4 gennaio 2012

L'impegno di Allevi: "Pedemontana non sarà come la Milano - Bergamo".

"La Pedemontana non avrà attorno solo capannoni."


Il Ptcp - Piano territoriale di coordinamento provinciale votato giovedì 22/12/2011 in Provincia di Monza e Brianza, approvato dopo tre sedute di dibattito con i consenso della maggioranza PDL e Lega Nord e la stroncatura di PD, Idv, e Gruppo Misto è già oggetto di attenzioni per un suo milgioramento.

In primavera il documento tornerà in aula per l'approvazione definitiva e per esamiare la osservazioni che saranno presentate in questi mesi.

Apertura è stata assicurata dalla dichiarazione del vice presidente Antonino Brambilla:"Utilizzeremo questo tempo per migliorarlo perchè tutto è perfettibile. Ci confronteremo con i Comuni e con i Parchi per verificare il suo impatto".

Il Segretario provinciale Pd Gigi Ponti:"Trasformeremo in osservazioni i nostri emendamenti non accolti. Non abbiamo ostacolato l'adozione perchè, anche se riteniamo che sia un piano al ribasso, era un passo che andava fatto".

In precedenza il Presidente Allevi aveva già dichiarato, dopo aver ringraziato le opposizioni per i toni del dibattito :"Questo piano blocca il consumo selvaggio del suolo e la grande distrubuzione (Centri commerciali - outlet), insiste sul recupero delle aree dismesse, invita i Comuni a sviluppare l'edilizia residenziale sociale, e impedisce che la Pedemontana diventi una nuova Milano-Bergamo costellata di capannoni".

Domenico Gurriero capogruppo PD:" Riconosciamo il lavoro fatto ma non condividiamo l'impostazione troppo generica, l'indulgenza nei confronti dei Comuni, la scarsa lungimiranza sui bacini idrogeologici. Il nostro no è uno stimolo a correggerlo".


I virgolettari delle dichiarazioni sono presi da un articolo pubblicato da il Cittadino del 29/12/2011

Monti conferma il metodo, unità dei sindacati alla prova.

Incontri separati con le confederazioni: no della Cgil, sì della Cisl e della UIl.

Usa Twitter la Cgil per incalzare il governo Monti e chiedere un tavolo unitario per discutere di lavoro, pensioni e liberalizzazioni.
In 140 battute Susanna Camusso dice no a incontri individuali: «Monti non convochi i sindacati separatamente. Gli incontri separati stile Sacconi rendono solo tutto più complicato e più lungo».



Ma il governo non ha nessuna intenzione di cambiare linea: gli incontri sulla riforma del mercato del lavoro saranno con un sindacato alla volta e non con le parti sociali riunite. Una posizione netta, favorita anche da una nuova divisione sindacale. Per Cisl, Uil e Ugl quello che conta non è la forma ma il merito e la sostanza. Divisione che preoccupa il segretario del Pd, Bersani, che ha ricordato quanto sia importante in questo momento «tenere la coesione».
Intanto il ministro del lavoro, Elsa Fornero, ha annunciato di voler eliminare la brutta pratica delle dimissioni in bianco delle donne.

Fonte Europa Quotidiano.