23 maggio 2012

XX Anniversario strage di Capaci

"La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni."

"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola."

"A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini."

"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza"

Giovanni Falcone (Palermo, 20 maggio 1939 - Capaci, 23 maggio 1992)


Oggi 23 maggio ricordiamo il ventennale della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo e gli agenti della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. A commissionare il loro omicidio fu il boss Totò Riina, mentre l'esecutore materiale della strage fu Giovanni Brusca.
Il brutale eccidio voluto dalla mafia ha innescato in tutti questi anni una nuova stagione di impegno civile in tutta Italia e oggi ancora si ricorda il sacrificio di uomini e donne che scelsero la giustizia per battersi contro l'illegalità.