12 dicembre 2013

Renzi e la nuova segreteria, per un PD che si rinnova

Renzi presenta la nuova segreteria

Sette donne e cinque uomini, ecco la nuova squadra: Luca Lotti, Stefano Bonaccini, Filippo Taddei, Davide Faraone, Francesco Nicodemo, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Federica Mogherini, Debora Serracchiani, Chiara Braga, Alessia Morani, Pina Picierno. Lorenzo Guerini è il nuovo portavoce della segreteria

 
 
Le interviste di oggi ai componenti della Segreteria



"I dati che sono emersi e che parlano di quasi 3 milioni di partecipanti al voto delle primarie, sono dati di grandissimo interesse, straordinari e voglio esprimere gratitudine a chi ha voluto partecipare". Sono queste le prime parole di Matteo Renzi durante la prima conferenza stampa all'indomani della vittoria alle primarie del Pd.

"Presento oggi la segreteria perché avevo preso un impegno e lo mantengo", ha detto Renzi.
"Ho scelto di chiedere una mano a 12 persone per cercare di far funzionare la vita quotidiana del partito. Si tratta di 5 uomini e 7 donne, sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene, ce ne vuole una in più", ha aggiunto.

Un viaggio a 8400 metri!

12 dicembre 1969 - La strage di Piazza Fontana

articolo preso da archivio900.it

Piazza Fontana. La strage impunita

Cronologia della strage di stato di Piazza Fontana

  12 dicembre 1969
un ordigno contenente sette chili di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio delle vittime è di 16 morti e 87 feriti.
Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, sono 84 le persone fermate tra anarchici, militanti di estrema sinistra e due appartenenti a formazioni di destra.
Il primo ad essere convocato è il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, chiamato in questura lo stesso giorno dell’esplosione. Dopo tre giorni di interrogatorio non viene contestata, a Pinelli, nessuna imputazione eppure non viene comunque rilasciato. Ad interrogarlo è il commissario Calabresi il quale guida l’inchiesta sulla strage.

15 dicembre 1969,
tre giorni dopo l’arresto, Pinelli muore precipitando dalla finestra della Questura. La versione ufficiale parla di suicidio, ma i quattro poliziotti e il capitano dei carabinieri Lo Grano, presenti nella stanza dell’interrogatorio al momento della morte del ferroviere, saranno oggetto di un’inchiesta per omicidio colposo. Verrà poi aperto nei loro confronti un procedimento penale per omicidio volontario. Nei confronti del Commissario calabresi, che non si trovava nella stanza ,si procederà per omicidio colposo. Tutti gli imputati verranno poi prosciolti nel 1975, perché "il fatto non sussiste".
Intanto gli inquirenti continuano a seguire la pista anarchica.