7 gennaio 2014

Il cognome della madre è un diritto

La sentenza sul cognome materno colma un deficit culturale

mamma_klimt  mamma_klimt
"Un importante segno di civiltà. La sentenza della Corte europea dei diritti Umani di Strasburgo, che ha riconosciuto il diritto dei genitori di poter scegliere, dando ai figli il solo cognome della madre, colma finalmente un deficit culturale e legislativo del nostro Paese. L'Italia, da questo momento non può più fare finta di niente, non può restare indietro".
Lo ha dichiarato la deputata Pd Roberta Agostini, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali della Camera.

"Questa di oggi – ha aggiunto -, è una vittoria di tutte quelle madri che vogliono poter vedere realizzato il legittimo desiderio di dare il proprio cognome ai figli, una vittoria ottenuta nel nome di quel principio di pari opportunità che nella nostra società va attuato a tutti i livelli. Ora tocca a noi, che siamo in Parlamento, lavorare affinché questo diritto sia riconosciuto con una legge italiana".

Per la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, la decisione della Corte europea per i diritti umani di Strasburgo, che ha accolto a maggioranza la richiesta di una coppia di Milano contro il rifiuto delle autorità italiane di consentire l'attribuzione alla figlia del nome della madre, "rappresenta davvero una grande innovazione e un passo in avanti per rendere il nostro sempre più un Paese civile".