Condanna di 16 anni di carcere sia al miliardario svizzero Stephan Schmidheiny sia al barone belga Louis De Cartier che furono a capo della multinazionale Eternit.
Il processo riconosce che i due condannati, pur ben consapevoli che l’amianto uccide, hanno continuato la produzione per il profitto indifferenti alla vita dei lavoratori e degli abitanti residenti vicino ai loro stabilimenti.