26 novembre 2018

Migranti. Le vite abbandonate di chi muore in mare

di Ilaria Solaini, inviata a bordo di Mare Joni 
domenica 25 novembre 2018 - Avvenire.it

Sulla «Mare Jonio», tra allarmi e salvataggi. 
Il governo: Malta responsabile dei naufragi

Nelle ultime 24 ore si sono moltiplicati gli avvistamenti nel Mar Mediterraneo, ma anche gli approdi sulle coste italiane di gommoni con profughi a bordo, soltanto a Crotone sono arrivate ieri 79 persone, mentre altri 82 sono stati portati a Lampedusa venerdì, che si aggiungono ai 220 sbarcati autonomamente a Pozzallo, in Sicilia, nella tarda serata di ieri. E poi ci sono i salvataggi non eseguiti nel rispetto del diritto del mare dalla Marina libica e denunciati dalle Ong.

Vicende che hanno riaperto la querelle tra il ministro Salvini e il governo di Malta, accusato di respingere i migranti mentre Salvini rivendica una «linea dura», che però si confronta con i fatti: quasi 400 migranti sbarcati in meno di un giorno. In tutto questo caos che agita il Mediterraneo sono tornate almeno in mare le navi delle Ong Operazione Mediterranea, Open Arms e Sea Watch che soccorrono vite e denunciano le prassi compiute fuori dal diritto internazionale a cui assistono. Con un tweet è stato il fondatore di Open Arms, Oscar Camps a denunciare e rendere pubblico il caso di una motovedetta libica che ha abbandonato in mare aperto dodici persone rischiando di causarne la morte per annegamento.