9 novembre 2018

Il Muro di Berlino, una lezione persa

9 Nov, 2018

Nessun politico dell'ovest può reclamare alcun merito decisivo per quanto riguarda gli eventi che portarono alla riunificazione. Tutti, compreso il cancelliere Helmut Kohl, erano trascinati e travolti dai fatti, Kohl ebbe solo la fortuna di essere cancelliere della Germania quando si verificarono questi eventi. Kohl ha comunque avuto il fiuto giusto di scavalcare la valanga che si era messa in movimento senza nessuna guida politica. L'unico uomo politico che, in realtà, ha contribuito in modo decisivo a iniziare e ad accelerare il processo della caduta del muro è stato Gorbaciov, che con la sua politica ha reso possibile tutto quello che è successo. I tedeschi lo sanno bene, e ancora oggi, Gorbaciov gode di una straordinaria popolarità in Germania.

La data scritta sui resti del muro, il 3 ottobre 1990, è quella della riunificazione
I tedeschi chiamano Gorbaciov affettuosamente "Gorbi".
Poi c'è stato il governo dell'Ungheria che nell'agosto dell'89 prese la coraggiosa decisione di aprire i confini con l'Austria e che diede così inizio a quella valanga inarrestabile che portò in pochissimo tempo alla caduta del muro di Berlino.

Un ruolo molto importante e spesso trascurato hanno avuto anche i centinaia di migliaia di cittadini della Germania dell'est che sfidarono, nei mesi prima della caduta del muro, l'apparato statale della DDR, rischiando anche la propria vita.

Oggi la Germania è ancora lontana dall'essere un paese veramente unito. Era divisa per 40 anni, e non è del tutto escluso che devono passare altri 40 anni prima che anche le ferite del passato siano chiuse e dimenticate.