24 gennaio 2019

Salvini e quella macchia oscena di Castelnuovo di Porto

Un vero e proprio blitz quello del ministero dell’Interno, che il Pd non ha esitato a definire una “deportazione”

Mettere per strada oltre 100 lavoratori. Fatto. Calpestare la dignità. Fatto. Ignorare i diritti e l’umanità. Fatto. Interrompere violentemente un cammino di integrazione per i migranti. Fatto.

Cala il sipario sul CARA di Castelnuovo di Porto, centro modello che nel marzo 2016 papa Francesco scelse per la celebrazione della lavanda dei piedi del giovedì santo, inchinandosi per il rito davanti a 12 profughi.

Il CARA di Castelnuovo di Porto ospitava 500 migranti ed è il primo centro di accoglienza per richiedenti asilo nella lista di quelli che dovranno chiudere i battenti, a poco più di un mese dalla conversione in legge del decreto sicurezza. Nessuna riconoscenza per il comune di Castelnuovo che ha fronteggiato l’emergenza nazionale per 10 anni, con il secondo centro di accoglienza più grande del Paese.

La Locomotiva - 12 gennaio 2019 Convegno PD sui treni