27 maggio 2020

Riflessioni sulla scuola al tempo del Coronavirus

Scritto da Patrizia Marchesi  PD Monza
       
Alcune considerazioni sulla scuola al tempo del Coronavirus (riflessioni personali che nascono dal tavolo di lavoro tematico promosso dalla Federazione Provinciale del Pd Monza e Brianza riunitosi il 12 maggio u.s.)

Questi mesi di sospensione dell’attività scolastica normalmente intesa hanno inciso pesantemente sulla vita di tutti noi, ragazzi, insegnanti, famiglie. Il 22 febbraio siamo tornati a casa pregustando un fine settimana che precedeva i due giorni di festa di Carnevale, e non siamo più rientrati.

La scuola ha reagito alla situazione con una vivacità e capacità di adattamento inaspettate; un’istituzione da sempre ancorata ai rigidi schemi della tradizione, nel giro di pochi giorni ha introdotto modalità di funzionamento completamente nuove, basate sull’impiego degli strumenti informatici. Dove ciò è stato possibile, è accaduto grazie ad anni in cui gli istituti (non tutti, certo) si sono dotati di reti, LIM, registri elettronici, e i docenti si sono progressivamente adeguati all’uso di strumenti e modalità diverse. Ammirevole è stato l’impegno dei dirigenti e del personale, che ha ribaltato in poco tempo il proprio modo si lavorare. Piattaforme, accreditamenti, password; colleghi più attrezzati sotto l’aspetto informatico si sono messi a disposizione di altri in difficoltà. Impegno tanto più ammirevole in quanto ha richiesto una quantità di lavoro enormemente superiore al normale, anche da parte di insegnanti precari e supplenti che hanno fatto tutto ciò senza una vera prospettiva di stabilizzazione.

Lombardia: Patrizia Baffi, che presiede la commissione d’inchiesta Covid, lavora per una Rsa (campo su cui dovrà ‘indagare’)

Andrea Sparaciari - Business Insider Italia

Una donna sola al comando, ma in evidente conflitto di interesse (politico). È Patrizia Baffi, la consigliera regionale di Italia Viva eletta ieri  – grazie ai voti di Lega e Forza Italia (più il suo) – alla presidenza della commissione chiamata a far luce sulle tante e macroscopiche falle della gestione dell’emergenza sanitaria da parte del duo Attilio Fontana – Giulio Gallera.

Tra le tante magagne sulle quali si dovrà indagare, c’è sicuramente la famosa delibera regionale dell’8 marzo 2020 che mise i malati Covid nelle Rsa, causando una vera e propria strage di anziani. Un punto nodale della gestione della crisi pandemica di Fontana, che la Commissione dovrà vivisezionare. Il problema è che la neo-presidentessa Baffi risulta essere dipendente – in aspettativa – proprio di una Rsa, la Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno Onlus.

Il suo curriculum recita infatti: “Fino al 2001 mi sono occupata di materia societaria e riclassificazione bilanci  presso uno Studio Professionale di Dottori Commercialisti, in seguito e fino al 2018 ho lavorato presso una Residenza Sanitaria Assistenziale operando in materia amministrativa gestionale”.

25 maggio 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale È l’ora della responsabilità

Anche nella seconda fase i cittadini lombardi, con poche eccezioni, stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Crediamo che sia lecito chiedere altrettanto a chi guida la Lombardia.
Basta, allora, con le più o meno velate accuse al governo e basta con il tentativo di bloccare l’inizio dei lavori della Commissione d’inchiesta regionale su Covid-19.
A questo proposito, la candidatura delle minoranze, cui spetta da Statuto la presidenza, rimane quella di Jacopo Scandella e il fatto che la Lega dica no a prescindere a un rappresentante del PD rappresenta una grave frattura istituzionale. La maggioranza non può scegliere il rappresentante della minoranza che più le aggrada e men che meno può mettere a rischio il rispetto delle regole istituzionali. La polemica politica è il sale della democrazia che si fonda, però, su un rigoroso rispetto delle regole.
Sostenere che, in virtù della sottoscrizione della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore al welfare, tutti i consiglieri del PD siano indegni di presiedere la Commissione d’inchiesta è affermazione grave.
Perché ha dato così fastidio alla Lega esprimere un voto di sostegno politico a quanto fatto dalla Giunta nella fase 1 dell’emergenza? Aveva forse altri progetti riguardo l’assessorato al welfare che la nostra azione ha vanificato? E’ vero che, ormai, la politica è più tattica che altro, ma un segnale di chiarezza, ogni tanto, non farebbe male. Ci aspettiamo che questo avvenga anche per la Commissione d’inchiesta con l’elezione di Jacopo Scandella. A meno che, l’obiettivo vero della Lega non sia solo quello di ritardarne il più possibile l’avvio.

Una mozione per Bergamo e Brescia Unica capitale italiana della cultura 2023

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18 maggio 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale La resa della Lombardia

Mentre ci avviamo al fatidico 18 maggio, cresce la sensazione di una Lombardia ancora in mezzo al guado.
La Giunta si aggrappa a un dato di diffusione del contagio che sarebbe tra i migliori, se non il migliore d’Italia, ma il numero dei morti per Covid-19 continua ad allungare la sua triste ombra. La regione che doveva fare da sola, ha cambiato radicalmente registro e si limita a dire che attende indicazioni da altri, forse nella speranza di scaricare su di loro responsabilità che si rende conto di non essere riuscita a gestire.
Due vicende sono lì a testimoniare la resa della Lombardia di fronte all’evidenza di un’epidemia che non ha saputo controllare.
La prima è quella dell’ospedale costruito nei padiglioni di Fiera Milano. Doveva essere il modo per dimostrare che la Lombardia sapeva arrivare prima e meglio alla soluzione finale nei confronti di Covid-19, si sta trasformando nel simbolo di uno sforzo mal indirizzato e per nulla integrato in un progetto condiviso.
La seconda è quella dei test sierologici. Anche in questo caso, la Lombardia ha deciso di scommettere su una soluzione autonoma e solitaria e si ritrova ora a rincorrere altre regioni che hanno avuto l’umiltà di seguire protocolli consolidati e la pazienza di controllare l’epidemia senza voler trovare un’inesistente soluzione finale contro di essa.
Se, come speriamo, stiamo progressivamente uscendo dall’emergenza, questo si deve allo sforzo dei cittadini e delle imprese lombarde, che cominciano a guardare con sospetto e impazienza a una regione che invocava maggiore autonomia, ma non ha saputo gestire quella che aveva.

Decreto Rilancio Per un'Italia giusta, semplice, competitiva

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17 maggio 2020

Ecco Immagina


Un sito per ridefinire "il tempo che stiamo vivendo"
Scritto da Redazione PD Monza

Arriva Immagina, (clicca qui per andare al sito)
una nuova piattaforma di notizie e opinioni che gravitano attorno al mondo progressista e democratico. Per dirla con le parole degli stessi fondatori "Uno spazio dove elaborare e condividere idee e progetti per una società nuova".
"La piattaforma web e social che si propone di coinvolgere esperti, pensatori, addetti ai lavori, professionisti, cittadini nel processo di ridefinizione di un sistema di valori in linea con il tempo che stiamo vivendo".
Buona lettura.

10 maggio 2020

Ora accelerare sulle rinnovabili

L'energia dopo Covid 19, tra crisi petrolifera e crisi climatica.
di GIUSEPPE ONUFRIO*

La lettera. Quale futuro ci attende? Ci sarà una ripresa dei consumi dei prodotti petroliferi oppure la crisi sanitaria che ha colpito i polmoni delle persone, aumenterà l'attenzione sulla qualità dell'aria? L'emergenza climatica resta grave e il tempo per affrontarla limitato ed è necessario un quadro di grande collaborazione e cooperazione internazionale. Per questo preoccupano le tensioni tra Stati Uniti e Cina
Non sappiamo oggi se la pandemia e il permanere di tensioni tra Stati Uniti e Cina, segneranno una svolta storica di de-globalizzazione, come pensano diversi osservatori. Com'è noto, il mercato petrolifero è segnato da fluttuazioni che dipendono da logiche di mercato e speculative oltre che da tensioni politiche, accordi di cartello, crisi politiche locali, per cui di fatto nessun economista serio si azzarda a fare previsioni.

8 maggio 2020

CASSA IN DEROGA: BUSSOLATI (PD), “SALVINI LODA LA LOMBARDIA MA È STATA LA PEGGIORE, PURTROPPO PER I SUOI LAVORATORI”


“Siamo all’assurdo: Salvini loda la Regione Lombardia perché rispetto alle altre regioni ha più domande di cassa integrazione in deroga! Non importa che la Lombardia sia stata lentissima a comunicarle all’INPS e che questo sia un danno per i suoi lavoratori che non vedono arrivare i soldi: per Salvini va tutto benissimo, anzi, siamo di fronte a un modello da imitare. Purtroppo, la Lombardia ha iniziato per ultima a comunicare le richieste di cassa in deroga delle aziende all’INPS e, colpita dalle polemiche e dalle nostre denunce, si è svegliata negli ultimi tre giorni, quando ha inviato un flusso di dati pari al doppio di quanto mandato in tutto il mese di aprile. Ma questo non colma il ritardo accumulato, perché la Lombardia è arrivata così ad aver processato poco più della metà delle pratiche mentre altre Regioni, e non le più piccole, hanno già ultimato la procedura per tutte le loro aziende. Una gestione paludata ed errori nei sistemi informatici con eccessi di burocrazia, ecco il modello lombardo indicato a modello da Salvini.”

Lo dichiara il consigliere regionale del PD Pietro Bussolati in merito alle dichiarazioni di Matteo Salvini sul trasferimento delle domande di cassa integrazione in deroga all’INPS da parte delle Regioni, dopo le polemiche per i ritardi della Regione Lombardia.

7 maggio 2020

LEGGE REGIONALE “INTERVENTI PER LA RIPRESA ECONOMICA”

Lunedì 4 maggio 2020 il Consiglio Regionale ha approvato un pacchetto di misure per il rilancio economico della Lombardia. In particolare sono state stanziati 400 milioni di Euro destinati agli Enti locali assegnando risorse per opere cantierabili entro Ottobre 2020.
Il PD ha votato a favore perché sono soldi destinati ai Comuni anche se ha chiesto che siano investiti per opere durevoli orientate a sviluppare progetti sostenibili e strategici. Si tratta di risorse assegnate in conto capitale, mentre i soldi che saranno assegnati dal Governo verranno assegnati molto utilmente in parte corrente per dare respiro ai bilanci comunali.

Gigi Ponti
Responsabile Enti Locali PD Lombardia

• LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE È AVVENUTA LUNEDÌ 4 MAGGIO.

Art. 1 - Misure di sostegno agli investimenti pubblici

• IL PUNTO DI PARTENZA
  • Sfruttare le possibilità di indebitamento della Regione per immettere nel circuito degli investimenti pubblici 3 miliardi di euro.
  • Le risorse saranno reperite tramite mutuo o nuova edizione del bond regionale.
  • 400 milioni saranno destinati agli Enti Locali (Province e Comuni); 2,6 miliardi invece rimarranno nella disponibilità della Regione.
  • Essendo un’operazione a debito, le spese finanziabili sono solo quelle d’investimento degli Enti pubblici e dei soggetti privati concessionari di beni pubblici.
  • L’ammortamento del debito a carico della Regione, di durata massima trentennale, decorre a partire dal 2022 (annualità per la quale si prevede un onere per restituzione di interessi e quota capitale pari a 130 milioni di euro).

6 maggio 2020

REGIONE: M5S E PD, “BOCCIATO FINANZIAMENTO PER PROLUNGAMENTO METROPOLITANA FINO A VIMERCATE”

Milano, 5 maggio 2020
“Sembra incredibile ma il Consiglio Regionale ha bocciato ieri il finanziamento della progettazione del prolungamento della Metropolitana fino a Vimercate del valore di un milione di euro. Insomma, la Giunta ha trovato 3 miliardi per il post COVID ma non ha trovato un milione per uno studio di fattibilità per la Metropolitana Cologno Nord Vimercate. Uno studio urgente, in quanto se immediatamente commissionato e presentato entro il 31 dicembre 2020 avrebbe permesso il finanziamento dell’opera. Sia il PD che il M5S hanno infatti votato a favore dell’emendamento proprio perché rappresentava una promessa elettorale verso i loro elettori e come tale li impegnativa anche a livello governativo. Mentre la maggioranza di centrodestra che governa la Regione, dopo aver mentito ai brianzoli con l’abolizione del pedaggio sulla tangenziale di Agrate Brianza e Monza, prosegue con la solita arroganza anche a privare il vimercatese dell’unico trasporto pubblico da offrire a quel territorio. In realtà c’è una precisa strategia politica dietro la contrarietà del centro destra al prolungamento della Metropolitana da Cologno Nord a Vimercate. In primo luogo perché si tratta di una zona in cui il centro destra non è praticamente presente politicamente e quindi non si vuole dare soddisfazione politica a chi governa quei territori, e in secondo luogo con i proventi dei pedaggi che Fontana aveva promesso di abolire si finanzia la Pedemontana. Quindi, oltre a non avere la Metropolitana, chi abita a Vimercate e Agrate, grazie a Fontana e alla sua maggioranza consiliare, deve pure pagare il pedaggio per andare a Milano. Siamo certi che gli elettori non dimenticheranno.”

2 maggio 2020

Direzione regionale PD lombardo del 27/04/2020 in via telematica

Relazione introduttiva del Segretario regionale Vinicio Peluffo

Dopo lunghe settimane in cui abbiamo affrontato una situazione mai vista, è bello poter nuovamente
partecipare a una riunione della Direzione regionale, seppure nella forma virtuale che gli strumenti
tecnici ci consentono ma che speriamo di poter presto superare tornando all incontro personale.
Ringrazio tutti i presenti, il Presidente Bragaglio, i componenti della Segreteria regionale, i Segretari provinciali, i Parlamentari nazionali, quelli europei e i Consiglieri regionali con cui non sono mai venuti meno in queste settimane il lavoro e il confronto.

1. Il lavoro cui il PD lombardo è chiamato
Ci troviamo di fronte a un emergenza sanitaria i cui numeri purtroppo sono ancora significativi come ben sappiamo. All'inizio della crisi abbiamo proposto alla Regione Lombardia una cabina di regia così come è stata realizzata in altre Regioni valga tra tutti l ottimo esempio dato dall'Emilia Romagna e che avrebbe potuto diventare un luogo istituzionale in cui portare le nostre proposte e segnalare criticità e malfunzionamenti. Come sappiamo la Regione ci ha risposto con un secco no. Abbiamo fatto sentire con forza le nostre proposte, sempre costruite nel merito, tanto sulla situazione delle RSA e sulla sciagurata Delibera regionale dell'8 marzo, quanto sul fallimento della medicina territoriale, sull'inadeguatezza delle dotazioni di dispositivi protezione individuale, sull'insufficienza dei tamponi e sulla mancata sperimentazione dei test sierologici. Sono tutte questioni che trovate nel documento elaborato da Antonio Girelli, Emilia De Biasi ed Elena Carnevali, che ringrazio vivamente per il loro contributo.
Abbiamo risposto, e continuiamo a farlo, alle polemiche innescate quotidianamente dalla Giunta regionale: è stato ed è indispensabile farlo colpo su colpo tanto pi ù che anche negli ultimi giorni c'è stato un evidente salto di qualità nell'aggressione comunicativa da parte degli "spindoctor" di cui si è (o è stato...) contornato Attilio Fontana.

Festa del 1° maggio

Carissime e carissimi,

in quest'anno così difficile e particolare la Festa del 1° maggio arriva carica di significati.
Innanzitutto ci ricorda come il lavoro sia un elemento base della dignità della nostra vita civile ed inoltre ci sprona a riflettere con maggior consapevolezza sul binomio salute-lavoro.

La prossima data del 4 maggio sarà un crinale che segnerà la ripartenza per molti lavoratori, che si sommeranno a quanti non hanno mai smesso di lavorare. Penso, in particolare, a quanti hanno lavorato negli ospedali e nella sanità, nelle Forze dell’Ordine, nei supermercati, nei servizi essenziali, negli enti locali e nelle istituzioni, nel volontariato: in tutte quelle attività che ci hanno consentito, comunque, di poter portarci avanti e di poter vivere una vita dagli standard adeguati anche in questa difficile fase.

1 maggio 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Presidente, è ora di cambiare

Stiamo per affrontare la fase più delicata dell’emergenza: la riapertura di molte attività. Non sarà un passaggio facile, soprattutto per una regione come la nostra che ha subito le conseguenze più pesanti dell’epidemia.
La disinvoltura con cui il presidente Fontana è passato da mesto annunciatore del bollettino quotidiano dei contagiati a fautore della necessità di rompere ogni indugio e riaprire tutto il prima possibile, per poi chiedere al governo di rispondere a problemi che dovrebbe contribuire a risolvere più che a sollevare, è davvero stupefacente. Ma è solo la conferma di una gestione dell’emergenza che ha avuto come unica costante il tentativo di addossare ad altri responsabilità che Fontana avrebbe dovuto prendersi con i suoi assessori.
Non possiamo dimenticare quello che è accaduto in Lombardia: una rincorsa dell’epidemia che ha dimostrato l’inadeguatezza politica di chi doveva gestire la crisi. L’emergenza sanitaria è stata superata solo grazie alla generosità degli operatori e alla responsabilità dei cittadini. L’epidemia ha decretato il fallimento del progetto di sanità regionale immaginato da Formigoni, rinnovato da Maroni e confermato da Fontana: la produzione ospedaliera ha cancellato la prevenzione e la medicina di prossimità territoriale, lasciando campo libero al virus che ha preso tutta la velocità possibile sul territorio prima di schiantarsi sugli ospedali. Questi hanno retto, ma a quale prezzo?
Ora serve un deciso cambio di passo. La fase 2 non può iniziare senza un forte investimento sulla sanità territoriale. Avevamo chiesto un commissario per la sua gestione, ora chiediamo un deciso cambiamento nella guida dell’assessorato al welfare. Non possiamo continuare come se nulla fosse. Decida Fontana se questo cambiamento debba passare anche dalle dimissioni dell’assessore Gallera (che crediamo inevitabili), ma decida in fretta. La Lombardia ha già sofferto abbastanza.

Primo Maggio La festa del Lavoro

primomaggio

1 MAGGIO 2020