L'Editoriale Compiaciuti della loro libertà
La libertà, cantava Giorgio Gaber, non è star sopra un albero, la libertà è partecipazione. Nonostante le grandi attestazioni di stima al compianto Giorgio, non sembra essere questa l’accezione con cui in Lombardia si percorrono le strade della libertà. In Lombardia la libertà, più che partecipazione, sembra essere esclusione. Lo ha fatto notare autorevolmente la Corte Costituzionale, pronunciandosi con chiarezza contro la legge urbanistica che limita la possibilità di costruire luoghi di culto e non riconosce così una delle libertà fondamentali, quella di culto. Chi governa la regione non pare essere stato particolarmente impressionato dalla sentenza della Consulta, limitandosi a sottolineare come non ci sia alcun motivo per non continuare ad applicare la legge, visto che la sentenza riguarda un principio generale e non una parte specifica della norma. Come dire: prendiamo atto che quello che abbiamo scritto è tutto sbagliato, ma andiamo avanti per la nostra strada, come se nulla fosse. Non basta. Una decina di giorni fa il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione di una Consulta per il dialogo religioso e, a sette giorni di distanza, la maggioranza ha impegnato la Giunta ad essere più puntuale e precisa nell'applicare la legge censurata dalla Corte Costituzionale. Una contraddizione evidente, che conferma come la libertà sia interpretata solo come facoltà di fare ciò che si vuole, anche in barba a logica e valori costituzionali. Cantando “nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà” Gaber aveva evidentemente anticipato i tempi che oggi sta vivendo la Lombardia.
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12 dicembre 1969-2019 Milano è memoria: ecco tutte le iniziative per il cinquantesimo della strage di Piazza Fontana
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LEGGE SUI LUOGHI DI CULTO BOCCIATA DALLA CONSULTA
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Era nata come legge antimoschee ed è diventata un problema per tutte le religioni |
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La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il cuore della legge regionale lombarda sui luoghi di culto, definita dagli stessi leghisti legge antimoschee. La norma, approvata nel febbraio 2015, prevedeva che ogni comune dovesse approvare un Piano delle attrezzature religiose (PAR) come strumento urbanistico accessorio del Piano di Governo del territorio (PGT). Senza Par non è stato possibile autorizzare la costruzione di ogni nuovo luogo di culto. La Consulta ha stabilito che la redazione del Par non può diventare un limite surrettizio alla libertà di culto, garantita dalla Costituzione. Che la norma fosse incostituzionale il Pd lo aveva detto nel 2015: sono passati quasi cinque anni di propaganda e aggravi burocratici per i comuni e per tutte le confessioni religiose. |
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PER I DISABILI SUBITO AUSILI PIÙ APPROPRIATI
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Una mozione del Pd impegna la Giunta ad adoperarsi affinché siano riviste le regole di erogazione |
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Approvata martedì scorso, in Consiglio regionale, una mozione presentata dal Partito democratico che impegna la Giunta ad adoperarsi presso il Ministero della Salute, affinché siano riviste le regole di erogazione degli ausili per disabili che richiedono una prescrizione personalizzata. Questo per dare risposte efficaci ed appropriate ai pazienti costretti da anni a sostenere pesanti disagi. |
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OSPEDALI PIÙ SICURI
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Il Pd presenta un progetto di legge per tutelare medici, infermieri e pazienti |
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Si parla sempre più spesso degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari, un fenomeno che non è affatto nuovo, ma che ancora si fatica ad analizzare, perché manca un sistema di procedure univoco per raccogliere e monitorare i dati delle strutture che risultano ancora assai parziali e disomogenei. Lo ha scoperto il gruppo del PD, con Carmela Rozza in prima linea, che ha iniziato a raccogliere i dati qualche mese fa e ha poi elaborato una proposta di legge che interviene sulla formazione e mette in fila obblighi, procedure e responsabilità coinvolgendo istituzioni, dirigenti, operatori e cittadini. |
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SULLA 194 DALLA LEGA SOLO STERILE POLEMICA
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Discusso in commissione Sanità, tra gli attacchi “pro life”, un progetto di legge per garantire l’applicazione della legge |
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Discusso mercoledì scorso, in commissione Sanità, un progetto di legge di iniziativa popolare sulla disciplina della legge 194 in Lombardia. A intervenire in audizione due medici che hanno sostenuto, dati alla mano, l’utilità del progetto ma anche cinque associazioni “pro life”, invitate dalla Lega, che hanno lanciato generici attacchi alla legge. Interventi ideologici su un testo che mira, tutelando la saluta della donna, a ridurre il ricorso all'aborto. |
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ALLA BARONA SENZA LOGICA E SENZA SICUREZZA
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La tappa del PD in via Mazzolari, dove Aler ha fatto ancora troppo poco e quel poco anche molto male |
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Barona, periferia sud-ovest di Milano, via Mazzolari 36: è questa la tappa numero 17 del lungo viaggio di Carmela Rozza nelle case popolari della città metropolitana. Qui ci sono palazzine Aler (l'azienda di Regione Lombardia) prefabbricate negli anni Ottanta che ospitano più di 350 famiglie e che oggi si trovano in uno stato di degrado e abbandono, anche a causa di maldestri e non coordinati tentativi di manutenzione. Un grande cantiere di lavori mai cominciati o lasciati a metà, dove, tra spazi e locali abbandonati, appartamenti allagati e porte fantasma, si assiste a un triste e paradossale spettacolo che lascia esterrefatti e con molti interrogativi. Vedere per credere. |
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UN MILIONE PER VENEZIA
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Approvata in consiglio una mozione del Pd a sostegno della città |
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E' stata approvata quasi all'unanimità, martedì scorso, in consiglio regionale, una mozione presentata dal Partito democratico che impegna la giunta a destinare a Venezia un milione di euro, più le diarie della seduta dei consiglieri che lo vorranno. Le risorse saranno destinate alle fasce più deboli della popolazione di un sestiere colpito dall’aqua granda di novembre.
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