22 marzo 2011

Manifestanti a Torino. Berlusconi ancora contestato.


A Torino, nei pressi dell’Hotel Principi di Piemonte, dove il premier Silvio Berlusconi teneva un’iniziativa elettorale si sono verificati momenti di tensione. Lancio di alcuni petardi e bottiglie da parte dei manifestanti e carica di alleggerimento della polizia. I contestatori hanno arretrato urlando "vergogna vergogna". Un agente di polizia è rimasto ferito.

Berlusconi ha subito dichiarato.
"Ogni volta che mi viene voglia di tornare ad essere un privato cittadino c’è una vocina dentro di me che mi dice ’non puoi consegnare il paese che ami alla sinistra, ancora comunista, in tutte le sue espressioni a partire da coloro che dovrebbero amministrare la giustizia’".

Giornata Mondiale dell'Acqua 2011.


Oggi 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'Acqua. Fu istituita dalle Nazioni Unite del 1992 per promuovere l'attenzione da rivolgere a questo bene essenziale alla vita dell'uomo, al fine di sensibilizzare popoli e governi sulla corretta ed oculata gestione delle risorse idriche.

L'Onu ha scelto di intitolare l'edizione 2011 'Water for cities' ovvero 'Acqua per le città: come rispondere alle sfide dell'urbanizzazione'.

L'acqua nonostante sia un bene vitale oltre un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua potabile. L'acqua è una risorse strategica ed insostituibile che solletica l'appetito di grandi multinazionali che da diritto universale, stanno operando per poterla trasformare in merce da vendere sul mercato per produrre facili profitti.
Segnaliamo:

Articolo di Carlo Grande su la Stampa:"Siamo acqua al 70% e lo dimentichiamo".

Corriere della sera:"In italia si spende più per l'acqua che per il vino".

Dote Scuola. Termine domada contributo: 2 maggio 2011.


Dote scuola 20011/2012 è un contributo al reddito delle famiglie degli studenti lombardi delle scuole, primarie, secondarie di primo e di secondo grado, sia statali, sia paritarie.

Il sito del comune ha pubblicato una scheda dettagliata che puoi consultare cliccando qui.


La domanda deve essere compilata entro il 02 maggio 2011.


La compilazione della domanda avviene solo on line al seguente sito: http://www.dote.regione.lombardia.it/


Le famiglie residenti nel comune di Sulbiate possono richiedere assistenza per la compilazione della domanda all'UFFICIO SCUOLA del Comune, esclusivamente nei giorni di martedì e giovedì, previo appuntamento telefonando al numero: 039 6020975.

Posizione PD: Europa-Italia, un progetto alternativo per la crescita.

Presentato il contributo del Pd al Programma nazionale di riforme. Due obiettivi: crescita del tasso di occupazione femminile al 60% in 10 anni (3 milioni di donne occupate in più) e l’innalzamento della specializzazione produttiva dell’Italia.




per saperne di più cliccare sulla copertina.

Libia. Comunque vada, sarà un insuccesso.

in foto: due ex amici.

Poche ore sono bastate per trasformare la "coalizione dei volonterosi" in "coalizione bagarre". La Lega Araba dopo i primi bombardamenti si è dissociata subito, Obana riluttante appare sempre meno convinto di questa iniziativa, i norvegesi, fiutato il caos, si sono auto sospesi. Tutti, tranne Sarkosy, invocano l'ombrello NATO. Non si capisce più chi comanda chi e che cosa. La risoluzione 1973 ONU è variamente interpretata.
Berlusoni, forse tentanto di fuggire dalla guerra, interviene solo in serata. Serio e compunto, si ricorda dell'amico Muammar, contraddice senza pudore, il suo Ministro Ignazio La Russa, che in mattinata aveva parlato di bersagli colpiti dai nostri tornado partiti in missione sui cieli libici, dichiarando:" I nostri aerei, non hanno sparato e non spareranno mai"- per poi chiudere ad effetto con -"Gheddafi ha fatto tanto per l'Italia"

... è già, altrimenti, che bisogno c'era di baciargli le mani?.

Comunque finirà, per l'Italia, sarà un insuccesso. Saremo perdenti in ogni modo.

Per Gheddafi, siamo traditori. Per i nuovi Libici, siamo stati troppo amici del tiranno, e reticenti nel momento in cui bisognava schierarsi. In futuro, evidentemente, rapporti privilegiati, vie preferenziali saranno destinate a Francia ed Inghilterra.
Un capolavoro della diplomazia Italiana.
Per il Ministro Maroni, invece, il probelma è uno solo: immigrazione, e sicura importazione di terrorismo. Semina vento, tempesta, e paura...a breve si svolgeranno le amministrative.

L'interesse della Lega prima di tutto!

Libia. Posizione PD: missione entro i limiti dell'ONU.

Trasporti pubblici. Sulbiatesi, denunciate i disagi in comune.


Tutti coloro che subiscono disagi a causa dei tagli ai trasporti pubblici provinciali, sono invitati dal Sindaco STUCCHI e dall'Assessore FASSINA a descriverli in dettaglio, per poterli poi sottoporre all'istituzione competente:
LA GIUNTA ALLEVI DELLA PROVINCIA DI MB.
Comunicate le Vs. testimonianze e contestazioni
al seguente indirizzo :

Attività in Provincia di Monza Brianza. N° 10/2011.

In foto: sede istituzionale della Provincia di Monza Brianza.

Settimana dal 14 al 18 marzo 2011.
A cura del Consigliere Vittorio Arrigoni.

1)Lunedì 14 marzo ’11 in Commissione 5 la dott.sa Zoppè, dirigente delle politiche sociali, ci ha illustrato il Piano provinciale per l’attuazione degli interventi per l’occupazione dei disabili 2010/2012, annualità 2011. (Piano LIFT- lavoro integrazione formazione e territorio).

Scopi de piano l’omogenizzazione dei servizi sul territorio per l’inserimento al lavoro e la promozione degli inserimenti lavorativi dei disabili.

Lo stanziamento complessivo per il 2011 è di 40 milioni di euro, dei quali 14 se li tiene la Regione Lombardia, 26 sono distribuiti alle province lombarde e 1,7 milioni è la quota che spetta alla provincia di MB

In provincia di MB, su un totale di 5.157 disabili, 3032 sono disponibili al lavoro, ma solo 177 sono stati inseriti in aziende con apposite convenzioni nel 2010.

Gli inserimenti dei disabili in azienda viene attuato da cooperative, enti del terzo settore, SIL comunali, associazioni assistenziali, ecc. che ricevono una apposita dote lavoro dalla provincia.

Le aziende sono tenute ad occupare un certo numero di disabili in funzione dell’organico complessivo. Alcune aziende con attività fortemente tecnologiche sono esentate da questo obbligo, ma devono versare un contributo sostitutivo che serve a finanziare il fondo per l’inserimento lavorativo dei disabili stessi.

2)Martedì 15 marzo ’11 in Commissione 8 il dott. Valtorta, direttore generale della provincia , ci ha illustrato lo statuto di costituzione del Consorzio per la gestione della Villa Reale ed il Parco di Monza e la delibera di adesione della Provincia al consorzio medesimo.

I soci fondatori sono il Ministero per i beni culturali ed ambientali, la Regione Lombardia, il Comune di Monza ed il Comune di Milano. La provincia di MB aderisce con un contributo una tantum di 250.000 euro ed un contributo annuale per la gestione di 50.000 euro.

Solo dopo l’adesione la Provincia di MB potrà avere voce in capitolo sul progetto di ristrutturazione e gestione della Villa Reale in corso di assegnazione a dei privati con impegni economici, a nostro avviso, non adeguati. L’adesione al consorzio è approvato dalla commissione all’unanimità.

3) In Commissione 9 il presidente Arrigoni ha illustrato la programmazione di lavori della commissione nel corso del 2011.

La GP sta mettendo a punto il PEG e quindi deve definire il blocco della spesa corrente per 5,7 milioni di euro per il primo semestre del corrente anno, in attesa che venga consolidata la previsione della distribuzione dei dividendi ASAM/SEA alla provincia di MB per pari importo.

Ancora devono essere definite le tematiche connesse con la divisione delle risorse finanziarie e patrimoniali tra la Provincia di Milano e la Provincia di Monza e Brianza.

Alla commissione verrà illustrato periodicamente l’andamento delle entrate e l’applicazione del controllo di gestione sull’attività amministrativa della Provincia.

Sono previste altresì incontri con le società partecipate dalla Provincia per l’illustrazione delle loro attività e della loro situazione economica e finanziaria, in collaborazione tra le commissioni 8 e 9.

Oltre al lavoro sopra delineato la commissione sarà chiamata a pronunciarsi su deliberazioni ufficiali quali il consuntivo 2010, le variazioni di bilancio, la verifica degli equilibri di bilancio e dello stato di attuazione di programmi, nonché l’assestamento generale del bilancio.

Il consiglio provinciale non è stato convocato per Giovedì 17 marzo ‘11 perché giornata di festa nazionale per ricordare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Vimercate, 21 marzo 2011 / AV

Lampedusa: intervenire subito!

Migranti arrivati a Lampedusa.

I profughi a Lampedusa sono ormai 5400. La popolazione di Lampedusa conta 5300 italiani residenti. Un numero impressionante, di solo 100 unità inferiore ai Lampedusani.

La notte dormono dove possono, all'aperto, sotto i camion, sotto la pioggia. La comunità locale non è più in condizione di sostenere questo importante flusso migratorio di persone, che per il futuro, è facile prevedere, sarà inarrestabile. A rischio la stagione turistica.
La situazione è al collasso, completamente fuori controllo.
In arrivo un rinforzo del contingente della polizia costretta in queste giorni a fare gli straordinari.

Il ministro Maroni ieri in conferenza stampa ha parlato di misure di compensazione.

Il Comune di Lampedusa ha avanzazo delle proposte pur precisando che non ci sono compensazioni possibili per quanto sta subendo l'isola.

E' stato richiesto nell'immediato:
  • svuotamento dell'isola dai profughi
  • incremento del ponte aereo
  • nave che faccia da navetta per i profughi dirottandoli su altri porti
  • stazionamento di nave da crociera per accogliere nuovi arrivi e pre traferirili altrove
  • una riunione del consiglio dei ministri a Lampedusa
Nel medio termine valutare la possibilità di mettere in funzione l'isolotto di Lampione come cpa per alemo 2500 persone.

Ed inoltre: no alla tendopoli (ieri i Lampedusani hanno bloccato per tutto il giorno l'attracco del traghetto), moratoria per mutui ed esenzione fiscale per il 2011 e la zona franca a fiscalità zero o di vantaggio, ma anche l’implementazione del pronto soccorso, il rifacimento delle strade e il completamento della piscina oltre a iniziative per la promozione del turismo.

Un appello alle istituzioni è stato lanciato anche dal parroco dell'isola, don Stefano Nastasi. «Continuano gli sbarchi di fratelli migranti, ma non con la stessa velocità con la quale arrivano le risposte alla comunità di Lampedusa e ai migranti in cerca di speranza - ha detto - Tace ufficialmente il governo, che opera unicamente tramite i suoi organi periferici, ma non ascoltando le richieste della popolazione dell'isola di Lampedusa. La popolazione ha bisogno di risposte concrete e di presenze reali. L'assenza degli uomini di governo è stata ed è grave. Siamo non l'ultimo lembo d'Italia, ma la prima porta del Mediterraneo. Non è più solo questione di tende precarie».

L'immobilismo del Governo, fino ad ora manifestato, è scandaloso.
Lampedusa, in attesa di fatti nuovi, è stata abbandonata.

post correlato: Zoro a Lampedusa. Tunisini brava gente.

Nota del mattino del 22 marzo 2011.


A cura dell'Ufficio nazionale Circoli PD.

1. LIBIA, INDIETRO TUTTA. BERLUSCONI SI NASCONDE DIETRO LA RUSSA EFRATTINI. BOSSI FRENA. IL GOVERNO E’ ONDIVAGO. IL PD CHIEDE CHE ILPRESIDENTE SI PRESENTI IN PARLAMENTO CON UNA LINEA CHIARA.
Indietro tutta. Dopo aver baciato la mano a Gheddafi. Dopo non averlo voluto disturbare nemmeno con una telefonata mentre il colonnello stava bombardando il proprio popolo. Dopo la partenza a razzo nella missione decisa dall’Onu, con il ministro La Russa che sembrava Napoleone sul campo di battaglia, ieri una nuova giravolta. La Lega non gradisce l’impegno
italiano. Gli amici russi non gradiscono. Gheddafi è ancora lì. I francesi comandano. E allora
Berlusconi ha fatto un nuovo passo indietro e due mosse volte a coprire confusione e indecisione: ufficialmente, il governo ha chiesto l’intervento della Nato, pena la decisione di ritirare la disponibilità delle basi italiane. In serata, poi, il presidente del Consiglio ha lasciato trapelare il proprio “dispiacere” per Gheddafi e la sua sorte. Purtroppo per l’Italia, però la crisi libica non è un reality in tv. Il paese sta rischiando di perdere la propria faccia un’altra volta. Il coinvolgimento della Nato non è così facile (la Turchia è contraria all’intervento in Libia e il Qatar è fuori dalla Nato, tanto per fare due esempi).
Di fronte a tanta confusione, il Partito Democratico ha chiesto che il presidente del Consiglio chiarisca in Parlamento la posizione italiana ed ha chiedere un voto. La linea del Pd è chiara.
Rudy Francesco Calvo, su Europa: “Mentre il governo oscilla tra le posizioni interventiste del ministro La Russa e lo scetticismo della Lega, il Partito democratico prova a tenere ferma la barra sul rispetto assoluto della risoluzione approvata dal consiglio di sicurezza dell`Onu. La quale, ricorda Pier Luigi Bersani, «non prevede un intervento armato per abbattere Gheddafi, ma un intervento per impedire che Gheddafi colpisca la sua gente». È questa la posizione che i dem auspicano che sia assunta dall`Italia. «Da lì in poi - aggiunge il segretario - ci sarà il compito della politica e della diplomazia» per «favorire un processo pacifico di transizione e cambiamento, come è avvenuto negli altri paesi del Nord Africa». …Il Pd chiederà oggi alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio di fissare un voto in aula per confermare il dispositivo già approvato dalle commissioni esteri e difesa delle due camere la scorsa settimana, con l`assenza di Lega e Idv. «Ci pare il minimo, visto il rilievo della vicenda», spiega Bersani”… «Mi chiedo cosa è andato a dire Berlusconi alla conferenza di Parigi. Nessuno è contrario che si parli di Nato, ma sono questioni complesse, bisogna trovare un momento di discussione per arrivarci».

2. LAMPEDUSA, UNA CRISI VOLUTAMENTE ABBANDONATA. DUE SETTIMANE FA IL GOVERNO HA RIFIUTATO DI TRATTARE CON LE REGIONI.
Lampedusa è allo stremo. Il numero degli immigrati eguaglia quello dei cittadini. Ma era ampiamente prevedibile. E il governo non ha fatto nulla. Salvo lasciar dire alla Lega, contraria
all’intervento in Libia: “Ai francesi e agli inglesi il petrolio, a noi i clandestini”. Eppure, come ha ricordato ieri in diretta al TG1 il segretario Pier Luigi Bersani, due settimane fa il presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani, ha chiesto di avviare un confronto offrendo al governo la disponibilità delle regioni a trovare una soluzione in attesa di affrontare con l’Unione europea il problema dell’immigrazione. Il governo se ne è ricordato solo ora. I problemi dell’emergenza ma anche il problema strutturale dell’immigrazione, le norme, le pratiche migliori, saranno al centro della conferenza nazionale del Pd sull’immigrazione che si svolgerà questo fine settimana a Roma.

3. PRESCRIZIONE BREVE, CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE E RIMPASTO: AVANTI TUTTA, IN QUESTI CASI IL GOVERNO NON HA INDECISIONI.
Fuori dal cono di luce dell’intervento in Libia, il governo e la maggioranza stanno mostrando
tutt’altra decisione su temi molto diversi. Tra oggi e domani si procederà a passo di carica alla
Camera per arrivare a votare in aula sulla richiesta di sollevare il conflitto di attribuzione nel processo per concussione e prostituzione minorile aperto a Milano contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Conflitto di attribuzione significa chiedere che Berlusconi sia processato dal Tribunale dei ministri perché – questa è ormai l’incredibile versione ufficiale - quando telefonò alla Questura di Milano per la giovane Ruby credeva davvero che fosse la nipote del premier egiziano Mubarack e quindi intervenne in qualità di uomo di governo per evitare pasticci diplomatici. Nello stesso tempo, si procede a tempo di record anche per approvare le normette sulla prescrizione breve per gli incensurati nell’ambito del provvedimento relativo al processo breve (una legge cucita su misura per Berlusconi). E si sta lavorando anche alacremente al rimpasto di governo per dare soddisfazione ai parlamentari arruolati per allargare la maggioranza.
La riforma epocale della giustizia è rimasta lettera morta. La promessa e le rodomontate di Berlusconi sulla costante presenza ai processi sono rimaste solo un filmato utile per i tg. E, come si prevedeva, tutti gli sforzi sono ora concentrati sul vero e unico interesse della maggioranza: la fuga del premier dai tribunali di Milano e la sopravvivenza al potere. Ieri, per esempio, gli unici ad essere presenti all’udienza per il processo Mills, dove Berlusconi è accusato di corruzione (Mills, il co-imputato è già stato condannato come corrotto) erano alcuni fans del Cavaliere. Paolo Colonnello, La Stampa: “Pensionati, disoccupati e qualche giovane, perfino un extracomunitario, tutti con un fiocco azzurro al petto, «simbolo di libertà». Ma forse non tutti così militanti, visto che fotografi e cameramen giurano di aver riconosciuto alcuni figuranti dei programmi televisivi Mediaset e dato che qualche giovane si è lasciato candidamente scappare di aver guadagnato, per la presenza un po` scalmanata a palazzo di giustizia «20 euro e un panino, ma non si può dire». Vocianti e plaudenti, al grido di «Silvio è bravo, Silvio è unico» i supporter hanno regalato delle vere ovazioni ai difensori del Cavaliere, Piero Longo e Niccolò Ghedini….”
Sempre ieri si è tornati a parlare di rimpasto di governo. Berlusconi ha fretta. Anche perché
tutto il castello di carte che sta costruendo rischia di franare. Ugo Magri, La Stampa. “I riflettori
sono giustamente puntati sull`aula di piano terra, al Tribunale di Milano, dove si celebra il processo Mills. L`interrogativo è il solito: arriverà la condanna del Cavaliere prima che il reato venga prescritto? L`attenzione dei politici, invece, è concentrata mille chilometri più a Sud, precisamente sul secondo piano del nuovo Palazzo di giustizia a Palermo. Perché, in attesa di sapere come finirà la corsa contro il tempo a Milano, è qui, nella stanzetta abitata dal Gip Castiglia, che si decidono forse i destini del governo. Rimbalza la voce a Montecitorio che questo magistrato riservatissimo, ombroso, abbia negato l`archiviazione su due piedi di un`inchiesta con risvolti di mafia a carico dell`on. Romano, per gli amici Saverio, già esponente Udc in Sicilia, oggi a capo di un partitino con 5 deputati denominato Pid (Popolari di Italia domani). Romano tiene in vita il «Berlusconi quater» poiché la maggioranza alla Camera con cinque voti in meno si squaglia. Da benefattore del premier, si attende un riconoscimento adeguato, vale a dire un ministero coi fiocchi. A disposizione Silvio ne ha tre: le Politiche comunitarie, senza portafoglio; i Beni Culturali, fonte di tali rogne da far dimettere Bondi; l`Agricoltura, che significa denari a pioggia. Romano punta sull`Agricoltura. Però tutto ora, a causa del Gip, rischia di andare a monte: il ministero e magari il governo. Dieci giorni fa Romano aveva dato l`archiviazione per fatta, avendola sollecitata i pm. Però il giudice vuole vederci più chiaro, tiene aperto il dossier, un`udienza è fissata per il primo aprile. Dunque la politica romana s`interroga su cosa potrà accadere ora. In particolare si chiede se Berlusconi tornerà ugualmente alla carica col presidente Napolitano per far ministro Romano. E se riuscirà a strappare la nomina entro giovedì: termine ultimo, perché il Capo dello Stato poi partirà per l`America. In questo caso se ne riparlerebbe proprio nei giorni dell` udienza davanti al Gip. E ad aprile nuovi guai si annunciano per Romano. In quei giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza Cuffaro (condannato a 7 anni) che di Romano fu il referente. Nessuno resterebbe sorpreso se l`aspirante ministro vi fosse citato in lungo e in largo: e figurarsi Napolitano quanto sarebbe contento di mettere la controfirma sotto il suo decreto di nomina….”.

4. MENTRE IL GOVERNO PENSA AL SALVA SILVIO, IL PARTITO DEMOCRATICO PENSA ALL’ITALIA: PRESENTATO E APPREZZATO DALLE PARTI SOCIALI IL PROGRAMMA DI RIFORME PER RILANCIARE IL PAESE.
Ieri pomeriggio, a Roma, mentre il governo andava in panne sulla Libia, e mentre avvocati e parlamentari del Pdl si affrettavano a trovare soluzioni per i guai giudiziari del premier, il Partito Democratico ha organizzato gli stati generali dell’economia, presentando a imprenditori (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Coinfartigianato, Cna, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, Abi) e sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl) il piano nazionale delle riforme preparato in accordo con gli altri partiti progressisti europei da un gruppo di giovani economisti guidati dal responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, sulla base delle proposte messe a punto ed approvate dalle tre assemblee nazionali del Pd svoltesi a Roma, Varese e ancora a Roma. La delegazione del Pd era guidata dal segretario Bersani, dal presidente Rosy Bindi, dal vicesegreterio Enrico Letta e dallo stesso Fassina. Roberto Petrini, La Repubblica: “Nessuna
patrimoniale, invece un piano di razionalizzazione delle tasse guidato dal criterio del 20 per cento: in pratica la prima aliquota Irpef scenderà di tre punti dall`attuale 23 per cento, lo stesso faranno le rendite finanziarie che si porteranno dal 12,5 al 20 per cento (tranne i titoli di Stato).
Novità anche per le imprese: eliminazione graduale dell`Irap sul costo del lavoro e detassazione
del reddito reinvestito nella propria azienda. Sono queste le misure di maggiore impatto - insieme al bonus figli sotto i tre annidi 3.000 euro - contenute nel «progetto alternativo per la
crescita» presentato dal Pd: novantadue pagine che vanno lette anche come un contributo al «Programma nazionale di riforme» che l`Italia dovrà presentare in aprile alla Commissione
europea. Il documento è stato illustrato ieri dal segretario Bersani a Confindustria e sindacati. Il
rapporto del Pd, elaborato da un folto gruppo di economisti ed intellettuali, ha tuttavia una dimensione e ambizioni ben più ampie. «Il campo semantico del sostantivo "crisi" è diventato troppo stretto per cogliere il passaggio di fase», ha spiegato il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina. E l`analisi contenuta nel documento che arriva dopo la lunga recessione innescata dal crack dei mutui subprime Usa e dalle crisi irlandese e greca, allarga lo sguardo oltre i confini nazionali. L`indice viene puntato sulle grandi diseguaglianze nella distribuzione del reddito considerate le principali responsabili della caduta della domanda. Come far fronte alla situazione? Il documento del Pd spiega che l`Europa deve dotarsi di un «motore autonomo» per stimolare la domanda: dall`Agenzia europea per il debito, ad un piano continentale per l`ambiente e l`innovazione alimentato anche dalla Financial Transaction Tax (imposta sulle transazioni finanziarie). Ma soprattutto si affronta il problema dei paesi che esportano troppo e importano poco (leggi: Germania) perché hanno una dinamica dei consumi troppo bassa e rischiano di strozzare paesi come la Grecia o il Portogallo costretti ad indebitarsi per tenere il passo. La proposta è di creare uno «standard retributivo» europeo che faccia crescere le retribuzioni reali in linea con la produttività. Tornando alle ricette indirizzate a casa nostra, il problema resta quello del debito pubblico e il Pd guarda alla crescita come principale antidoto. Con misure concrete che innalzino il tasso di occupazione femminile (3 milioni di donne occupate in più in un decennio) e riposizionino la specializzazione produttiva dell`Italia: rispetto all`andazzo di oggi il Pil potrebbe crescere strutturalmente dimezzo punto in più all`anno. Tutto accompagnato dalla tradizionale severità nella gestione delle casse dello Stato: razionalizzazione di ministeri e province e centralizzazione degli acquisti”.
Al di là delle spiegazioni contenute nei quotidiani (numerosi gli articoli che parlano dell’incontro di ieri, mettendo in luce diversi aspetti del programma, come fa per esempio il Foglio con le liberalizzazioni o il conflitto di interesse, l’Unità con la lotta all’evasione fiscale…) il progetto alternativo per la crescita diventerà da subito lo strumento con il quale sfidare il governo ad un confronto sui contenuti. “ Noi invitiamo il governo a confrontarsi in parlamento sulle proposte concrete” ha detto Bersani al termine dell’incontro.

5. NUCLEARE, ANCHE L’EUROPA FARA’ LO STRESS TEST ALLE CENTRALI.
Il Messaggero: “Entro il 2011 l`Unione europea verificherà lo stato di sicurezza delle sue 143 centrali nucleari attraverso degli stress test condotti dagli Stati membri seguendo i criteri che verranno messi a punto nei prossimi mesi dai tecnici dei Ventisette Paesi, della Commissione e dell`Ensreg, l`Agenzia europea per la sicurezza nucleare. E` quanto hanno deciso i ministri responsabili dell`Energia, riuniti ieri a Bruxelles perla seconda volta in una settimana per fare il punto sulla situazione in Europa alla luce dei danni causati dal terremoto e dallo tsunami alla centrale di Fukushima, in Giappone”.