1 febbraio 2016

Il problema dei frontalieri e il pasticcio di Maroni e Gobbi

LA LEGA LI HA CREATI, ORA LI RISOLVA
I problemi dei lavoratori frontalieri sono nati in seno al partito di Maroni e Gobbi. Che, invece, come dimostra una foto, vanno d'amore e d'accordo
C'è un'immagine che corre sul web: Roberto Maroni, Luca Zaia e Norman Gobbi in un unico scatto, fatto nel corso della conferenza di lancio della Strategia macroregionale europea per le Alpi, più nota come Eusalp, a Brdo, in Slovenia. E ci sta: Lombardia, Veneto e Canton Ticino uniti politicamente e strategicamente, appunto, dentro una più grande aggregazione. Cosa si può volere di più?
Ma allora, ha detto appena ha visto la foto Luca Gaffuri, segretario della Commissione rapporti tra Lombardia e Svizzera, presente a Brdo, "risolvano subito i problemi che loro stessi hanno creato, veneti a parte, ai frontalieri delle nostre province". Perché appare evidente agli occhi di chi sta dalla parte dei lavoratori di confine che "gli esponenti del Carroccio tra loro sono molto uniti, anche al di là della frontiera.

Quindicesimo piano - La newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
Newsletter 84 / Gennaio 2016

In Regione, settimana senza seduta di Consiglio e con la convocazione di poche commissioni: la Lega, in ritiro meditativo presso un confortevole agriturismo in Valtellina prima del cruciale incontro con Marine Le Pen, ha decretato lo stop tecnico dei lavori.
E così, ai giornalisti non è rimasto altro che tirarla lunga sul Family Day e sulla scritta che inopinatamente era apparsa venerdì scorso sulla facciata del Pirellone.
Il caso ha scatenato anche le inevitabili polemiche fra gli alleati provocando un altro scossone alla maggioranza traballante. Botta e risposta tra la Lega e i rappresentanti regionali del NCD, messi in difficoltà da alcune dichiarazioni di Maroni che ha voluto enfatizzare di proposito le incoerenze del partito di Alfano.