10 ottobre 2021

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Cambio di stagione

“Nulla sarà come prima”. Era una delle frasi che più abbiamo sentito ripetere durante la pandemia, soprattutto dopo che gli iniziali slanci di ottimismo all’insegna del “tutto andrà bene” avevano lasciato spazio all’angoscia della solitudine e alla paura dell’abbandono. Ora che, anche nelle terre più segnate dal Covid, si leggono evidenti segni di ripresa, in molti sembrano voler dimenticare quello che è accaduto, cullandosi nell’illusione che tutto torni come prima. Qualcosa, però, è davvero cambiato e l’esito del primo turno delle elezioni amministrative ci offre più di un indizio per confermarlo.
Pare finita la stagione della protesta, che tanto consenso aveva portato ai cosiddetti partiti populisti, giunti a risultati impensabili cavalcando paure e rabbia di cittadini sempre più esasperati di fronte alle mancate risposte delle istituzioni.
Pare finita anche la stagione dei partiti di lotta e di governo, con l’idea che le piazze e il popolo potessero dettare l’agenda di governi litigiosi e alla spasmodica ricerca di dichiarazioni ad effetto per mascherare i propri scarsi risultati.
Le elezioni amministrative premiano l’impegno degli amministratori che hanno gestito la pandemia stando dalla parte dei loro cittadini e hanno lanciato un netto segnale di sostegno al governo guidato da Mario Draghi, che fa della concretezza e della competenza le cifre distintive di una nuova credibilità dell’Italia a livello internazionale.
Siamo di fronte a un cambio di stagione che mette in mora populisti e arruffapopolo e premia chi si pone, con impegno e serietà, in ascolto delle reali esigenze dei cittadini.
I cambi di stagione non sono mai tranquilli; sono sempre in agguato sbalzi di temperatura e improvvise perturbazioni. Bisogna allora avere pazienza e prudenza: il PD a Milano e in Lombardia ha idee e persone per gestire al meglio questa nuova stagione, nella consapevolezza che il cammino sarà ancora lungo e, perché in regione le cose non tornino come prima, serve impegno e capacità di stare accanto alle persone lì dove vivono.