29 novembre 2015

I fatti di Parigi ci toccano da vicino?


1 commento:

  1. Giovedì è stato chiesto: “siamo disposti a pagare di più il carburante delle nostre auto?”
    Infatti condizione minima per la pace è stata indicata una equa distribuzione delle ricchezze .

    La risposta è semplice: l’abbandono delle risorse energetiche fossili è una necessità senza alternative per la specie umana, pena un futuro molto problematico.

    Quindi volenti o nolenti: SI, perché occorre perseguire una alternativa e questo modo di vivere non è esportabile.

    In questo momento, sempre a Parigi, qualche migliaio di umani, in rappresentanza di tutta la specie, ha l’ultima chance per evitare un futuro oscuro e forse l’estinzione della specie stessa.

    E’ un fatto che il cambio climatico è causa di siccità di carestie di alluvioni e altri disastri naturali

    E’ un fatto che di fronte alla scarsità vi è accaparramento sia delle risorse naturali (acqua, suolo, minerali e riserve energetiche fossili).

    E’ un fatto che l’accaparramento porta allo sfruttamento, alla povertà e alle guerre.

    E’ un fatto che povertà e guerra porta alla disperazione di migrare.

    E’ un fatto che l’ingiustizia la povertà e la disperazione può essere il substrato dal quale il terrore si alimenta.

    Legare la questione “ecologica” alla questione della giustizia, della pace e del terrorismo non è una esagerazione, financo il papa ha scritto l’ultima enciclica sul tema e rivolgendosi al COP 21 ha chiesto di evitare il suicidio.

    Ho molto apprezzato i contributi del parroco e di Ba ricchi di umanità e cultura ma credo che le questioni religiose hanno solo un’influenza molto superficiale sulle domande del tema dell’incontro.

    La questione economica è veramente la questione rilevante e la prassi ecologia ci indica la strada per uscirne fuori.

    P.S.: Imagine di Lennon continua a piacermi, non si può negare che in nome della religione qualche danno è stato fatto.

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