necessaria all`Italia e all`Europa. Non è forse lecito aspettarsi
che anche l`Europa adotti la medesima velocità nel completare le scelte politiche a cui essa stessa si è vincolata?».
«La Commissione Juncker doveva essere una innovazione rispetto a quella che l`aveva preceduta – spiega Taddei -. Si era data la missione di rilanciare gli investimenti, il piano Juncker. È troppo chiedergli di realizzare i propri progetti? È compiere un`operazione di sponda al populismo anti-euro? Forse è vero il contrario. Guardiamo alle elezioni francesi: il populismo prende più voti dove più alta è la disoccupazione, non l`immigrazione. La mancanza di lavoro e investimenti sono il vero nemico dell`Europa».
E rispondendo alle critiche dell’ex premier Monti, per Taddei «le riforme figlie dell`emergenza lasciano sempre il dubbio che i cittadini, passata l`emergenza, le ritirino. Le nostre riforme, partendo da quella del lavoro, sono figlie della politica, si reggono sulla convinzione. La loro forza è completamente diversa».