2 maggio 2011

RITRATTI CONTRO REGIME. Dvd ANPI sez. ARCORE MB. Prenotazioni entro il 07/05/2011.

In occasione della recente serata "La Resistenza e la Costituzione" svoltasi a Sulbiate insieme al Partigiano sig. Ambrogio Riboldi (uno dei due ospiti che ha testimoniato la sua esperienza, l'altro era la Sen. Lidia Menapace) Presidente onorario dell'ANPI DI ARCORE, abbiamo presentato il seguente DVD: "Ritratti contro Regime. I nostri resistenti".

Se qualcuno dei lettori di Teorema fosse interessato, può prenotare il Ddv telefonando alla segreteria telefonica del Circolo Pd di Sulbiate al n°.
331 5417483 o inviando una email a pdsulbiate@alice.it entro il 07 maggio 2011.
Il costo del dvd è di € 10.00.





Per ingrandire cliccare sulle immagini:






Libia: Franceschini, Lega continuerà a calar le braghe.


Se da carroccio voto diverso da maggioranza crisi inevitabile

''Non so che cosa farà la Lega, che in Padania fa la voce grossa ed a Roma cala le braghe. Sono più propenso a pensare che la Lega calerà le braghe.'' Lo afferma il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini riferendosi all'atteggiamento che il Carroccio assumerà in Parlamento sulla Libia in vista della presentazione di mozioni sul tema.
''Se ci fosse un voto differenziato della Lega rispetto al resto della maggioranza - puntualizza Franceschini - la crisi sarebbe inevitabile nei fatti''.

Centro commerciale Sulbiate - Centro commerciale Globo Busnago.

Pubblichiamo le "foto informazioni" appese dalla minoranza alla bacheca del Gruppo Consigliare PT. Sono i documenti utilizzati da Progetto Territorio in occasione dei presidi informativi che si sono svolti nelle piazze di Sulbiate in questo fine settimana.




IPOTESI CENTRO COMMERCIALE SULBIATE.



CENTRO COMMERCIALE GLOBO - BUSNAGO.

Ringraziamo Progetto Territorio per averci fornito la documentazione fotografica.



La Redazione di Teorema.





Datemi torto - 3 -. Di Ariano Caiani.

"DATEMI TORTO".


Il velo delle nostre donne


Fino a circa 40 anni fa, per secoli, le donne italiane andavano in chiesa velate. Il viso era visibile, ma i capelli non si vedevano, erano nascosti. Le più anziane indossavano addirittura un fazzoletto di panno pesante e scuro che copriva le spalle e che portavano anche d’inverno, non solo alla Messa. Ne avessi avuto il potere, gliel’avrei proibito. E voi? Fossi stato il loro marito, le avrei chiuse in casa. Niente chiesa né altre uscite col velo. Avrei stroncato la loro vita sociale. Le avrei costrette, vincolate, asservite.

E voi?
I motociclisti col casco integrale sono forse riconoscibili?


Datemi torto, grazie.




Adriano

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Osama Bin Laden. Ucciso dagli Americani. "Giustizia è stata fatta".



Il presidente Obama alle 5:36 ora italiana, ha annunciato l'uccisione di Osama Bin Laden.
"Giustizia è stata fatta", "Sanata una ferita". Dopo dieci anni, obiettivo raggiunto di grande importanza.
Il responsabile della tragedia dell'11 settembre è stato ucciso.
Una sciagura che ha colpito la coscienza di tutto il popolo Americano e del mondo intero.
I primi indizi del luogo dove si nascondava Bin Laden ad agosto. Oggi, una sparatoria, l'uccisione del leader, e la cattura del corpo. Risultato ottenuto in collaborazione con intelligence Pakistana.
Obana nel discorso alla nazione ha tracciato una storia degli ultimi dieci anni del paese che si è unito contro il pericolo Al Qaeda. Al Qaeda non è l'Islam. Bin Laden non è un leader islamico.
Si temono però le reazioni degli integralisti.
Tutti i servizi segreti sono in stato di massima allerta.
Ora ci sono altri capi operativi in grado di agire.
L'immagine di Bin Laden si trova in molte madrasse, per molti è un simbolo, un eroe.
In USA a Washington tanta gente per strada con la bandiera stelle e striscie a far festa.

Romani a Prestigiacomo :"Quella matta mi fa incazzare". - Video-


Anche il tema degli incentivi sulle rinnovabili è motivo di scontro e polemica tra ministri della maggioranza. I protagonisti del nuovo caso sono il Ministro dello sviluppo economico Romani e quello dell'ambiente Prestigiacomo (in foto).

Romani durante un convegno in Brianza a Giussano ha così dichiarato:"Se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incazzare anche oggi...". Alcuni relatori presenti hanno tentato di tranquillizzarlo, e Romani ha aggiunto:"...sono un pò arrabbiato, veramente, non ci ho dormito la notte".

In seguito lo staf del Ministro ha tentato di minimizzare: non si tratta quindi «assolutamente di un attacco personale», le parole usate da Romani "sono espressioni colorite", e "i rapporti tra i due ministri sono ottimi".

Le precisazioni non bastano a sedare le razioni polemiche non solo della minoranza.

"Sono stupefatto e incredulo - dichiara il Pdl Enrico La Loggia - Se venissero confermate le parole di Romani ci troveremmo nell'inaccettabile situazione di distinguere gli imprenditori onesti o disonesti a seconda della regione di appartenenza".

"Ancora una volta sono divisi su tutto: l'ennesima lite di ordinaria follia del governo, che oggi vede un furibondo ministro Romani scatenarsi contro la collega Prestigiacomo, altro non fa che aggravare i problemi di un Paese che ormai è sempre più senza guida in nessun settore", dice la responsabile Ambiente dei democratici Stella Bianchi.

Antonio Borghesi, dell'Idv: "Ormai siamo agli stracci in faccia su tutto, dalla Libia alle rinnovabili. La lite odierna tra il è l'immagine perfetta di un governo e di una maggioranza che non esistono più, lacerati e spaccati su tutto e incapaci di trovare il bandolo della matassa in qualsiasi settore".


Di seguito il video di Repubblica:


Nota del Mattino del 02 maggio 2011.



1. BARACK OBAMA ANNUNCIA LA MORTE DI OSAMA BIN LADEN.
Il presidente degli Usa, Barack Obama, ha annunciato la morte di Osama Bin Laden, leader di Al Qaeda, colui che rivendicò l’attentato alle torri gemelle l’11 settembre del 2001. Sarebbe stato ucciso da un commando Usa in Pakistan, insieme da altri quattro militanti di Al Qaeda. Per Obama è un fatto che rilancia la sua presidenza anche in vista delle elezioni per il secondo mandato. Ancora non è chiaro invece se e come questo fatto possa influire sulle diverse missioni militari avviate dagli Usa proprio in seguito all’11 settembre.




2. IL PD: RIMETTERE AL CENTRO LA POLITICA PER LA CRESCITA E PER IL LAVORO.
Il 1 maggio è stata l’occasione per tornare a parlare del tema più importante in questo momento: il lavoro. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha registrato un messaggio video (www.youdem.tv o www.partitodemocratico.it), ripreso poi dalle agenzie di stampa.
(AGI) - "Il Pd vuole essere il partito del lavoro". Così afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, nel videomessaggio registrato in occasione del 1 maggio, rivolgendosi a "chi il lavoro ce l'ha, ma ha paura di perderlo, a chi non ce l'ha e lo cerca, ma anche a coloro che nemmeno lo cercano più". In Italia, sostiene Bersani, c'è troppo poco lavoro, troppo poco lavoro per le donne, troppo poco lavoro per i giovani: "Solo uno su cinque è occupato. E quasi sempre lo è con un contratto precario". Bisogna lottare contro la precarietà: "Il lavoro precario deve costare di più di quello stabile, c'è bisogno di un salario minimo per chi non è coperto dal contratto nazionale; servono investimenti pubblici per dare un po' di lavoro". Dunque, più crescita, una politica economica diversa, e una politica industriale. "Noi vogliamo essere il partito del lavoro e rimettere al centro dell'attenzione questo problema".
Stefano Fassina, responsabile economico della segreteria del Pd. (Adnkronos) - "Il lavoro deve essere rimesso al centro dell'agenda politica. Il governo ascolti l'appello di Pier Luigi Bersani. L'occupazione, e in modo particolare quella giovanile e femminile, è l'assoluta priorità del Paese. Anche oggi l'Istat ci ricorda i quasi 600.000 posti persi dall'inizio della crisi ai quali si aggiungono i circa 400.000 lavoratori e lavoratrici in Cassa Integrazione. Circa 1.000.000 di occupati in meno". Lo afferma Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd. "Serve un piano per disincentivare il ricorso al lavoro precario attraverso l'allineamento dei costi con il lavoro stabile, serve introdurre un salario minimo per i lavoratori esclusi dal contratto nazionale. E serve, soprattutto, aprire una stagione di riforme per la crescita, condizione indispensabile per una ripresa occupazionale, oltre che per il risanamento dei contri pubblici. Il tempo dell'attendismo e della propaganda è finito. Il futuro dei lavoratori, in particolare delle generazioni più giovani, è il futuro dell'Italia. Soltanto così si celebra davvero la festa del lavoro".
In occasione del 1 maggio il Pd, per mano del segretario nazionale, ha anche inviato una lettera a Cgil, Cisl e Uil sul tema dell’unità sindacale. (AGI) - Il segretario del Pd Pierluigi Bersani vede nella decisione di Cgil, Cisl e Uil di celebrare "anche quest'anno" con una manifestazione nazionale unitaria il Primo Maggio un "segnale positivo per una ripresa del cammino unitario del sindacalismo italiano, nel pluralismo delle sue storie e delle sue esperienze, nell'interesse dei lavoratori e delle lavoratrici e di tutto il Paese". Bersani lo scrive in una lettera che ha indirizzato ai segretari generali delle tre confederazioni in occasione della giornata della festa del lavoro, sottolineando che il
ruolo del movimento sindacale "sia anche oggi decisivo per superare la crisi che stiamo vivendo e a cui il mondo del lavoro paga il prezzo più alto". Bersani aggiunge "credo che ci muovano preoccupazioni comuni per un'economia che non cresce, per il lavoro che manca per troppe persone, per la precarietà e l'incertezza in cui vivono larghi settori giovanili, per l'impoverimento di molte famiglie e l'indebolimento della coesione sociale". Per il segretario del Pd "sono queste, e non altre, le vere priorità del Paese alle quali siamo tutti chiamati a dare risposta, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, ma partecipando di un progetto solidale per il futuro dell'Italia".
3. ECONOMIA. DAL GOVERNO NON CI SONO RIFORME PER LA CRESCITA E IL LAVORO. LO DICONO DRAGHI, MONTI E SABATO, NELL’ASSEMBLEA GENERALE A BERGAMO, LO DIRA’ ANCHE LA CONFINDUSTRIA. TUTTO CONFERMA LA VALIDITA’ DEL PNR DEL PD.
Dopo il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, in questo ultimo fine settimana è stata la volta dell’economista Mario Monti, ex commissario europeo alla concorrenza, a ricordare che nella politica del governo manca una componente essenziale: le riforme per la crescita dell’economia e per dare lavoro. Le indicazioni, sia di Draghi, che di Monti, avvalorano per larga parte le proposte messe a punto dal Partito democratico nel suo contropiano nazionale per le riforme, a cominciare dalla necessità di introdurre le liberalizzazioni. Sabato 7, a Bergamo, sarà la volta della Confindustria. Anche la Confindustria parlerà dell’assenza di riforme per la crescita e per il lavoro.




4. LIBIA. COME PREVISTO, LA LEGA GRIDA FORTE MA PER FINTA: E’ SCONTATO CHE ALLA FINE APPOGGIA SEMPRE BERLUSCONI. MERCOLEDI’ SI VOTANO LE MOZIONI. IL PD HA UNA LINEA CHIARA. DA OGGI SI TRATTA CON LE ALTRE OPPOSIZIONI.
Come previsto, Bossi, Calderoli e Maroni urlano forte quando stanno di fronte ai propri elettori, ma poi finiscono sempre per sostenere Silvio Berlusconi. Questa volta, per non suscitare l’ira della propria base, hanno dovuto reggere qualche giorno di più e inventarsi anche una soluzione di copertura. Ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: trattano qualche posto (il vice sindaco a Milano, qualche presenza nel rimpasto di governo, qualche dirigente al vertice Rai) e votano per reggere il governo Berlusconi.
La mozione annunciata dalla Lega sulla missione in Libia (tra oggi e domani la presidenza della Camera dirà se è ammissibile o meno) da questo punto di vista è un concentrato di furbizie e sotterfugi. Il ministro Roberto Calderoli ha strumentalmente invitato il Pd e le altre opposizioni a votarla. La risposta l’hanno data a caldo Dario Franceschini, presidente del gruppo parlamentare della Camera, Rosy Bindi, presidente del Pd, Massimo D’Alema , presidente del Copasir.
Franceschini: "Non ci faremo coinvolgere dai giochetti della Lega. Il Pd ha una posizione lineare che difende l'immagine internazionale dell'Italia e rispetta le risoluzioni delle Nazioni Unite e al contempo fa emergere le insanabili fratture in politica estera di una maggioranza che non c'è più". "Questa posizione porteremo mercoledì in aula cercando di costruire un'intesa tra i gruppi di opposizione. Tutto il resto non ci interessa, compresa l'offerta di Calderoli che fa parte del solito gioco della Lega di dire una cosa e poi farne un'altra in aula. Sono pronto a scommettere che lunedì sera, come al solito, Bossi andrà ad Arcore e uscirà con la coda tra le gambe". Rosy Bindi: "Capisco che la Lega deve conciliare l'inconciliabile, ma non può chiedere a noi di andare in aiuto della rottura della maggioranza. Noi - ha aggiunto - abbiamo presentato una mozione proprio per salvare la faccia al Paese, che loro la stanno
facendo perdere alla comunità internazionale. Quindi noi ci muoviamo coerentemente anche rispetto a quello che abbiamo già votato".
Massimo D’Alema: ''A mio giudizio la Lega non ha la forza e la libertà politica per andare a uno scontro vero con Berlusconi''.




5. OGGI BERLUSCONI DI NUOVO DI FRONTE AI GIUDICI DI MILANO INSIEME AL FIGLIO PIER SILVIO E A CONFALONIERI.
Dopo aver partecipato alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro e avere assistito alla partita del suo Milan, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ieri è ritornato ad Arcore per prepararsi all'udienza preliminare di oggi sul caso Mediatrade, dove è imputato insieme al figlio Pier Silvio, a Fedele Confalonieri, Frank Agrama e altre otto persone per irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi. Diritti che, secondo l'accusa, sarebbero stati acquistati a prezzi gonfiati per creare fondi neri.
In un mese, è la terza volta che Berlusconi torna a palazzo di giustizia a Milano dove ha aperti quattro processi: il Ruby-Gate, e i casi Mills, Mediaset e Mediatrade.
Nella ricostruzione dei fatti i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano parlato di un sistema ideato agli inizi degli anni Ottanta che avrebbe permesso al premier e ad altri imputati di appropriarsi indebitamente di circa 34 milioni di dollari grazie all' acquisto a ''prezzi gonfiati'' dei diritti tv ''forniti dalla Paramount e in misura minore da altri produttori internazionali'' attraverso ''società di comodo'' riconducibili ad Agrama, il produttore-intermediario americano definito ''socio occulto'' di Berlusconi. Il denaro che sarebbe stato successivamente depositato ''sui conti correnti presso l'Ubs di Lugano'' e su altri conti 'in Svizzera e altrove'', nella disponibilità di fiduciari di Agrama, e aperti a nome degli allora manager Roberto Pace e Gabriella Ballabio.
Oggi, davanti al Tribunale non ci sarà il gazebo dei militanti come le altre volte, anche se i fan attenderanno il presidente del Consiglio all'ingresso di via Freguglia dove il 28 marzo scorso, al termine dell'udienza, Berlusconi ha tenuto un comizio. Non vi è dubbio che anche oggi Berlusconi sfrutterà questa occasione per fare proclami e discorsi a uso e consumo dei suoi telegiornali e di quelli della Rai.