6 luglio 2011

Province: la proposta del PD.


Ieri il PD alla Camera si è astenuto sulla proposta di cancellazione delle Province perché non è cancellando una parola che si risolve il problema dei costi della politica. Esiste una nostra proposta per quanto riguarda il riordino complessivo del sistema delle autonomie locali e delle regioni e in questa si colloca anche quella specifica relativa alle province. Un riordino che non deve e non può avvenire indipendentemente da una nuova e più snella visione dello Stato, per fornire così servizi efficienti e non duplicazioni burocratiche.

Ecco perché non è sufficiente dire che si aboliscono le province. E’ facile demagogia tracciare un segno sulla parola province, sarebbe una operazione identica a quella fatta da Berlusconi con le grandi opere, con i famosi cartelloni pieni di segni che, da inchiostro, non si sono mai trasformati in infrastrutture.

La nostra proposta è concreta e riorganizza il settore con veri tagli e grandi possibilità di risparmio, essa è già depositata in parlamento ed è visibile sul nostro sito internet all’indirizzo partitodemocratico.it/leggeprovince

Se si vuole fare serio bisogna quindi dire a chi, una volta abolite , vanno le funzioni delle province, almeno quelle essenziali, come verrà dislocato il personale che oggi vi lavora. Altrimenti, parlare di costi della politica solo per le province diventa un modo per eludere il problema, per non affrontarlo mai sul serio.

E i tempi di questa nostra riforma saranno brevissimi. Il paese va riformato e riavvicinato alle esigenze dei cittadini e in questo ci stiamo impegnando.

NO OUTLET... ANCHE SU MARTE. by Virus.

L'ironia e la satira "dilettante" del blog del PD di Sulbiate.

"La più perduta di tutte le giornate è quella in cui non si è riso".
Nicolas De Chamfort

by Virus

Sull'onda dell'importante e rapido successo politico dell'Amministrazione di Sulbiate che chiedeva un chiaro pronunciamento da parte di Allevi
(Presidente della Provincia di Monza e Brianza)

circa l'inopportunità di ulteriori insediamenti di Outlet su tutto il territorio provinciale, sembra che alcuni "emissari" della nostra municipalità siano intenzionati ad avanzare la stessa richiesta alle seguenti Istituzioni:


  • Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni
  • Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
  • Presidente e Consiglio dell'Unione Europea
  • Presidente degli USA Barack Obama.
Alcune indiscezioni, inoltre, sostengono che gradirebbero arrivare
almeno fino a Marte,
ma per questo sembrerebbe non dispongano
di un indirizzo valido e di mezzi di comunicazione adeguati.

Avete dei consigli o dei suggerimenti?
GRAZIE

by Virus



Documento LISTA SI appeso in bacheca il 06 luglio 2011.

La locandina firmata dal Capogruppo della lista civica SI.

Per ingranadire e leggere la locandina cliccare sulla foto.

Ciao comandante.

Il Comandante della Polizia Locale Francesco Mancini.


Il Comandante Francesco Mancini
dopo 15 anni di servizio nella nostra comunità da venerdì è in pensione.


Ciao comandante.

Ci piace salutarti così, come spesso abbiamo fatto in questi lunghissimi anni, che hai servito il nostro Comune di Sulbiate.
Dire che sono state tutte rose e fiori non è vero, così come non è vero che ci siamo sempre capiti ma probabilmente è giusto così, per chi ha rappresentato l'applicazione della legge, sulle strade del nostro paese e di quelli limitrofi.
Ora che vai in pensione, e che la vita ti presenta sfide anche più misteriose e dure di quelle intraprese a volte con automobilisti e cittadini, siamo convinti che userai la stessa intransigenza che a volte hai mostrato sulle nostre strade, e che non sempre abbiamo capito.

Adesso, quella stessa intransigenza ma anche dolcezza, che faceva fatica a trasparire sui lineamenti del tuo volto, te la domanda la strada della vita.

Non dovrai stendere più multe ma una raccomandazione: continua a non conciliare troppo!

Buona vita allora, comandante!


Gli amici del Circolo PD di Sulbiate

Campagna di mobilitazione;"PRIMAVERA DELLE POLITICHE SOCIALI".

Contro i tagli del Governo, è il momento di combattere la sfiducia con cui qualcuno pensa di liquidare un "welfare che non ci possiamo più permettere".


In collaborazione con Livia Turco e con il Forum Politiche sociali da lei presieduto, il Partito Democratico ha lanciato una campagna di mobilitazione che abbiamo chiamato “Primavera delle politiche sociali” perché crediamo che sia giunto il momento di combattere la sfiducia e la rassegnazione con cui qualcuno pensa di liquidare “un welfare che non ci possiamo più permettere” e che lo potremo fare solo ripartendo dai territori e dall'incontro con le persone.

È da qui che vogliamo rilanciare questa sfida, dalla frontiera su cui si misura la sostenibilità sociale di un modello di sviluppo e la coesione sociale delle nostra comunità.

Il nostro percorso è pertanto in piena sintonia e sinergia con la mobilitazione promossa dal Forum del Terzo Settore e da Campagna I Diritti alzano la voce, con i rappresentanti dei quali, nelle scorse settimane, abbiamo condiviso una riflessione sulla situazione del Paese e sulla necessità di una azione pubblica e diffusa in grado di riportare al centro del dibattito i bisogni e i diritti sociali delle persone e delle famiglie.

Per questo abbiamo lanciato una serie di iniziative con l'obiettivo di coinvolgere la cittadinanza e rendere visibile, anche ai non addetti ai lavori, il progetto del Governo di cancellare il diritto dei cittadini ad avere garantite alcune prestazioni sociali.

C'è chi vuole cancellare le politiche sociali, per noi sono uno strumento essenziale per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese". (art 3 Costituzione).


La proposta del Partito Democratico approvata

all' Assemblea Nazionale Roma 2011.

PERSONE E FAMIGLIE AL CENTRO DI UNA SOCIETA' PIU' GIUSTA, LIBERA E SOLIDALE.

Nota del mattino del 06 lulgio 2011.

1. SEGRETERIA PD: PERCHE’ LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO DI CENTRODESTRA E’ INADEGUATA, INIQUA E IRRESPONSABILE.
Ieri mattina si è riunita a Roma la segreteria nazionale del Pd con i segretari regionali. Al centro dell’incontro l’analisi della manovra economica del governo, il punto sulla fase politica e l’avvio della discussione sulla conferenza dedicata al partito, che ha preso le mosse dalla riunione della direzione nazionale del 24 giugno.
Sulla manovra ha fatto il punto Stefano Fassina, responsabile economia del Pd. In particolare, come ha poi detto anche alle agenzie di stampa, Fassina ha sottolineato che "La manovra economica del governo è inadeguata, iniqua, irresponsabile". "E' inadeguata da diversi punti di vista. Non raggiunge la somma annunciata dal governo, ma rimane largamente al di sotto. Dunque non porterà all’annunciato pareggio di bilancio. Soprattutto non affronta il problema di fondo, che è il sostegno alla crescita”.
“La manovra è iniqua – ha spiegato Fassina - perché le misure che contiene, dai ticket alle pensioni, alla scuola, colpiscono i ceti medi e medio-bassi. Vi sono sanatorie fiscali.
Vi è una sostanziale patrimoniale (la tassa sui depositi) che, essendo prevista in cifra fissa, peserà di più sui meno abbienti. Ciò senza contare che l'ulteriore taglio secco dei servizi sociali alla scuola, all'assistenza. Oltre al decreto, va considerata anche la delega sull'assistenza, destinata a smantellare l'assistenza di tipo universalistico".
Infine, ha detto Fassina, "la manovra è irresponsabile perché con un decreto e senza indicare in che modo e con quali misure, scarica sulla prossima legislatura e sui prossimi governi il peso di tagli di dimensione drammatica dovuti alla responsabilità specifica di un governo che non è stato in grado di fare scelte e di decidere le risorse strutturali per far ripartire la crescita, ridurre in modo strutturale gli sprechi, sostenere il lavoro e i redditi dei ceti meno abbienti".

2. BERLUSCONI RITIRA LA NORMA SALVA FININVEST, MA RESTA IL TENTATIVO DI SCARICARE PER DECRETO E SENZA DIBATTITO IL GROSSO DEL RISANAMENTO SULLA PROSSIMA LEGISLATURA.
Il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, ha espresso ieri tutta la contrarietà del partito nei confronti dei contenuti della manovra economica proposta dal centrodestra. Il particolare della norma salva-fininvest ne rappresentava significativamente il senso: “Problemi per gli italiani e soluzioni per il premier”. Ma al di là della scandalosa norma e della contrarietà ai contenuti specifici della manovra vi è anche un altro dato di fondo negativo e, dal punto di vista della democrazia, pesantissimo: con lo strumento del decreto legge (che dovrebbe essere usato solo in caso di necessità ed urgenza) il governo di oggi di fatto obbliga i governi che verranno nel 2013 e 2014 a fare manovre drammatiche. Basti pensare ai tagli dolorosi che già sono previsti per quest’anno e per quello a venire e riflettere sul fatto che per il 2013 e 2014 l’intervento dovrebbe essere dieci volte tanto. Per questo Bersani ha lanciato ieri la proposta di trasformare il decreto legge in disegno di legge, offrendo la garanzia della chiusura del dibattito parlamentare per settembre.

3. PROVINCE. LA POSIZIONE DEL PD.
Ieri alla Camera era in discussione una proposta di modifica della Costituzione per abolire la parola Province. Sostenitori Idv e Udc. Contrari Pdl e Lega. Il gruppo parlamentare del Pd, dopo una lunga discussione che ha occupato l’intera mattinata e in cui numerosi erano anche i favorevoli al voto positivo , ha deciso per l’astensione.
La ragione di questa posizione l’hanno spiegata il presidente del gruppo alla Camera, Dario Franceschini, durante il dibattito, il segretario Bersani in alcune dichiarazioni successive e il presidente Rosy Bindi in Tv.
In pratica, hanno spiegato i dirigenti del Pd, togliere la parole non serve a ridurre nulla, ma solo a piantare una bandierina di fronte a Tv e opinione pubblica, perché poi restano tutti i problemi di dove e come trasferire compiti, dipendenti, poteri, patrimoni. Il Pd ha presentato una sua proposta organica per la riduzione delle province, per la creazione di province metropolitane, per la ridislocazione di funzioni e compiti in modo da ridurre costi e aumentare l’efficienza della amministrazione pubblica.
Idv e Udc hanno ovviamente giocato su questo tema, che si presta alla propaganda. Ma resta il dato di fondo: non è togliendo una parole che si tagliano i costi. Qui il comunicato stampa di Zoggia "Basta demogogia la riforma deve essere complessiva" ed il link alla proposta del PD.

4. OGGI LA COMMISSIONE PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DECIDE SULLA P4 E SULL’ARRESTO DI PAPA. IN AULA ALLA CAMERA SI DISCUTE DI BIOTESTAMENTO.
La commissione parlamentare per le autorizzazioni a procedere oggi decide sulla richiesta di arresto per il parlamentare del Pdl accusato di essere uno dei pilastri della cosiddetta P4. In aula alla Camera di discute di biotestamento.

5. ACCORDO CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL,UIL: PASSA NEL DIRETTIVO CGIL LA PROPOSTA CAMUSSO. SI APRE LA CONSULTAZIONE E SI APRE ANCHE UNA NUOVA FASE.
Il direttivo della Cgil ha approvato con 117 sì, 21 contrari e 1 astenuto l’accordo su contratti e rappresentanza raggiunto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Ora si apre nella Cgil la consultazione sull’accordo. E si apre anche una nuova fase nelle relazioni industriali, con la Cgil che torna al centro del campo.

6. DOPO LA GRECIA LE AGENZIE DI RATING GRADANO IL PORTOGALLO. LA CONCORRENZA TRA LE EMISSIONI DI TITOLI PUBBLICI IN DOLLARI E IN EURO. IL RISCHIO DI DEFAULT DEGLI USA.
Moody’s ha degradato i titoli pubblici del Portogallo. Dopo la crisi della Grecia è l’ennesimo colpo alla stabilità dell’euro e dell’economia europea.
Dalle agenzie di stampa: USA: OGGI OBAMA INCONTRA LEADER CONGRESSO SU DEBITO = (AGI/REUTERS) - Washington, 6 lug. - Oggi il presidente Usa, Barack Obama incontra alla Casa Bianca i leader del Congresso per cercare di trovare un accordo a lungo termine sull'innalzamento del tetto del debito. Il 2 agosto, senza un'intesa, scatterà una procedura di fallimento per gli Usa e il governo non sarà più in grado di rimborsare tutti i debiti giunti a maturazione. I negoziati finora non sono giunti a un punto fermo. C'è disaccordo sul sulle tasse. I democratici vorrebbero aumentare le imposte per gli americani più ricchi e i repubblicani non sono d'accordo. Lo speaker della Camera, il repubblicano, John Boehner è scettico sull'utilità dell'incontro di oggi con Obama. "Va bene discutere - dice - ma si tratta di discussioni poco fruttuose se il presidente non riconoscerà la realtà economica e legislativa". "La legge che chiede il presidente - aggiunge - che aumenterà le tasse alle piccole imprese e distruggerà posti di lavoro non può passare alla Camera, come ho già ribadito". (AGI)
Nei prossimi mesi sui mercati internazionali dei capitali vi sarà una fortissima concorrenza tra le emissioni dei titoli di stato europei e le emissioni dei titoli di stato Usa. I “voti” delle agenzie di rating potrebbero influire in modo determinante sul costo di queste attività per i diversi governi e orientare i risparmiatori a favore dell’una o dell’altra parte.
Memento: per larga parte cultura e compagine delle agenzie di rating sono di carattere anglosassone.