È questo il commento di Marco Trabucchi,
presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria, sulla novità introdotta in Uk dalla premier Theresa May. «Ma non basta creare istituzioni ad hoc. Servono linee guida d'intervento su quello che è un grande problema in Europa»
La premier britannica Theresa May ha recentemente istituito un ministero per la Solitudine. Per questo ha nominato un “sottosegretario alla solitudine” per affrontare un tema sociale e sanitario che nel Regno Unito riguarda 9 milioni di persone. La leader conservatrice ha scelto per questo incarico la 42enne deputata Tory Tracey Crouch, chiamata ad affrontare una “sfida generazionale” in una realtà sempre più frammentata e disgregata. Una notizia che ha ricevuto reazione tra l'ilare e il perplesso. Non per Marco Trabucchi, presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria, per cui l'idea è «tutt'altro che peregrina».
31 gennaio 2018
30 gennaio 2018
NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
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29 gennaio 2018
Tutti i Candidati del Partito Democratico Camera e Senato
In conferenza stampa, nella sede nazionale del Nazareno, Matteo Renzi ha presentato le candidature alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica per le prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018.
I candidati uninominali, eletti con sistema maggioritario, sono 232 per la Camera dei Deputati e 116 per il Senato della Repubblica.
I restanti candidati saranno eletti con sistema proporzionale su collegi plurinominali.
Scarica i file .pdf delle candidature del PD per Camera e Senato – politiche 2018
ABRUZZO
BASILICATA
CAMPANIA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI-VENEZIA GIULIA
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO-ALTO ADIGE
UMBRIA
VALLE D’AOSTA
VENETO
CIRCOSCRIZIONI ESTERO
I candidati uninominali, eletti con sistema maggioritario, sono 232 per la Camera dei Deputati e 116 per il Senato della Repubblica.
I restanti candidati saranno eletti con sistema proporzionale su collegi plurinominali.
Scarica i file .pdf delle candidature del PD per Camera e Senato – politiche 2018
28 gennaio 2018
"Il fascismo è un crimine"
“Le leggi razziali rappresentano il volto vero del fascismo. E c'è un bisogno enorme di farle conoscere in particolare alle giovani generazioni. L'ANPI lo sente come un dovere e ha così realizzato questi cinque video con l'auspicio di una larghissima diffusione. Dobbiamo contrastare culturalmente la novella del fascismo “buono” che offende il Paese intero”.
Carla Nespolo - Presidente nazionale ANPI
GUARDA I VIDEO:
https://video.repubblica.it/cronaca/giornata-memoria-l-anpi-ripubblica-le-leggi-razziali-il-fascismo-e-un-crimine-1-la-scuola/295424/296042?video
26 gennaio 2018
25 gennaio 2018
Quote latte, l’ultimo regalo della Lega: Italia condannata a pagare
Nel 2009 la Lega aveva garantito che la questione delle quote latte era stato risolto. Ma non era vero e il conto, ora, potrebbe essere salato.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Italia per non aver recuperato 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri per aver superato le quote latte nel periodo 1995-2009. La responsabilità di una condotta così scellerata ricade sulla Lega e la destra che hanno governato in quegli anni e che hanno evitato di prendere le misure necessarie richieste da Bruxelles. In particolare all’Italia non si contesta il pagamento delle penalità, cifra che è stata pagata all’Ue, ma il modo: la cifra doveva essere poi recuperata a livello locale.
Nel 2009 il ministro per le Politiche agricole, il leghista Luca Zaia aveva garantito che la questione delle quote latte era stata risolta. Ma senza affrontare il problema degli agricoltori che non avevano pagato a scapito degli onesti. Ora l’Italia dovrà uniformarsi alla sentenza dei giudici di Lussemburgo altrimenti, in caso di inottemperanza, si espone a una nuova causa da parte della Commissione che potrebbe comportare una condanna al pagamento di una multa.
Le responsabilità della Lega
“È una pesante eredità che arriva dal passato e che ha forti responsabilità nelle scelte fatte in particolare dalla Lega e dalla destra a quel tempo al Governo. – ha commentato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – Purtroppo prima del 2014 sono state prese decisioni che hanno danneggiato migliaia di allevatori onesti e tutti i cittadini, visto che lo Stato ha già pagato 4,5 miliardi di euro. Noi in questi ultimi anni invece non abbiamo messo la polvere sotto il tappeto e abbiamo avviato un percorso di risanamento. Per responsabilità del malgoverno leghista degli anni passati gli italiani pagano ancora purtroppo un conto salatissimo”.
Continua a leggere su Democratica...»
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Italia per non aver recuperato 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri per aver superato le quote latte nel periodo 1995-2009. La responsabilità di una condotta così scellerata ricade sulla Lega e la destra che hanno governato in quegli anni e che hanno evitato di prendere le misure necessarie richieste da Bruxelles. In particolare all’Italia non si contesta il pagamento delle penalità, cifra che è stata pagata all’Ue, ma il modo: la cifra doveva essere poi recuperata a livello locale.
Nel 2009 il ministro per le Politiche agricole, il leghista Luca Zaia aveva garantito che la questione delle quote latte era stata risolta. Ma senza affrontare il problema degli agricoltori che non avevano pagato a scapito degli onesti. Ora l’Italia dovrà uniformarsi alla sentenza dei giudici di Lussemburgo altrimenti, in caso di inottemperanza, si espone a una nuova causa da parte della Commissione che potrebbe comportare una condanna al pagamento di una multa.
Le responsabilità della Lega
“È una pesante eredità che arriva dal passato e che ha forti responsabilità nelle scelte fatte in particolare dalla Lega e dalla destra a quel tempo al Governo. – ha commentato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – Purtroppo prima del 2014 sono state prese decisioni che hanno danneggiato migliaia di allevatori onesti e tutti i cittadini, visto che lo Stato ha già pagato 4,5 miliardi di euro. Noi in questi ultimi anni invece non abbiamo messo la polvere sotto il tappeto e abbiamo avviato un percorso di risanamento. Per responsabilità del malgoverno leghista degli anni passati gli italiani pagano ancora purtroppo un conto salatissimo”.
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Ambiente: perchè fare di più
Sostenibilità, le pagelle green: Svizzera al top, Italia 16esima
A Davos il report degli atenei Yale e Columbia: 180 Paesi del globo classificati sulla base di 24 indicatori in 10 categorie, che riguardano la salute ambientale e la vitalità degli ecosistemi. Francia, Danimarca, Malta e Svezia tra i primi.
SVIZZERA patria del green. E' il Paese incoronato dall'Environmental Performance Index, EPI, presentato al World Economic Forum di Davos e stilato in base all'indice di sostenibilità.
A Davos il report degli atenei Yale e Columbia: 180 Paesi del globo classificati sulla base di 24 indicatori in 10 categorie, che riguardano la salute ambientale e la vitalità degli ecosistemi. Francia, Danimarca, Malta e Svezia tra i primi.
SVIZZERA patria del green. E' il Paese incoronato dall'Environmental Performance Index, EPI, presentato al World Economic Forum di Davos e stilato in base all'indice di sostenibilità.
24 gennaio 2018
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA
Sabato 20 Gennaio 2018
La razza bianca
L’infelice uscita di Attilio Fontana a Radio Padania sulla razza bianca, messa a repentaglio dalla presunta invasione islamica, non è stata frutto di un malinteso.
Il neo-candidato del centrodestra alla presidenza di Regione Lombardia, al di là dell’apparenza rispettabile, la pensa proprio così ed è ossessionato dai migranti (e non solo). La sua battuta, oltre ad essere stata fatta ad arte per guadagnargli una notorietà mediatica di cui non disponeva, fa intendere chiaramente quel che accadrà se dovesse essere lui il successore di Maroni. C’è da aspettarsi un ulteriore scatto nelle azioni discriminatorie e di manifesta avversione verso tutti coloro che non rientrano nei canoni padani. Il passaggio di testimone da un avvocato varesino all’altro andrebbe a scapito dei più deboli e di chi in questi anni ha cercato, con fatica, di organizzare progetti di accoglienza.
La settimana in Regione
Le due sedute conclusive della X legislatura hanno visto l’approvazione di ben 7 progetti di legge, oltre ad una risoluzione ed un paio di atti amministrativi.
Oltre alle due norme in materia elettorale di cui riferisco a parte i provvedimenti varati hanno riguardato: il sostegno alle vittime del dovere, la promozione e valorizzazione del termalismo lombardo, l’istituzione del codice identificativo per case ed appartamenti per vacanze, misure a sostegno delle emittenti radiotelevisive locali. Infine è stata approvata una razionalizzazione dell’ordinamento regionale, con l’abrogazione di 200 leggi preesistenti. Le giornate d’aula sono state caratterizzate da forti fibrillazioni interne alla maggioranza, incapace di garantire in più occasioni il numero legale anche per l’agitazione della Lista Maroni. I suoi consiglieri infatti si sono sentiti abbandonati dal loro leader, hanno sfiduciato il capogruppo e votato non sempre in maniera allineata. Solo dopo alcune sospensioni è tornato il sereno, ma la schiarita è solo temporanea.
23 gennaio 2018
NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
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22 gennaio 2018
Così si demonizzano gli avversari
Il disagio per i cittadini almeno inizialmente è contenuto. Però c'è sempre un impatto simbolico potente e si accende la polemica sulle responsabilità, che può penalizzare il partito di maggioranza visto che ha le redini della politica di bilancio
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
20 gennaio 2018
E’ ormai inevitabile lo shutdown, ovvero la "chiusura" dell'Amministrazione federale per mancanza di fondi. La possibilità di scongiurarlo era appesa ad un voto del Senato, dove era indispensabile un appoggio dell’opposizione democratica anche se i repubblicani hanno la maggioranza. Le regole per le manovre di bilancio americane sono complicate. Basti dire che dagli anni Ottanta, in nome di un controllo sui deficit pubblici, è quasi indispensabile un accordo bipartisan.
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
20 gennaio 2018
E’ ormai inevitabile lo shutdown, ovvero la "chiusura" dell'Amministrazione federale per mancanza di fondi. La possibilità di scongiurarlo era appesa ad un voto del Senato, dove era indispensabile un appoggio dell’opposizione democratica anche se i repubblicani hanno la maggioranza. Le regole per le manovre di bilancio americane sono complicate. Basti dire che dagli anni Ottanta, in nome di un controllo sui deficit pubblici, è quasi indispensabile un accordo bipartisan.
21 gennaio 2018
Nominata senatrice a vita Liliana Segre
"Memoria vaccino contro l'indifferenza"
Il Presidente della Repubblica le ha telefonato personalmente per informarla. Fu deportata nel 1944 da Milano al campo di concentramento Auschwitz-Birkenau. "Porterò al Senato la voce di chi subì le leggi razziali" sono state le prime parole della neo-senatrice.
ROMA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento, per "aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale". Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni che ha definito la nomina "una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali".
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Il Presidente della Repubblica le ha telefonato personalmente per informarla. Fu deportata nel 1944 da Milano al campo di concentramento Auschwitz-Birkenau. "Porterò al Senato la voce di chi subì le leggi razziali" sono state le prime parole della neo-senatrice.
ROMA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento, per "aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale". Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni che ha definito la nomina "una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali".
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20 gennaio 2018
10 tesi per l'educazione digitale
Assistiamo oggi all’esplosione della dimensione
comunicativa della Rete, ma siamo ancora alla ricerca di strumenti e modelli per un’esplicitazione delle sue potenzialità partecipative nel campo educativo.
Nel ricorso ai nuovi strumenti offerti dalla Rete prevale il “network comunicativo”, che risponde al bisogno di restare in contatto con i propri conoscenti attraverso una continua serie di piccoli messaggi, recanti l’espressione immediata di pensieri e la condivisione di emozioni. Per la ricerca, per l’educazione e per ogni aspetto della vita sociale, abbiamo bisogno invece di approdare ad un “network cooperativo”, a spazi d’interazione che con la loro stessa struttura comunichino cooperazione al risultato: una struttura che superi il presente emozionale e conquisti un tempo esteso dove trovino spazio anche la narrazione e la riflessione.
comunicativa della Rete, ma siamo ancora alla ricerca di strumenti e modelli per un’esplicitazione delle sue potenzialità partecipative nel campo educativo.
Nel ricorso ai nuovi strumenti offerti dalla Rete prevale il “network comunicativo”, che risponde al bisogno di restare in contatto con i propri conoscenti attraverso una continua serie di piccoli messaggi, recanti l’espressione immediata di pensieri e la condivisione di emozioni. Per la ricerca, per l’educazione e per ogni aspetto della vita sociale, abbiamo bisogno invece di approdare ad un “network cooperativo”, a spazi d’interazione che con la loro stessa struttura comunichino cooperazione al risultato: una struttura che superi il presente emozionale e conquisti un tempo esteso dove trovino spazio anche la narrazione e la riflessione.
19 gennaio 2018
Pendolari, la cura Delrio sta funzionando. Un rapporto di Legambiente
“C’è voglia di treno”: il rapporto promuove il governo e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Se ne parla poco ma quando si parla di loro, di solito le notizie non sono le più incoraggianti. Ma questa volta non è così. Seppure ci siano ancora tante cose da migliorare, la situazione dei pendolari in Italia sono migliorate.
Lo dice Legambiente che ha presentato il rapporto annuale sul trasporto ferroviario in Italia.
Nel 2017 il numero dei pendolari del treno, che usano il servizio ferroviario regionale, è aumentato con una crescita di 11mila passeggeri al giorno (+0,4% rispetto al 2016), mentre il numero di persone che ogni giorno prende le metropolitane nelle sette città in cui è presente il servizio (Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Brescia e Catania) ha visto un aumento di 22mila viaggiatori giornalieri (+0,6% rispetto al 2016, stesso trend in positivo come tra 2016 e 2015). In particolare sono 2milioni e 841mila i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale, e oltre 2milioni e 672mila quelli che ogni giorno prendono le metropolitane. Per completare il numero di coloro che ogni giorno prendono il treno sui collegamenti nazionali, vanno aggiunte 40mila persone che viaggiano sugli intercity e 170mila tra Frecce ed Italo.
Se ne parla poco ma quando si parla di loro, di solito le notizie non sono le più incoraggianti. Ma questa volta non è così. Seppure ci siano ancora tante cose da migliorare, la situazione dei pendolari in Italia sono migliorate.
Lo dice Legambiente che ha presentato il rapporto annuale sul trasporto ferroviario in Italia.
Nel 2017 il numero dei pendolari del treno, che usano il servizio ferroviario regionale, è aumentato con una crescita di 11mila passeggeri al giorno (+0,4% rispetto al 2016), mentre il numero di persone che ogni giorno prende le metropolitane nelle sette città in cui è presente il servizio (Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Brescia e Catania) ha visto un aumento di 22mila viaggiatori giornalieri (+0,6% rispetto al 2016, stesso trend in positivo come tra 2016 e 2015). In particolare sono 2milioni e 841mila i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale, e oltre 2milioni e 672mila quelli che ogni giorno prendono le metropolitane. Per completare il numero di coloro che ogni giorno prendono il treno sui collegamenti nazionali, vanno aggiunte 40mila persone che viaggiano sugli intercity e 170mila tra Frecce ed Italo.
17 gennaio 2018
Italiani a tavola: come stiamo cambiando le abitudini
Più fibre, meno grassi e zuccheri: l’acquisto diventa “virtuoso”
Allo scaffale il consumatore premia i prodotti salutisti. A rilevarlo è il 2° rapporto dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che ha incrociato i dati di 40 mila preferenze alimentari con quelli di vendita nella Gdo fotografando il profilo nutrizionale della dieta degli italiani
di VITO DE CEGLIA (Repubblica del 12/1/2018)
Più fibre e proteine, meno zuccheri e grassi saturi. Senza però diminuire il contributo calorico. La svolta salutista del consumatore medio italiano si consolida nel 2017, confermando un atteggiamento attento nelle scelte di acquisto allo scaffale. Il dato arriva dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che ritorna a fotografare nel suo 2° rapporto i cambiamenti avvenuti negli ultimi 12 mesi nei supermercati e ipermercati italiani.
In particolare, lo studio ha monitorato la variazione della composizione nutrizionale di 40 mila prodotti venduti nei reparti drogheria alimentare, fresco, freddo e bevande.
Allo scaffale il consumatore premia i prodotti salutisti. A rilevarlo è il 2° rapporto dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che ha incrociato i dati di 40 mila preferenze alimentari con quelli di vendita nella Gdo fotografando il profilo nutrizionale della dieta degli italiani
di VITO DE CEGLIA (Repubblica del 12/1/2018)
Più fibre e proteine, meno zuccheri e grassi saturi. Senza però diminuire il contributo calorico. La svolta salutista del consumatore medio italiano si consolida nel 2017, confermando un atteggiamento attento nelle scelte di acquisto allo scaffale. Il dato arriva dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che ritorna a fotografare nel suo 2° rapporto i cambiamenti avvenuti negli ultimi 12 mesi nei supermercati e ipermercati italiani.
In particolare, lo studio ha monitorato la variazione della composizione nutrizionale di 40 mila prodotti venduti nei reparti drogheria alimentare, fresco, freddo e bevande.
16 gennaio 2018
Il sindacato ha perso la propria identità ?
Il mondo del lavoro sta cambiando, ma cambia molto anche il pensare e sentire dei lavoratori
Da La Repubblica del 13 gennaio
“Requiem per quel grande strumento di promozione non solo economica e sociale, ma politica, culturale, democratica che è stato il sindacato nel secolo scorso. Qui, non è in discussione il ruolo nella difesa e nella valorizzazione economica del lavoro, con i meriti e i demeriti delle battaglie per i contratti. Si tratta, piuttosto, del sindacato come luogo e veicolo di intesa e solidarietà degli strati sociali meno ricchi e più svantaggiati e come laboratorio di massa per la definizione e la diffusione di modelli di comportamento sociale ispirati ai valori democratici. Per il progressivo svanire sui luoghi di lavoro, per quel che riguarda i sindacati storici italiani, come Cgil, Cisl e Uil, o per omissione, più o meno deliberata – si può sospettare – altrove, oggi, invece, uno sguardo di insieme sull'Europa sembra indicare la sindacalizzazione come via più breve all'intolleranza e al populismo.”
e ancora…
Da La Repubblica del 13 gennaio
“Requiem per quel grande strumento di promozione non solo economica e sociale, ma politica, culturale, democratica che è stato il sindacato nel secolo scorso. Qui, non è in discussione il ruolo nella difesa e nella valorizzazione economica del lavoro, con i meriti e i demeriti delle battaglie per i contratti. Si tratta, piuttosto, del sindacato come luogo e veicolo di intesa e solidarietà degli strati sociali meno ricchi e più svantaggiati e come laboratorio di massa per la definizione e la diffusione di modelli di comportamento sociale ispirati ai valori democratici. Per il progressivo svanire sui luoghi di lavoro, per quel che riguarda i sindacati storici italiani, come Cgil, Cisl e Uil, o per omissione, più o meno deliberata – si può sospettare – altrove, oggi, invece, uno sguardo di insieme sull'Europa sembra indicare la sindacalizzazione come via più breve all'intolleranza e al populismo.”
e ancora…
15 gennaio 2018
NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
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12 gennaio 2018
10 gennaio 2018
Gli auguri del Segretario di Monza
Il 2018 inizia subito con una campagna elettorale molto aperta ed incerta, tenuto conto della nuova legge elettorale che non assegna premi di maggioranza. È importante iniziare questa campagna elettorale con la consapevolezza delle buone cose fatte dai tre governi a guida PD in questi cinque anni e dalla sua maggioranza parlamentare fortemente rappresentata dal PD stesso.
Dobbiamo riuscire a comunicare alle persone che incontriamo che il PD e i suoi rappresentanti, che andremo a sostenere, sono in grado di dare le giuste garanzie di saper governare il paese in modo competente e disinteressato e che sono in grado di proporre soluzioni concrete per migliorare la vita di tutti i cittadini, perseguendo quelle progressive riforme che possono accelerare la crescita del paese, creare nuova occupazione, garantire maggiore giustizia, salvaguardare la sicurezza dei cittadini, trovare soluzioni a emergenze e problemi complessi.
Dobbiamo riuscire a comunicare alle persone che incontriamo che il PD e i suoi rappresentanti, che andremo a sostenere, sono in grado di dare le giuste garanzie di saper governare il paese in modo competente e disinteressato e che sono in grado di proporre soluzioni concrete per migliorare la vita di tutti i cittadini, perseguendo quelle progressive riforme che possono accelerare la crescita del paese, creare nuova occupazione, garantire maggiore giustizia, salvaguardare la sicurezza dei cittadini, trovare soluzioni a emergenze e problemi complessi.
9 gennaio 2018
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