11 marzo 2014

Il consumo di suolo in Lombardia

Consumo di suolo: bloccare subito i 450 milioni di metri quadri previsti nei Pgt approvati

Suolo, Alloni (PD) e Castellano (Patto Civico): “Si parta subito bloccando il consumo di 450 milioni di metri quadri previsti nei Pgt approvati”

“La macchina è finalmente partita. Dopo mesi di stallo, la Commissione Territorio del Consiglio regionale oggi ha iniziato il processo di discussione che porterà all’approvazione del progetto di legge per il contrasto del consumo di suolo. Documento che ci auguriamo sia il più condiviso possibile”. Lo dichiarano con soddisfazione Agostino Alloni (PD) e Lucia Castellano (Patto Civico) a margine dell’audizione dell’assessore regionale al territorio Viviana Beccalossi intervenuta questo pomeriggio in Commissione per presentare il progetto di legge della Giunta che va ad aggiungersi a quello a firma Pd e Patto Civico.
“Ora che l’iter è ufficialmente avviato si potranno confrontare le posizioni delle forze politiche che a parole sono spesso coincidenti ma che poi non si rispecchiano nei fatti. Abbiamo dato il nostro contributo, frutto di consultazioni approfondite e di riflessioni con esperti del settore, che si pone l’obiettivo di mettere un freno all’urbanizzazione dei terreni agricoli e naturali introducendo concetti come la programmazione di area vasta, la compensazione preventiva, l’utilizzo in via prioritaria delle aree dismesse, abbandonate e degradate e l’introduzione delle soglie percentuali massime di consumo di suolo”.

Le start-up italiane all'estero

“Noi, start-up d’Italia a Wall Street”

A New York “ItaliaCamp”: protagonista un gruppo di giovani imprenditori. Tre storie emblematiche. - Di Francesco Semprini - La Stampa

start-up «Lascia che la tua idea prenda il volo». E’ questo il senso della missione realizzata dall’associazione ItaliaCamp a Manhattan. Un’iniziativa per sostenere l’innovazione e la creatività: al New York Stock Exchange sono arrivate 14 start-up italiane per un incontro con la comunità degli investitori americani. Obiettivo: colmare il gap tra inventiva, realizzazione e business.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di società ed istituzioni e di oltre 70 università italiane e straniere. In scena il made in Italy dei giovani, che ha conquistato l’interesse di Wall Street, all’esordio nella piazza finanziaria più importante del mondo. I progetti d’impresa, ad alto potenziale di sviluppo - legati principalmente ai settori telecomunicazioni, Internet, «life science» e «green» - si sono così presentati agli investitori e ai «venture capitalist» internazionali per attrarre finanziamenti e coinvolgere partner commerciali.

La parte principale si è svolta nella «dining room» di Wall Street attraverso una sessione plenaria che ha dato la possibilità ad ogni start-up di valorizzarsi con una breve presentazione, alternandosi agli interventi di autorevoli commentatori su innovazione, finanza e internazionalizzazione.