da www.salviamoilpaesaggio.it
Caro Segretario,
grazie di essere venuto all’incontro con Sandra Bonsanti e Gustavo
Zagrebelsky, grazie di aver provato a rispondere alle loro e nostre
domande, e grazie per i tratti di umanità e simpatia che specie in
conclusione trapelavano dalle sue parole.
Naturalmente questo ringraziamento introduce una delle mille domande che ancora molti di noi avrebbero voluto rivolgerle
– perché è importante che anche da queste nostre domande emergano
infine quelle “dieci parole” che devono, secondo il suo pensiero,
riassumere le cose da fare, secondo un “progetto di società” che coloro
che sceglieranno di votare Pd possano riconoscere come proprio.
E’ importante che quelle dieci parole siano davvero scelte con la
massima cura – e anche con la massima attenzione a tutte le domande
sensate che salgono dai cittadini. Sarebbe bello se questa mia questione
non fosse che la prima di una nuova serie, che vada ad aggiungersi a
tutte quelle che le sono già state proposte, o a rinforzarle,
sfaccettarle, precisarle….
La questione che vorrei sollevare prende avvio dal
suo discorso iniziale, nel quale ha accennato a una serie di problemi
con cui la cittadinanza e dunque la politica si scontrano, qui ed ora,
ma che non nascono qui. Vengono da decisioni prese “altrove” – altrove
rispetto ai luoghi deputati della politica “nazionale”, le istituzioni
dello Stato, il Parlamento, i partiti. E ha fatto esempi calzanti e
familiari – la finanza, il lavoro. Ne ha fatto un terzo che invece non è calzante: l’ambiente.
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