14 dicembre 2010

Totò lo aveva previsto

L'articolo di MB news su PRESIDIO PEDEMONTANA.



Un fantasma, come la galleria della Pedemontana che doveva passare sotto il territorio di Sulbiate, evitando un impatto sul territorio destabilizzante, ma che come un ectoplasma è sparita dagli ultimi progetti di approvazione definitiva del Cipe.È con un lenzuolo bianco che il sindaco di Sulbiate, Maurizio Stucchi, domenica pomeriggio, ha voluto protestare contro la scomparsa dai progetti della nuova autostrada di un tunnel di 700 metri che avrebbe di fatto ridotto a zero i possibili disagi dovuti alla nuova striscia di asfalto sul territorio della cittadina brianzola.

I moderati secondo il PD. Video.

Dopo l'appello ai "moderati" del capo del Governo sia al Senato che alla Camera, in occasione della fiducia, ecco il significato di questa parola secondo Pier Luigi Bersani:

VINCE BERLUSCONI SALVO PER TRE VOTI.

Il governo ottiene la fiducia dalla Camera.

Favorevoli 311, contrari 314, astenuti 2.



Un dato numerico e politico. Berlusconi vince di tre voti. Per lui hanno votato quattro deputati che erano stati eletti nelle liste del centrosinistra, due del PD e due dell’IdV.

Gianfranco Fini: “La vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta, resa ancor più dolorosa dalla disinteressata folgorazione sulla Via di Damasco di tre esponenti di Futuro e Libertà. Che Berlusconi non possa dire di aver vinto anche in termini politici sarà chiaro in poche settimane”.


Auguriamo buon lavoro al Governo...attendiamo notizie!

La foto della rissa alla Camera (tra i presunti moderati) seguita al voto con il governo della finiana Polidori.

Sabato 18 incontro a Vimercate.


La nota del mattino del 14/12/2010

1. IN DUE ANNI LA MAGGIORANZA E’ PASSATA DA PIU’ CENTO A ZERO. I DATI DI FATTO CHE RESTERANNO DOPO IL VOTO DI OGGI.
Inutile fare i conti prima del voto di questa mattina sulla mozione di sfiducia presentata dal Pd e poi anche da Fli e Udc. Comunque vadano le cose, ci sono alcuni dati di fatto ormai incontrovertibili.
Il primo dato: due anni fa Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni conquistando la maggioranza più ampia della storia repubblicana. Cento deputati in più delle opposizioni. Ora sta a zero o giù di lì, e solo grazie al calciomercato, a promesse di posti e prebende.
Il secondo dato di fatto lo ha segnalato oggi Massimo Franco su Il Corriere della Sera: il nuovo centrodestra nato nel 1994 con l’alleanza tra Berlusconi e An è definitivamente tramontata. An è esplosa. E quel centrodestra lì non esiste più.
Infine, ma non in ordine di importanza, c’è un dato di fatto che riguarda il Pd: uscito sconfitto dalle elezioni politiche, ha saputo recuperare organizzazione e linea politica, è uscito dall’isolamento precedente e, facendo da sponda a chi nel centrodestra e nel centro aveva il desiderio di cambiare le cose, ha favorito la crisi del centrodestra che ora è sotto gli occhi di tutti. Non solo, dopo un lungo lavoro di discussione e di approvazione il Pd oggi si trova con un programma ben definito, con strutture funzionanti (la manifestazione di sabato dimostra che il partito c’è, è in campo e funziona) ed è inevitabilmente il centro di ogni possibile governo di alternativa.
Insomma, comunque vada a finire, il governo è morto a causa del proprio fallimento e della propria incapacità nell’affrontare i problemi del paese. Che finisca oggi o tra qualche mese non fa differenza. Che cosa accadrà dopo è tutto da costruire. E il Pd, anche se il vivace dibattito interno a volte ne offusca visibilità e peso, è stato condotto da Pier Luigi Bersani al centro del ring. Pronto a dare il proprio contributo ad un governo di responsabilità nazionale che riformi la legge elettorale, affronti l’emergenza lavoro, delle famiglie e delle imprese, così come è pronto a fare un’opposizione durissima nel caso in futuro nascesse un nuovo governo con un diverso centrodestra, così come è pronto a combattere per vincere nel caso di elezioni.
Quel che è certo fin d’ora è che l’Italia attraversa una fase difficilissima, che nei prossimi mesi arriveranno al pettine tutti i nodi lasciati irrisolti da Berlusconi, che l’Unione europea potrebbe chiederci di rientrare dal debito con un percorso accelerato e certamente pesante. Il cammino della politica dunque non sarà affatto facile. E la responsabilità, come ha già avvertito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando è stato il momento di approvare la legge di stabilità, sarà il tema centrale.

2. INTERNET BLOCCATO PER NON DISTURBARE MEDIASET.
Le ultime indiscrezioni sui messaggi dell’ambasciatore Usa in Italia, che emergono da Wikileaks, indicano che ancora una volta gli interessi personale della famiglia Berlusconi stanno bloccando il futuro dell’Italia. Questa volta non si tratta del gas russo o delle guardie del corpo femminili di Gheddafi, ma di Internet. Preoccupato per la libertà con la quale su Internet si possa fare opposizione, ma soprattutto di come con la futura banda larga si potrebbe fare concorrenza alla televisione generalista tradizionale, Berlusconi, attraverso il fido Paolo Romani, ha tentato di mettere un filtro all’attività di Internet con l’ultimo decreto. La Repubblica: “Così Berlusconi vuole censurare Internet" per "favorire le proprie imprese" commerciali e azzittire "la concorrenza politica". Gli ultimi due cablogrammi dell`ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, diffusi da WikiLeaks, riferiscono le critiche, le perplessità e i sospetti dell`amministrazione Usa sulla "legge Romani". E il decreto anti-Internet che il governo italiano voleva far passare tra fine 2009 e inizio 2010. In un cablogramma del 3 febbraio 2010, Thorne sintetizza: "La legge darà possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto", e "favorirà le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi competitor". La conferma, secondo l`ambasciatore, di un "modello di business familiare in cui Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere del governo in questo modo sin dai tempi del primo ministro Bettino Craxi". …..”Thorne spiega al Dipartimento di Stato che "la legge sembra scritta per dare la governo il potere di censurare o bloccare qualsiasi contenuto di Internet sei l governo lo ritiene diffamatorio o che alimenti attività criminali". Il decreto "offrirebbe le basi per intraprendere azioni legali contro le organizzazioni di mezzi di comunicazione che dovessero entrare in competizione politica o commerciale contro membri del governo".

3. FIAT, UNA PARTITA PER DECIDERE SE VOGLIAMO ESSERE CINESI O EUROPEI.
Fiom, Fim e Uilm non hanno trovato un accordo sul tema della trattativa con la Fiat. Ma la trattativa con la Fiat non riguarda solo loro. La Repubblica: “Ottimista il presidente di Federmeccanica Luigi Ceccardi, che domani o giovedì incontrerà Cisl e Uil. «Non so se nascerà un`altra organizzazione per l`industria dell`auto (Federauto, ndr.) -- ha detto ai microfoni di Radio 24 - ma noi stiamo lavorando intensamente e credo che approderemo a un risultato positivo e soddisfacente per Fiat». In attesa di nuovi sviluppi in questa guerra di nervi e di posizioni, Marcegaglia, intervenendo alla presentazione del libro di Raffaele Bonanni «Il tempo della semina», ha anticipato uno dei nodi centrali della partita Fiat e che domani verrà affrontato, in un direttivo confindustriale che si preannuncia piuttosto agitato. «Parliamoci chiaro-, ha affermato rivolgendosi a Bonanni e al segretario generale Cgil Susanna Camusso - Marchionne vuol cambiare i meccanismi di rappresentanza dentro le sue aziende e di questo Confindustria dovrà discutere per capire se ne verrà danneggiato l`intero sistema». Traduzione: se a Marchionne non vanno bene gli accordi, esce da Confindustria e quindi può non applicare il contratto nazionale dei metalmeccanici che Confindustria ha sottoscritto.

4. ARRIVANO AL SODO I TAGLI DI TREMONTI E I PENDOLARI RESTANO A TERRA.
La Repubblica: “2011, il pendolare resta a terra, meno treni e pochi fondi, è allarme”. Nell’articolo si parla delle iniziative delle regioni per affrontare la carenza delle risorse. Tagli del 20 o 30 per cento dei treni e aumenti delle tariffe. Ciò che non viene detto è che questo accade
dal 1 gennaio a causa dei drastici e indiscriminati tagli alla spesa pubblica decisi dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

5. L’ITALIA INVECCHIA E HA BISOGNO DEGLI IMMIGRATI.
Dalla colf al muratore l’Italia apre le porte ad altri 80 mila stranieri. Entreranno dalla porta di ingresso principale. Ma sarà sempre più così. Come scrive Il Corriere della Sera: gli italiani invecchiano e ne avranno sempre più bisogno.

6. USA, OBAMA ALLE PRESE CON GLI OPPOSITORI ALLA RIFORMA SANITARIA.
La riforma sanitaria decisa dal presidente Usa Barack Obama e che con tanta fatica e tante mediazioni Obama è riuscito a far approvare dal Parlamento, è stata giudicata incostituzionale da un magistrato e rinviata al parere della Corte Suprema Usa. Ora si aspetta il verdetto. E’ un fatto indicativo di quanto le riforme di questo tipo incontrino resistenze negli Stati Uniti.

PRESIDIO PEDEMONTANA. Che non finisca qui!

Informiamo che la manifestazione di domenica 12/12 il Fanatasma del Castello non è un cocchiere ma una galleria – NO! A QUESTA PEDEMONTANA” oggi ha guadagnato le prima pagina del Giornale di Vimercate, mentre una pagina intera la potete leggere all’interno de il Giorno. Nella prossima edizione, il Cittadino di Monza e Brianza, pubblicherà un articolo. Finalmente si parla anche di noi. Il primo obiettivo minimo, che ci eravamo posti, grazie al concorso di tutti, è stato brillantemente raggiunto.

Il Circolo PD esprime soddisfazione e ringrazia tutti cittadini che hanno partecipato al presidio; i volontari che lo hanno reso possibile; il Sindaco Stucchi che non ha esitato a manifestare il suo dissenso vestendo i panni e lasciandosi fotografare da fantasma, tutti i politici del PD che sono intervenuti per sostenere le ragioni di Sulbiate.

Ora però è necessario trovare insieme un modo per dare continuità a quanto è avvenuto.
Il tempo a nostra disposizione, per cercare di ottenere qualcosa a nostro favore non è molto.

Possiamo riuscire solo se sapremo lavorare insieme così come avvenuto domenica 12/12 coinvolgendo altri cittadini di Sulbiate e possibilmente anche altre Amministrazioni e cittadini di comuni vicini, che come noi saranno colpiti dal passaggio di questa infrastruttura.
Gli argomenti per fare fronte comune (svincolo Bellusco area Tir) non mancano!

Insomma, non può, non deve finire qui.
Il Circolo PD di Sulbiate insieme al Comitato cittadino Osservatorio Ambientale Pedemontana fin d’ora assicura massima attenzione e disponibilità, per continuare questo lavoro e per individuare altre legittime forme di protesta congrue, come suggerito dalla Senatrice Baio presente al presidio, all’urgenza ed alla necessità della grave situazione.

E' un importante battaglia per il BENE COMUNE,ancora più importante perchè SOVRACOMUNALE. Il bene comune più prezioso di tutti: IL TERRITORIO DELLA BRIANZA!

Lettera di Gigi Ponti agli iscritti di MB.


Care democratiche, cari democratici,

l’11 Dicembre rimarrà una data importante per il Partito Democratico. Non ho nemmeno idea di quanti fossimo alla manifestazione, ma eravamo una massa determinata e festosa di persone, frizzante e tosta come l’aria fresca di una bella giornata romana.

E noi c’eravamo, in tanti, dalla Brianza, una bella figura anche tra i lombardi. Credetemi, sono contento che in molti abbiano capito che era necessario esserci e che si sia preso quest’impegno sul serio.

Il mio primo ringraziamento va a coloro che hanno preso il pullman alle 3 del mattino in venti cittadine brianzole, ma anche a chi è venuto con mezzi propri o in treno. Ho letto sul volto di tutti, al rientro, una grande soddisfazione, perché una cosa l’abbiamo “sentita” tutti: è cambiato il vento!

Il PD era in piazza: un grande gruppo di popolo, un pezzo di bella Italia che sta resistendo, fa fatica, ma ci spera ancora. E Bersani è stato bravo, è stato convincente quando ha detto “vieni via con me…”, vogliamo lasciare il territorio ostile e disumano di una politica governativa che ci mortifica, ci fa sentire sempre più soli in un’Italia che è sempre stata di grande umanità e che ha bisogno di tornare ad esserlo, se vuole avere qualche speranza di futuro.

Il nostro bel gruppo è sfilato davanti e sotto lo striscione rosso di Arcore. Ne ho sentite di tutte al nostro passaggio ed insieme ho pensato a quanto importante sarà l’esito delle elezioni in questa città simbolo.

Saremo tutti insieme a collaborare con chi in prima persona si candiderà in tutti i Comuni della Brianza.

Siamo pronti a sfidare un centro destra che ha deluso tutti, torbido e inefficace.

Lo batteremo innanzitutto se non perderemo nemmeno un voto dei progressisti e di chi può riconoscere nel Partito Democratico una risposta alle ansie di oggi.

Intanto nei prossimi giorni ci saranno Direzione ed Esecutivo. Stiamo lavorando per far partire bene i forum nei primi giorni di Gennaio, così come metteremo in calendario iniziative culturali e di festa per tutti gli iscritti del PD brianzolo.

Spero di vederti presto, anche per augurarci “giorni migliori”, non solo per Natale!

Un caro saluto.

Gigi Ponti
Segretario PD Monza e Brianza

Ai Sindaci: cooperate per uno scopo comune!

Mettiamo in evidenza questo commento di un nostro lettore al precedente post "Sulbiate 12/12. Con Sulbiate che vuole resistere ai disegni di Pedemontana" perchè ci sembra molto interessante. Sostiene una proposta rivolta ai Sindaci di questo territorio che condividiamo senza riserve:

Domenica il presidio era a Sulbiate per un problema sensibile a Sulbiate: la galleria scomparsa. Ma questo fatto in effetti riguarda anche i paesi vicini, in particolare Bellusco! Ecco quindi l'esortazione a fare fronte comune.
Ma un'altra sciagura si abbatte sul nostro territorio: quello che viene chiamato “casello di Bellusco” che in realtà è previsto essere realizzato sul territorio di altri 2 comuni: Sulbiate e Vimercate, inoltre non può non interessare Bernareggio per la vicinanza.
E se il posteggio TIR non fosse null'altro che la zona di interscambio merci gomma/ferro. Allora si che la pressione sul territorio sarebbe intollerabile.
Voglio vedere chi si riempirà la bocca con la parola d'ordine di sicurezza, come la viabilità già compromessa sarà congestionata e come l'inquinamento la farà da padrone in tutte le forme.
Ritengo che la scelta di realizzare l'area di servizio incuneata nel territorio di 3 comuni sia stata pianificata: il cane di due padroni è quello che muore di fame!


Sindaci! Per favore accettate l'invito di cooperare per uno scopo comune, e considerate come primo punto della vostra agenda la questione casello/area di servizio. Su questa questione non è possibile uscire con un solo vincitore ma è possibile uscire con 4 sconfitti. I territori, bene ultimo e superiore a tutto, dei comuni.
I vostri concittadini saranno con voi ve ne saranno grati!

Enrico Letta: l'ordine delle priorità.


Nell'attesa di conoscere oggi alla Camera come andrà a finire, segnaliamo questa intervista ad Enrico Letta pubblicata dal sito de l'Unità.

...«Soltanto dei narcisisti inutili e velleitari, in questo momento, potrebbero scambiare l’ordine delle priorità». Che sarebbe, onorevole Letta? «Il primo punto è mandare a casa Berlusconi. Il secondo è mandare a casa Berlusconi. Il terzo è mandare a casa Berlusconi. Lui lucra da sedici anni sui distinguo, sulle operazioni per il giorno dopo dei suoi avversari politici. Ora tutti dobbiamo concentrarci sull’obiettivo di mandare via da Palazzo Chigi un uomo che non ha più un progetto politico da portare avanti e che,comeha giustamente detto Fini, è abbarbicato alla poltrona per evitare i processi»...

qui l'intervista integrale.