25 giugno 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 166


Sabato 25 Giugno 2016

Il voto di Murphy
Se ragiono da membro del gruppo dirigente lombardo del PD devo essere contento dei risultati elettorali: mantenuta Milano e vinta Varese ora amministriamo tutti i capoluoghi della Regione. Se allargo la prospettiva al quadro nazionale comincia a prevalere lo scoramento: perse Roma, Napoli, Torino, Trieste, etc. Se la restringo al paese natio, Vimercate, il cuore sanguina da una settimana. Come è potuto succedere? Al netto delle questioni locali, che nel voto amministrativo contano parecchio, secondo Murphy emergono tre leggi fondamentali: al ballottaggio col centrodestra possiamo vincere, coi cinquestelle perdiamo; chi di rottamazione ed antipolitica ferisce, delle stesse prima o poi perisce; se inviti una volta gli elettori al mare quelli poi ci restano.

Perchè abbiamo perso a Vimercate: 10 motivi locali (a parer mio)
1) La crisi dei 20 anni: anche nei migliori matrimoni prima o poi la tentazione del cambiamento compare; 2) Continuità o cambiamento: Mariasole (cui deve andare il nostro ringraziamento per averci comunque portati ad un passo dalla vittoria) ha dovuto contemperare due esigenze non facili da far comprendere; 3) Cassa piena ed erba alta: la sciagurata politica romana dei tagli e dei vincoli ai comuni ha impedito all'amministrazione uscente di rispondere a molte richieste  dei cittadini, anche avendone le disponibilità; 4) La fuga dell'elettore: se alcuni gruppi hanno indirizzato il malcontento sui grillini, i più se ne sono stati a casa. Al mio secondo mandato presi 11.120 voti, ora per fare il sindaco ne bastano 5.300; 5) La saldatura degli opposti: il mandato alle spalle è stato caratterizzato da uno scontro frontale e continuo tra maggioranza e minoranza, favorendone la saldatura; 6) La scissione della destra: fossimo andati al ballottaggio con loro non avremmo avuto problemi; 7) L'autolesionismo della Lega: pur di sconfiggere il centrosinistra ha preferito suicidarsi autoescludendosi dal Consiglio comunale; 8) I risentimenti dopo il primo turno: pare che qualcuno originariamente nel campo del centrosinistra poi, deluso, ci abbia ripensato; 9) L'abilità di Sartini: un pisano all'uscio; 10) Il tarlo delle primarie: ho lasciato per ultimo quello che in realtà per me è stato il principale motivo di disfatta. Si è arrivati alle primarie senza adeguata preparazione con la conseguenza di trasformarle in resa dei conti interna. Le cui ferite non sono state più rimarginate.