12 settembre 2014

Lucrezia Ricchiuti - Newsletter n.1 - 11 settembre 2014











Commissione 6^ Finanze e Tesoro
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie


 Care tutte e cari tutti, concittadine e concittadini, amiche e amici, la ripresa di settembre e d'inizio autunno ci ripropone la necessità di un impegno serrato sui drammatici problemi economici e occupazionali. Essa ci induce a ripartire con eguale determinazione e un pizzico di speranza. Il Senato ha ricominciato a riunirsi il 3 settembre e nella settimana appena trascorsa ha visto riunirsi Assemblea e Commissioni, permanenti e d’inchiesta, oltre che il Parlamento in seduta comune per l’elezione di membri della Corte costituzionale e del CSM. 
 Sul versante economico, le notizie relative all'Italia non sono buone: il prodotto interno lordo non cresce, l'occupazione nemmeno, i consumi sono fermi. Matteo Renzi, qualche sera fa, con onestà l’ha riconosciuto. Sono certa che il suo impegno e la sua tenacia, che valorizzi tutte le energie del Partito e del Paese, sarà un fattore importante per risollevarci.
La regione Lombardia se la passa leggermente meglio ma, stando all'ultima ricerca economica regionale della Banca d'Italia, mostra motivi di preoccupazione. Nell'ultimo anno sono diminuiti i laureati e nel settore industriale molte sono le crisi aziendali aperte.
Faccio riferimento, per esempio, al settore metalmeccanico, nel quale le situazioni di difficoltà sono varie, anche in Brianza. Del resto, le procedure fallimentari in tutta la Lombardia sono aumentate del 12% rispetto al 2012.
La regione - va detto - si presenta ancora tra le più dinamiche d'Italia, con le imprese del comparto manifatturiero a contenuto tecnologico medio-alto che tengono, con una netta ripresa delle esportazioni tra 2009 e 2013 e con la persistente attrattiva dei poli universitari lombardi rispetto al resto del Paese.
Sarebbe però necessario uno scatto di reni del Governo in termini di scelte strategiche e di politica industriale. Mi batterò per questo durante l'esame parlamentare del decreto cosiddetto sblocca Italia, il cui testo peraltro non è ancora noto e definitivo.
Quando poi sento che qualcuno batte ancora sull'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, mi viene rabbia: evidentemente la lezione della precarizzazione selvaggia degli ultimi 10 anni non è stata imparata. Sul disegno di legge delega cosiddetto Jobs Act m'impegnerò affinché non si facciano scelte sbagliate.

Serracchiani sulla sanità

Sanità, Serracchiani: “Tagli agli sprechi, non ai servizi”

serracchiani  serracchiani
Il Governo, chiedendo la riduzione del 3 per cento delle spese ministeriali, non intende tagliare i servizi sanitari. Lo conferma Debora Serracchiani, vicesegretaria nazionale del Pd.

"Non si tratta di tagliare servizi o risorse, ma di riqualificare la spesa, anche per la sanità, perché in questo Paese comunque perdurano gli sprechi", ha spiegato DeboraSerracchiani.

"Quando il Governo ha inteso dire che ogni ministero deve fare la propria parte per ridurre la spesa almeno del 3%, c'è chi lo ha interpretato anche sulla sanità.