Da lunedì,
se vincerà il SI e sarà alta l’affluenza alle urne… non cambierà nulla !!!
Infatti le
competenze delle Regioni sono già definite dall’art. 116 della Costituzione.
Cosa poteva fare Maroni?
Evitare la
consultazione facendo un lavoro serio, come aveva iniziato a fare Formigoni
prima di lui, invece di alzare polvere sulla possibilità di trattenere in
Lombardia i soldi delle tasse a pochi mesi dalle elezioni.
Precisiamo
che la propaganda di Maroni costerà alle tasche dei lombardi 55 milioni di euro
(ricordiamo che per la Sanità vengono spesi
48 milioni !!! all’anno)
Per cosa? Per una questione legata alla campagna
elettorale.
Ci dispiace leggere che il Gruppo Sulbiate Insieme ha
dato indicazioni per il SI e lo ha fatto
illudendo i sulbiatesi sugli effetti del
voto, parlando di risparmi, di soldi che arriveranno alla Regione e dicendo il
falso sul Comitato dei Sindaci del PD, lasciando intendere che detto comitato
rappresenta tutti i Sindaci. E’ nato un Comitato per il SI alla vera Autonomia. Ciò
aiuta solo ad alzare il polverone….non a fare chiarezza !
Riportiamo quanto apparso sul GIORNO in luglio 2017 a proposito della presentazione
del Comitato per il Sì al referendum per l’autonomia
«Un
sì diverso. Un Sì che ha contenuti e che, a differenza di quello
proposto da Maroni, è fattibile». È «un’operazione verità» del
centrosinistra, come l’hanno definita ieri il sindaco di Milano
Giuseppe Sala e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, per presentare il Comitato
per il Sì al referendum per l’autonomia, rispetto alla consultazione
indetta dal governatore leghista Roberto Maroni sostenuta da centrodestra e
M5S. «Abbiamo deciso di dar vita a questo comitato - ha spiegato Gori - perché
riteniamo sia importante fare campagna per i veri motivi per cui i cittadini
lombardi saranno chiamati a esprimersi il 22 ottobre». Non più soldi alla
Lombardia, come sostiene Maroni, ma «maggiori responsabilità» a partire da due
materie: ambiente e ricerca per l’innovazione tecnologica.
Il sindaco di Bergamo, capofila dell’operazione, ha sostenuto che il Comitato è un’iniziativa «senza simboli di partito» aperta «anche a chi rappresenta partiti politici diversi». Un Sì diverso, ha sottolineato Sala, «perché ciò che propaganda Maroni altro non è che quel secessionismo già proposto dalla Lega Nord, irrealizzabile, al quale siamo assolutamente contrari». Dunque ambiente e innovazioni tecnologiche, perché «è giusto che sia l’ente regionale a decidere sui finanziamenti». Per quanto riguarda l’idea di rendere la Lombardia una regione a statuto autonomo «non soltanto è un errore, ma è un’ipotesi del tutto irrealizzabile».
Il sindaco di Bergamo, capofila dell’operazione, ha sostenuto che il Comitato è un’iniziativa «senza simboli di partito» aperta «anche a chi rappresenta partiti politici diversi». Un Sì diverso, ha sottolineato Sala, «perché ciò che propaganda Maroni altro non è che quel secessionismo già proposto dalla Lega Nord, irrealizzabile, al quale siamo assolutamente contrari». Dunque ambiente e innovazioni tecnologiche, perché «è giusto che sia l’ente regionale a decidere sui finanziamenti». Per quanto riguarda l’idea di rendere la Lombardia una regione a statuto autonomo «non soltanto è un errore, ma è un’ipotesi del tutto irrealizzabile».
Un
tema che i sindaci Pd considerano mero strumento di propaganda.
Infine una precisazione.
Il Referendum è consultivo,
differente quindi da quelli abrogrativi e ben diverso dalle consultazioni
elettorali, che sono diritto-dovere di ogni cittadino. In questo caso ha senso non andare a votare per dire che, per noi, l’Autonomia è altra cosa!
E la vogliamo costruire seriamente.