30 settembre 2013

La via d'uscita...intervista a Civati


Dal blog di Pippo Civati: www.ciwati.it abbiamo preso questa sua breve intervista.
Se clicci sull'immagine puoi vederla più grande!!


L'assurdità delle scuole in Lombardia (e non) e il parere di Laura Barzaghi


Pioggia dal tetto, ma con la lavagna digitale in aula. Il paradosso della scuola in Lombardia

scuolaUna notizia clamorosa. A fronte di 15 milioni di euro stanziati per interventi urgenti per l’edilizia scolastica lombarda dal Decreto Del Fare, i progetti arrivati dai comuni sono 500 per un totale di 150 milioni di euro. Una vera e propria emergenza edilizia scolastica. Dov’era in questi anni Regione Lombardia?
Già nel 2012, quando i soldi erano pochi, alle strutture sono stati destinati circa 8 milioni e mezzo di euro, tant’è che sono stati finanziati solo 51 interventi nei comuni colpiti dal terremoto. Invece, a Generazione Web, l’iniziativa di digitalizzazione della didattica, che ha comunque potuto contare su un significativo co-finanziamento statale, ne sono stati dati più di 12. Praticamente, nelle scuole dove pioveva dal tetto è però arrivata la lavagna digitale.
Non solo, facciamo notare che dalla documentazione emerge chiaramente come gli ultimi indirizzi relativi agli adeguamenti degli edifici risalgono al 2006: e nel frattempo? In tutti questi anni cosa ha fatto Regione Lombardia?.

Zanda su quanto è accaduto

Zanda: "Incapace fino all'ultimo di pensare al Paese"

Intervista a Luigi Zanda di Maria Zegarelli - L'Unità

«La giunta andrà avanti con il suo lavoro, la procedura della decadenza è totalmente slegata dalla sorte del governo e proseguirà il suo corso come previsto dai regolamenti del Senato».
Luigi Zanda, capogruppo Pd a Palazzo Madama, sgombra il campo dai dubbi. Se il tentativo di Silvio Berlusconi è quello di evitare il voto dovrà rassegnarsi: non accadrà, dice il senatore dem. La linea del Pd è la stessa di ieri: non si tratta sulla decadenza, sulla legalità. E bene ha fatto Enrico Letta a chiedere chiarezza. Ma adesso la responsabilità di una crisi, dice Zanda, è tutta sulle spalle del Pdl. Sarà il Pdl a dover votare quel si o quel no alla fiducia alla luce del sole e davanti agli italiani. Anche perché, torna a ribadire nel pomeriggio quanto già affermato qualche ora prima, «la decisione delle dimissioni di massa da parte del Pdl non ha precedenti in nessuna democrazia occidentale. In Italia non è mai accaduto neanche nelle fasi nelle quali lo scontro politico è stato più duro, e ne abbiamo avuti diversi nella prima Repubblica», afferma
il senatore.

Zanda, ma davvero tutto crolla per colpa dell`aumento dell`Iva che non è stato bloccato, come dice Berlusconi?