20 ottobre 2019

Fermate il massacro del popolo curdo

L'appello di Roberto Saviano per Repubblica, firmato da intellettuali e premi Nobel, in difesa degli abitanti del Nord della Siria attaccati da giorni dalle forze militari turche. Con un impegno: "Non possiamo abbandonare i curdi al loro destino" 
di ROBERTO SAVIANO

In Turchia la parola guerra è vietata: Erdogan e i suoi seguaci hanno attaccato i civili curdi ma hanno chiamato l'invasione militare "operazione": anzi, Operazione Fonte di Pace, con uno sfacciato disprezzo della verità.

Chi parla di guerra dunque è un traditore. Per le poche voci libere in Turchia ci sono ritorsioni atroci, carcere, diffamazione, morte civile. Non è permessa alcuna dissidenza. Il massacro dei curdi, la cancellazione della loro indipendenza, dei loro diritti, dei loro sogni, è presentata da Erdogan come una necessità vitale per il popolo turco.
Ecco, contro tutto questo, contro il racconto falso della realtà l'Europa deve essere unita, forte e coesa. Non possiamo abbandonare i curdi al loro destino. Dopo il tradimento di Trump, l'Europa è l'unico argine possibile per il presente e il futuro.

La causa curda ci riguarda perché le guerre si combattono con armi fabbricate e vendute da noi (tardiva anche se necessaria la presa di posizione dei ministri contro la vendita delle armi), ci riguarda perché i curdi sono stati gli unici in grado di fermare l'avanzata di Isis, ci riguarda perché
la Turchia riceve soldi dall'Europa per fermare i migranti siriani.

Tutto questo ci riguarda perché l'Europa, che qualcuno vorrebbe distruggere, deve dimostrare di esistere come entità politica, territoriale, economica e soprattutto culturale. Un luogo in cui la democrazia esiste e, per quanto in pericolo, resiste.

Hanno promosso l'appello:
Svetlana Aleksievic    Fernando Aramburu    Marc Augé   Martin Caparros    Annie Ernaux
Elena Ferrante  Eugenio Scalfari    Bernard-Henry Levy   Hanif Kureishi   Herta Mueller
Salman Rushdie   Luis Sepúlveda    Mario Vargas Llosa Levante   Alessio Boni   Irvine Welsh
Catherine Dunne Valeria Luiselli   Erri De Luca   Gino Strada   Cecilia Strada
Francesco Vignarca (portavoce Rete Disarmo)



Dal PD avanti tutta per il progetto della metro fino a Vimercate

Con un incontro che ha visto coinvolti i rappresentanti a tutti i livelli del Partito Democratico in Parlamento, Consiglio Regionale, Provincia e dei Comuni coinvolti di Brugherio, Agrate, Concorezzo e Vimercate il 7 ottobre 2019 è emersa una solida condivisione del sostegno al nuovo progetto di collegamento tra Cologno Nord e Vimercate.

Ridurre i costi, accelerare i tempi di realizzazione, garantire un numero di fermate che permetta il collegamento anche tra i comuni e i principali punti attrattivi di lavoro e di aggregazione, garantire frequenza e velocità dei collegamenti.

Questi gli elementi chiave che porteranno a una scelta progettuale che deve avvenire entro ottobre per poter partecipare ai bandi di finanziamento e avere un obiettivo di realizzazione breve, magari collegato alle olimpiadi invernali.

Ci sono tutte le condizioni perché questo sia una delle due priorità sostenute anche dal Comune di Milano. La condivisione tra i diversi enti coinvolti e anche la trasversalità del sostegno politico sono uno dei punti di forza del progetto.

Dalla riunione, tenuta ed organizzata lunedì sera dalla Federazione Provinciale del PD di Monza e Brianza esce anche la divisione dei compiti che vedrà tutti i presenti coinvolti a sollecitare i propri livelli di governo, dal senatore Rampi, al Consigliere Ponti, ai Sindaci fino all'Assessore Granelli che, ancora una volta ha dimostrato disponibilità e concretezza.