18 maggio 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale La resa della Lombardia

Mentre ci avviamo al fatidico 18 maggio, cresce la sensazione di una Lombardia ancora in mezzo al guado.
La Giunta si aggrappa a un dato di diffusione del contagio che sarebbe tra i migliori, se non il migliore d’Italia, ma il numero dei morti per Covid-19 continua ad allungare la sua triste ombra. La regione che doveva fare da sola, ha cambiato radicalmente registro e si limita a dire che attende indicazioni da altri, forse nella speranza di scaricare su di loro responsabilità che si rende conto di non essere riuscita a gestire.
Due vicende sono lì a testimoniare la resa della Lombardia di fronte all’evidenza di un’epidemia che non ha saputo controllare.
La prima è quella dell’ospedale costruito nei padiglioni di Fiera Milano. Doveva essere il modo per dimostrare che la Lombardia sapeva arrivare prima e meglio alla soluzione finale nei confronti di Covid-19, si sta trasformando nel simbolo di uno sforzo mal indirizzato e per nulla integrato in un progetto condiviso.
La seconda è quella dei test sierologici. Anche in questo caso, la Lombardia ha deciso di scommettere su una soluzione autonoma e solitaria e si ritrova ora a rincorrere altre regioni che hanno avuto l’umiltà di seguire protocolli consolidati e la pazienza di controllare l’epidemia senza voler trovare un’inesistente soluzione finale contro di essa.
Se, come speriamo, stiamo progressivamente uscendo dall’emergenza, questo si deve allo sforzo dei cittadini e delle imprese lombarde, che cominciano a guardare con sospetto e impazienza a una regione che invocava maggiore autonomia, ma non ha saputo gestire quella che aveva.

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