11 dicembre 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Compiaciuti della loro libertà

La libertà, cantava Giorgio Gaber, non è star sopra un albero, la libertà è partecipazione.
Nonostante le grandi attestazioni di stima al compianto Giorgio, non sembra essere questa l’accezione con cui in Lombardia si percorrono le strade della libertà. In Lombardia la libertà, più che partecipazione, sembra essere esclusione.
Lo ha fatto notare autorevolmente la Corte Costituzionale, pronunciandosi con chiarezza contro la legge urbanistica che limita la possibilità di costruire luoghi di culto e non riconosce così una delle libertà fondamentali, quella di culto.
Chi governa la regione non pare essere stato particolarmente impressionato dalla sentenza della Consulta, limitandosi a sottolineare come non ci sia alcun motivo per non continuare ad applicare la legge, visto che la sentenza riguarda un principio generale e non una parte specifica della norma. Come dire: prendiamo atto che quello che abbiamo scritto è tutto sbagliato, ma andiamo avanti per la nostra strada, come se nulla fosse.
Non basta. Una decina di giorni fa il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione di una Consulta per il dialogo religioso e, a sette giorni di distanza, la maggioranza ha impegnato la Giunta ad essere più puntuale e precisa nell'applicare la legge censurata dalla Corte Costituzionale. Una contraddizione evidente, che conferma come la libertà sia interpretata solo come facoltà di fare ciò che si vuole, anche in barba a logica e valori costituzionali.
Cantando “nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà” Gaber aveva evidentemente anticipato i tempi che oggi sta vivendo la Lombardia.

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