2 maggio 2020

Direzione regionale PD lombardo del 27/04/2020 in via telematica

Relazione introduttiva del Segretario regionale Vinicio Peluffo

Dopo lunghe settimane in cui abbiamo affrontato una situazione mai vista, è bello poter nuovamente
partecipare a una riunione della Direzione regionale, seppure nella forma virtuale che gli strumenti
tecnici ci consentono ma che speriamo di poter presto superare tornando all incontro personale.
Ringrazio tutti i presenti, il Presidente Bragaglio, i componenti della Segreteria regionale, i Segretari provinciali, i Parlamentari nazionali, quelli europei e i Consiglieri regionali con cui non sono mai venuti meno in queste settimane il lavoro e il confronto.

1. Il lavoro cui il PD lombardo è chiamato
Ci troviamo di fronte a un emergenza sanitaria i cui numeri purtroppo sono ancora significativi come ben sappiamo. All'inizio della crisi abbiamo proposto alla Regione Lombardia una cabina di regia così come è stata realizzata in altre Regioni valga tra tutti l ottimo esempio dato dall'Emilia Romagna e che avrebbe potuto diventare un luogo istituzionale in cui portare le nostre proposte e segnalare criticità e malfunzionamenti. Come sappiamo la Regione ci ha risposto con un secco no. Abbiamo fatto sentire con forza le nostre proposte, sempre costruite nel merito, tanto sulla situazione delle RSA e sulla sciagurata Delibera regionale dell'8 marzo, quanto sul fallimento della medicina territoriale, sull'inadeguatezza delle dotazioni di dispositivi protezione individuale, sull'insufficienza dei tamponi e sulla mancata sperimentazione dei test sierologici. Sono tutte questioni che trovate nel documento elaborato da Antonio Girelli, Emilia De Biasi ed Elena Carnevali, che ringrazio vivamente per il loro contributo.
Abbiamo risposto, e continuiamo a farlo, alle polemiche innescate quotidianamente dalla Giunta regionale: è stato ed è indispensabile farlo colpo su colpo tanto pi ù che anche negli ultimi giorni c'è stato un evidente salto di qualità nell'aggressione comunicativa da parte degli "spindoctor" di cui si è (o è stato...) contornato Attilio Fontana.

Festa del 1° maggio

Carissime e carissimi,

in quest'anno così difficile e particolare la Festa del 1° maggio arriva carica di significati.
Innanzitutto ci ricorda come il lavoro sia un elemento base della dignità della nostra vita civile ed inoltre ci sprona a riflettere con maggior consapevolezza sul binomio salute-lavoro.

La prossima data del 4 maggio sarà un crinale che segnerà la ripartenza per molti lavoratori, che si sommeranno a quanti non hanno mai smesso di lavorare. Penso, in particolare, a quanti hanno lavorato negli ospedali e nella sanità, nelle Forze dell’Ordine, nei supermercati, nei servizi essenziali, negli enti locali e nelle istituzioni, nel volontariato: in tutte quelle attività che ci hanno consentito, comunque, di poter portarci avanti e di poter vivere una vita dagli standard adeguati anche in questa difficile fase.