27 settembre 2020

Buona Festa del Paese 2020 a tutti !


Quella di quest'anno è una Festa un po' particolare: 

il Covid-19 e le indicazioni che hanno seguito la pandemia, 

ci costringono ad una Festa "ristretta", in questa fase delicata anche per la ripresa delle scuole.

Non mancheranno i pranzi in famiglia, ma non ci saranno le manifestazioni pomeridiane o serali...

Siamo tutti consapevoli che è un sacrificio da compiere, ma vogliamo agire perchè l'appuntamento sia solo rinviato all'anno prossimo !

Lavoriamo tutti per tener basso il contagio: mascherina, distanze da rispettare nei luoghi pubblici e lavar spesso le mani anche coi disinfettanti.

Aiutiamo i nostri figli e nipoti a rispettare queste semplici regole: ne va la salute di tutti !

E che sia comunque una Buona Festa!

26 settembre 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Autunno lombardo

Ci sono voluti 4 mesi. Tanto è durata l’attesa per l’avvio della Commissione d’inchiesta su Covid-19, chiesta dalle minoranze e tenuta bloccata dalla maggioranza, anche per ragioni elettorali. Non può essere casuale che il via libera alla presidenza PD sia arrivato proprio mentre si chiudevano le urne delle amministrative. Con il dolore non si può scherzare, così come non si deve speculare sulla sofferenza.
E’ quello che, purtroppo, abbiamo visto e sentito in questi mesi. Parole vuote, spesso arroganti, misurate più sulla necessità di difendere se stessi che di tutelare i cittadini.
Dopo 4 mesi il virus è ancora minaccioso e i dubbi aumentano più che sciogliersi al sole, come molti sostenevano dovesse accadere al Covid-19.
E’ fondamentale che si faccia chiarezza e si dica ai lombardi che cosa è accaduto e in che cosa le istituzioni regionali siano mancate. Serve ai cittadini, serve alle istituzioni se non vogliono perdere definitivamente la loro fiducia. Una fiducia di cui, nonostante il voto espresso dalla maggioranza, non può più godere una giunta guidata da un governatore sempre più cupo e provato di fronte a indagini della magistratura che stanno distruggendo la residua credibilità di chi, non sappiamo per quanto, è chiamato governare la Lombardia.
Forse la maggioranza sperava che, rimandando tutto a settembre, le cose potessero aggiustarsi.
L’autunno è arrivato. Il virus è ancora minaccioso. Chi ha scommesso sul sole e sulle elezioni è più in difficoltà di prima.

Elezioni Amministrative congratulazioni ai nostri eletti e massimo impegno per il prossimo ballottaggio dei nostri candidati

cambiamoLombardia

19 settembre 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Non abbiamo bisogno di eroi

Nella “Vita di Galileo” il grande drammaturgo tedesco Berthold Brecht ci ha consegnato una delle sue frasi più famose: “sventurato il popolo che ha bisogno di eroi”.
Abbiamo molto parlato di eroi in questi mesi difficili citando i medici, gli infermieri, tutti coloro che ci sono stati accanto durante la pandemia.
Anche la politica è alla ricerca di eroi, ovvero di leader che diano l’impressione di risolvere ogni problema e di dare risposte semplici a problemi complessi, di proteggere cittadini che si sentono sempre più soli.
Ciò che ci rende soli, però, è forse proprio quello che ci viene raccontato come la soluzione di ogni problema.
L’eroe ha bisogno di nemici e, spesso, se li crea ad arte, per poter dimostrare quanto sia necessario il suo intervento. Proporsi come eroi o salvatori è un vezzo abbastanza diffuso nella politica italiana e chi guida la Lombardia non è esente da questa tentazione: il sostenere di non aver sbagliato nulla è un chiaro sintomo di questa patologia.
In Lombardia non abbiamo bisogno di eroi, ma di persone che facciano fino in fondo il loro dovere, senza spendere troppe parole. Proprio come medici, infermieri, volontari, forze dell’ordine, insegnanti, protezione civile…
Forse, allora, abbiamo bisogno di persone come don Roberto Malgesini. Di lui non si ricordano parole, ma centinaia di gesti silenziosi che ora stanno emergendo nei volti di coloro che ne piangono l’assurda morte.
Don Roberto ci ricorda che abbiamo bisogno di santi, ma, visto che non ne nascono poi molti, possiamo anche accontentarci di persone che sappiano vivere guardando in faccia gli altri e non pensando solo a ciò che può essere utile per fregarli.

Siamo con voi il 20 e 21 settembre sosteniamo i nostri sindaci e i nostri candidati

avanticosi

17 settembre 2020

È un caso il voto della Lega sulla Bielorussia: il partito si astiene sulla condanna di Lukashenko.

Zingaretti protesta: "Non condannano un dittatore". Il capodelegazione dem a Strasburgo: "Salvini non vuole scontentare Putin"

17 settembre 2020 - la Repubblica

Un voto quasi unanime: 574 sì, 37 no e 82 astensioni sulle sanzioni per le autorità bielorusse. Il Parlamento europeo è stato compatto nella sua richiesta alle altre istituzioni dell'Unione. Ma con una defezione importante sul piano politico italiano: l'astensione della Lega.

A Bruxelles i deputati hanno deciso di non riconoscere Lukashenko come presidente della Bielorussia, riconoscendo che le elezioni hanno violato "tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale". Dunque sì alle sanzioni per le autorità responsabili delle violenze su chi ha protestato in queste settimane: per renderle effettive, tuttavia, serve il via libera del consiglio (e quindi degli stati membri dell'unione).

Sull'astensione delle Lega, arriva subito la condanna del Pd: "A Bruxelles la Lega si è astenuta sulla condanna di un dittatore, che schifo", twitta il segretario dem Zingaretti.

12 settembre 2020

Piazze D'Autunno Settembre 2020 - Vimercate

 


SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale The show must go on

In questi giorni è andato in scena uno spettacolo che, francamente, solo qualche mese fa non ci saremmo aspettati: una maggioranza aggrappata alla necessità di rimanere in sella e un presidente, silenzioso e cupo, costretto a continuare a guidare una regione che non ha bene idea di dove condurre.
La veemenza con cui Lega e piccoli soci hanno replicato alla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni è figlia della paura di non avere argomenti per difendere l’operato della giunta Fontana durante l’emergenza Covid-19. L’unica difesa sembra essere, ormai, lo stucchevole tentativo di convincere se stessi e i cittadini che ci sia qualcuno che ha fatto peggio. Gli attacchi al governo sono verbalmente violenti, ma politicamente inconsistenti e il tentativo di tirare per la giacchetta il presidente Mattarella si commenta da solo nella sua insensatezza e follia istituzionale.
Non sappiamo quanto potrà durare una maggioranza che deve alzare i toni contro il governo per coprire l’assoluta mancanza di strategia di una giunta che, dopo sei mesi, non è ancora riuscita a mettere in campo strumenti e strategie efficaci contro l’epidemia. La Lombarda resta a galla solo per l’impegno di cittadini, operatori sanitari e imprese che assistono attoniti all’inerzia del governo regionale.
“The show must go on”, cantavano i Queen e con loro anche noi ci auguriamo che ci sia qualcuno che sappia quel che cerchiamo e dove andiamo. Ormai siamo certi che quel qualcuno non possono essere Fontana e la sua maggioranza.

Il Pd riparte da Nembro il 12 settembre l'Assemblea regionale

l'assemblea regionale del Pd lombardo

8 settembre 2020

Giovanna Melandri, presidente Social Impact Agenda per l'Italia e Human Foundation Do&Think Tank per l'Innovazione Sociale

 Il 9, 10 e 11 settembre si terrà il Global Steering Group for Impact Investment. «Sarà un momento decisivo per mettere a sistema una prima riflessione organica sulle risposte alla crisi Covid da parte del mondo della finanza e degli investimenti ad impatto sociale», sottolinea la presidente Social Impact Agenda per l'Italia

Si susseguono settimane in cui la storia cambia rotta. Siamo incastrati con preoccupazione tra la memoria di un inverno drammatico, il tentativo di un’estate di ripresa e la paura di una seconda ondata autunnale. E non possiamo perdere luciditá, né confonderci sull’orizzonte e gli obiettivi da raggiungere. La crisi sociale ed economica da Coronavirus ci inchioda a un fatto non piú opinabile: le disuguaglianze stanno esplodendo e senza risposte efficaci ai nuovi bisogni sociali emergenti il rischio di instabilitá è elevatissimo. Lo ha scandito Mario Draghi nel cuore di agosto, senza mezze parole: il futuro delle giovani generazioni é a rischio. Dobbiamo uscirne dalla porta dell’innovazione e della riscrittura di un modello sociale che faccia leva su inclusione, contrasto ai cambiamenti climatici e uso generativo delle tecnologie. 

7 settembre 2020

La relazione di Zingaretti col sì al referendum passa con 213 voti a favore


Sul referendum 188 favorevoli, 13 contrari, 8 astenuti e in 11 non hanno partecipato al voto. Il segretario dem fa sua la proposta di Luciano Violante. E sul governo aggiunge: "Alleanza con M5s scelta sofferta ma lungimirante. Errore non averla replicata anche alle regionali". Domani Conte ospite a sorpresa della Festa dell'Unità di Modena

Ministro Gualtieri: Pil meglio del previsto, l’Italia sarà più forte di prima

cal Corriere di Giuliana Ferraino, inviata a Cernobbio 06 set 2020

«Siamo determinati a utilizzare al meglio le risorse Ue, che significa non disperderle in mille rivoli di micro progetti, ma solo in progetti con un impatto significativo, su direttrici coordinate e coerenti», esordisce subito il ministro delle Finanze Roberto Gualtieri, che ha concluso i lavori del Forum The European House Ambrosetti Cernobbio. E’ una risposta alle preoccupazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sabato aveva messo in guardia dal rischio di creare debito inutile sulle prossime generazioni. Anzi, Gualtieri aggiunge che il governo non farà «debito cattivo»: la composizione dei progetti sarà virtuosa e, combinata alle riforme strutturali, avrà un impatto anche sulla crescita del debito, rassicura. Perché l’obiettivo non è di riparare le cose che finora hanno funzionato male, ma di guardare al futuro e di rendere l’Italia più forte, più digitale, anche grazie alla rete unica, più sostenibile e più solidale.

Recovery Fund è «opportunità unica» per l’Italia

Il Recovery Fund è «un’opportunità unica che il Paese deve cogliere per uscire da questa crisi ma anche per rimettere l’Italia su un cammino di crescita», sostiene il ministro. «Siamo stati feriti da una pandemia molto forte che ci ha colpito per primi, ma guardiamo al futuro con fiducia. L’Italia ha reagito bene alla crisi, i cittadini, gli operatori sanitari le imprese e anche il governo. Una percezione ampiamente condivisa». Ma anche perché «l’Europa questa volta è stata davvero all’altezza della sfida». L’interdipendenza evidente da questo choc richiedeva una solidarietà e una piena sovranità condivisa. E questo ha dato una «spinta a una nascente società europea». Grazia alla lungimiranza di molti Paesi, come Francia e Germania, ma anche grazie al ruolo politico di questo governo, che sabato «ha compiuto un anno», ricorda Gualtieri. «Sono scelte storiche, che sarebbe difficile sottovalutare, come ricordato anche Mattarella».

6 settembre 2020

Il microbiologo Andrea Crisanti: "Ecco perché non credo nel vaccino anti-Covid entro fine anno"

Crede al vaccino contro il Coronavirus entro la fine dell’anno? 

“No. Un vaccino è una cosa estremamente complicata, purtroppo non ha tempi comprimibili. La fase cosiddetta di sicurezza di un vaccino dura circa un anno e mezzo o due, perché bisogna darlo a circa centomila persone in tutto il mondo. Questi sono tempi non comprimibili". Parla così il prof. Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Univeristà di Padova, ospite di Sky TG24."Capisco l’esigenza e l’aspettativa, però non vorrei che si prendesse una scorciatoia, perché ogni scorciatoia che prendiamo aumenta il rischio o che il vaccino non sia efficace o che abbia degli effetti indesiderati”.

4 settembre 2020

dal Messaggio per la giornata della pace 2019 di Papa Francesco

...
A questo proposito meritano di essere ricordate le “beatitudini del politico”, proposte dal Cardinale vietnamita François-Xavier Nguyễn Vãn Thuận, morto nel 2002, che è stato un fedele testimone del Vangelo:

Beato il politico che ha un’alta consapevolezza e una profonda coscienza del suo ruolo.
Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.
Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il proprio interesse.
Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.
Beato il politico che realizza l’unità.
Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.
Beato il politico che sa ascoltare.
Beato il politico che non ha paura.

Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto. Ne siamo certi: la buona politica è al servizio della pace; essa rispetta e promuove i diritti umani fondamentali, che sono ugualmente doveri reciproci, affinché tra le generazioni presenti e quelle future si tessa un legame di fiducia e di riconoscenza.