Pioggia dal tetto, ma con la lavagna digitale in aula. Il paradosso della scuola in Lombardia
Già nel 2012, quando i soldi erano pochi, alle strutture sono stati destinati circa 8 milioni e mezzo di euro, tant’è che sono stati finanziati solo 51 interventi nei comuni colpiti dal terremoto. Invece, a Generazione Web, l’iniziativa di digitalizzazione della didattica, che ha comunque potuto contare su un significativo co-finanziamento statale, ne sono stati dati più di 12. Praticamente, nelle scuole dove pioveva dal tetto è però arrivata la lavagna digitale.
Non solo, facciamo notare che dalla documentazione emerge chiaramente come gli ultimi indirizzi relativi agli adeguamenti degli edifici risalgono al 2006: e nel frattempo? In tutti questi anni cosa ha fatto Regione Lombardia?.
Una cosa è certa: ora ci troviamo con una caterva di scuole che necessitano di interventi di vario genere (nuove costruzioni comprese) e che i tecnici della Giunta hanno quantificato in circa 2 miliardi di euro totali. E molte dovranno rimanere necessariamente fuori dalla partita.
Ed ecco cosa scrive su questo la consigliera regionale del PD, Laura Barzaghi:
La situazione di emergenza per l’edilizia
scolastica lombarda si è confermata in tutta la sua drammatica evidenza
nell’ultima seduta della Commissione Cultura e Istruzione. All’ordine
del giorno, l’approvazione degli indirizzi per gli interventi a favore
del patrimonio scolastico nel triennio 2013-2015.
A fronte di 15 milioni di euro stanziati
per l’edilizia scolastica lombarda dal Decreto del Fare, i progetti
arrivati dai Comuni sono 500 per un totale di 150 milioni di euro!
Significa che solo un decimo degli
interventi necessari potrà essere finanziato e la gran parte dei Comuni
rimarrà a bocca asciutta.
E’ una brutta notizia soprattutto per il mondo scolastico che da anni denuncia la condizione più che precaria degli immobili.
Gli ultimi indirizzi regionali relativi
agli adeguamenti degli edifici scolastici risalgono al 2006. Cosa ha
fatto Regione Lombardia nel frattempo?
Ha preferito, ad esempio, dirottare le
risorse previste per l’edilizia scolastica per finanziare Generazione
Web, una iniziativa di digitalizzazione della didattica (12 milioni nel
2012).
Iniziativa di grande impatto mediatico e, se vogliamo, anche
lodevole, per carità, che non ha tenuto conto, tuttavia, delle priorità:
affrontare e risolvere la pietosa situazione manutentiva, strutturale e
igienica di buona parte degli edifici scolastici lombardi.
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