24 maggio 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Contro tutte le mafie

Trent’anni fa l’Italia si fermava di fronte alla strage di Capaci, che fu seguita, a poche settimane, da quella di via D’Amelio. L’attacco della Mafia allo Stato raggiungeva il suo punto più drammatico con l’uccisione dei due magistrati simbolo della lotta alla criminalità organizzata, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Lunedì ricorderemo questo triste anniversario con la consapevolezza che stiamo vivendo una stagione profondamente diversa, con una criminalità organizzata che, nelle sue diversissime manifestazioni territoriali, è stata sconfitta sul piano dell’attacco frontale alle istituzioni, ma permane fortemente radicata in molte parti del nostro sistema economico e minaccia la tenuta della legalità in molte zone, Lombardia compresa.
Ricordare la strage di Capaci significa ribadire l’impegno a conoscere i pericoli della criminalità organizzata e a far sì che la politica, l’economia, la società civile tutta non sottovalutino i rischi delle infiltrazioni mafiose, che sono un tarlo che corrode dall’interno la legalità e la vita delle nostre comunità.
La strategia delle mafie è spesso quella dell’isolamento: far sì che chi combatte il malaffare rimanga solo è un modo per limitare la sua azione e costringerlo a desistere.
Non possiamo illuderci di poter convivere con la criminalità organizzata, in nome di una malintesa tranquillità che si trasforma, presto o tardi, in controllo e dominio mafioso.
Il coraggio di servitori dello Stato come Giovanni Falcone, che ricordiamo con la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, deve spingerci a non abbassare mai la guardia e a far sì che la legalità non sia la battaglia di pochi, ma un impegno di tutti. Non basta avere una commissione speciale Antimafia per dire che la Lombardia ha la coscienza a posto: la lotta alla mafia deve essere impegno quotidiano alla trasparenza e al rispetto delle regole per non lasciare il minimo spazio al malaffare.

23 maggio 1992 - 2022 Capaci, trent'anni dopo

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