9 maggio 2015

Riforma sanitaria: un accordo forzato, una revisione al minimo della legge attuale

Riforma sanitaria - Valmaggi e Borghetti (Pd): “Un accordo forzato, una revisione al minimo della legge attuale”

Sara Valmaggi
Un accordo forzato e una revisione al minimo della legge attuale. La vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi e il consigliere Carlo Borghetti, entrambi Pd, commentano così la decisione della Commissione sanità di scegliere come testo base il maxiemendamento   presentato da tutti i gruppi di maggioranza. “In questo modo- affermano Valmaggi e  Borghetti - si riparte  con un accordo forzato, che  ha dovuto essere  firmato da tutti i capigruppo di maggioranza e si segue, ancora una volta, una procedura che  non ha alcun precedente nella storia del Consiglio,  che in realtà si riduce a un escamotage per uscire da un impasse durata mesi”.
“Guardando ai contenuti- continuano Valmaggi e Borghetti - si nota, inoltre, che l’accordo è decisamente al ribasso. La legge attuale è stata rivista solo in minima parte (in relazione alla governante.) Dei pur miseri contenuti innovativi presenti nel Libro bianco e nel primo testo depositato non è rimasto nulla”.
“Unica soddisfazione- sottolineano Valmaggi e Borghetti - è aver ottenuto, con il nostro intervento, un mese di tempo per la presentazione dei subemendamenti e sventato così l’ennesimo tentativo di contingentare i tempi evitando una vera discussione.

8 maggio 2015

Pippo Civati lascia il gruppo PD, ecco i motivi!!!

Giuseppe Civati ha annunciato la sua uscita dal Partito Democratico, ecco cosa ha scritto ai suoi sostenitori:


Il mio è un messaggio per gli elettori del Pd e del centrosinistra: mi dispiace, per me, per voi. Mi dispiace deludere alcuni di voi e condividere la delusione di chi deluso è già da molto tempo.

Come molti, non mi sento rappresentato da questa situazione. Lo ripeto da qualche giorno: non ho più fiducia in questo governo, nelle sue scelte, nei modi che ha scelto, negli obiettivi che si è dato.

Non ne ho avuta personalmente fin dall'inizio, quando si scelse di proseguire con le larghe intese: avevamo deciso che durassero solo due anni, che sarebbero scaduti già, mentre abbiamo deciso di andare avanti fino al 2018, cambiando premier – in quel modo sobrio e istituzionale che tutti ricorderete – ma senza cambiare il programma di governo. Senza nemmeno scriverlo, per altro, con i risultati che sappiamo. Votai quella fiducia solo per rimanere nel Pd, lo spiegai allora, solo perché mi ero appena candidato al Congresso e per rispetto degli elettori (che pure nella consultazione che avviammo si divisero esattamente a metà) .
 

6 maggio 2015

LAVORI IN CORSO: Alcune domande, risposte, chiarimenti sulla Legge di Riforma della Scuola in diretta dalla Camera.

Inoltriamo questo contributo sul tema della riforma della scuola, frutto dei lavori alla Commissione Cultura e Istruzione della Camera di domenica 3 maggio che ci arriva da parte dell’On. Roberto Rampi.

1) Il dirigente sceglierà i docenti per chiamata diretta?

La scuola comunica all'ufficio scolastico regionale il proprio "fabbisogno", ovvero quanti e quali insegnanti (e non solo) gli servono a seconda del proprio piano dell'offerta formativa. E' da lì che derivano le scelte, dalle necessità delle scuole. Le modifiche della commissione proposte dal gruppo PD prevedono poi che il dirigente sia coadiuvato nella valutazione dei cv degli insegnanti inseriti nell'albo territoriale da un comitato di valutazione (individuato dal consiglio di istituto) e quindi non sia solo nella scelta, pur rimanendone responsabile.


2) Il dirigente attribuisce arbitrariamente i fondi per il merito (200 milioni)?

Fin dall'inizio il dirigente era tenuto a motivare le proprie scelte riguardo la valorizzazione del merito dei docenti. Il gruppo PD in commissione ha previsto anche qui il supporto del comitato di valutazione per l'individuazione dei criteri della premialità. Nessun clientelismo quindi, solo un incentivo. Anche perché si potrà premiare non solo il singolo docente, ma anche un team che lavora insieme.

4 maggio 2015


In occasione della ricorrenza del 70° anniversario della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, martedì 28 aprile, alle ore 21:00, ha avuto luogo nei locali della biblioteca comunale di Sulbiate un dibattito pubblico dal titolo "...E se avessero vinto i nazi-fascisti ?".

Il dibattito promosso dal gruppo consiliare SDS è stato animato dall'intervento della prof.ssa Maria Grazia Meriggi, docente di storia all'Università di Bergamo. La serata è stata introdotta da Guglielmo Stucchi, consigliere della lista civica SDS, e dal dott. Roberto Mapelli, dell'associazione Punto Rosso.


La registrazione audio del dibattito