24 settembre 2018

Decreto Salvini: giro di vite sull’immigrazione

Il cosiddetto decreto Salvini su “sicurezza e immigrazione” ha avuto l’ok unanime da parte del Consiglio dei ministri

Il cosiddetto decreto Salvini su “sicurezza e immigrazione” ha dunque avuto l’ok unanime da parte del Consiglio dei ministri.

Ad annunciarlo su Facebook è stato lo stesso ministro dell’Interno, che ha commentato: “Un passo avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine”.

Dunque Salvini parla en passant di mafia e terrorismo, ma il vero cuore del provvedimento, come gli stessi estensori rivendicano, è una stretta sulle modalità di accoglienza e di gestione sul territorio dei richiedenti asilo, tanto da spingere il premier Conte a specificare: “Tutti i diritti fondamentali saranno tutelati”.

Un approccio criticato innanzitutto dalla Chiesa, con monsignor Galatino che aveva commentato: “Parlare di immigrazione nel decreto sicurezza significa giudicare l’immigrato per la sua condizione. E non possiamo considerarla come condizione di delinquenza”.
Per capirci, un po’ come se un italiano venisse giudicato “mafioso” solo per la sua condizione di cittadino del Bel Paese.