22 febbraio 2018

Gori Presidente


Gori Presidente

Buongiorno a tutti!

Mancano 11 giorni al 4 marzo. E questo è un messaggio davvero importante, perché oggi parliamo di cosa fare per vincere.

COSA FARE?

Certo, ci auguriamo tutti che alle elezioni politiche il centrosinistra consegua un risultato migliore di quanto molti osservatori prospettano. Dobbiamo però capire bene e fare capire come funzionano le elezioni regionali. E funzionano così: il candidato che prende anche un solo voto in più degli altri governa, insieme alla sua coalizione. Non solo non esiste doppio turno (e molti elettori non lo sanno), ma, a differenza delle politiche, possibili alleanze dopo le elezioni non mutano il risultato pratico: nelle elezioni regionali, se un candidato prende il 40% dei voti, un altro candidato il 39% e un terzo candidato il 3%, che i due candidati che sono finiti dietro si coalizzino dopo le elezioni non serve a nulla: hanno perso e a loro toccano cinque anni di opposizione.

21 febbraio 2018

Politiche 2018. La newsletter di Matteo Renzi


Lunare. Così possiamo definire questa campagna elettorale: lunare.
Guardate i nostri avversari, che non a caso scappano da un confronto diretto.

Berlusconi propone in diretta TV da Fazio di sbloccare il contratto alle forze dell'ordine e fare il riordino delle carriere, incurante del piccolo particolare che questa cosa l'abbiamo fatta noi negli ultimi due anni.

Salvini si propone con la consueta eleganza per guidare il Paese scommettendo sulla vittoria al Sud, sperando che nessuno si ricordi che cosa ha detto per una vita lui del Sud. Qui il video della sua notevole dichiarazione d'amore per Napoli.

Di Maio ha candidato truffatori, scrocconi di case popolari, no vax, falsi dichiarati, santoni o aspiranti tali e persino qualche finto eroe. Però fanno la morale a noi che abbiamo candidato mezzo Governo, da Gentiloni a Padoan; personalità della società civile come Paolo Siani o Lucia Annibali; amministratori e parlamentari uscenti competenti e qualificati.

Lunare.

E in questa campagna lunare noi continuiamo a investire sul buon senso.
All'elettore deluso, incerto, indeciso chiediamo di pensarci bene.
A tutti chiediamo di conoscere il programma prima di decidere.
Pensaci Italia. Pensaci bene. Pensaci se affidarti agli estremisti.

20 febbraio 2018

Come si vota. Guida alle elezioni del 4 marzo

Il 4 marzo si avvicina e per la prima volta si voterà con il nuovo sistema elettorale, il Rosatellum. Un nuovo sistema che in breve tempo dovrà essere assimilato dai cittadini.

Come si vota

Si voterà domenica 4 marzo dalle ore 7.00 alle ore 23.00. Oltre che per l’elezione del Senato e della Camera si voterà anche per le elezioni regionali di Lazio e Lombardia. Rispetto alle passate elezioni si potrà votare solo nella giornata di domenica, quindi non ci sarà la possibilità di recarsi alle urne il lunedì. Agli elettori saranno consegnate due schede – una per gli under venticinque che non possono votare per il Senato – con cui esprimeranno le loro preferenze per eleggere deputati e senatori.
La scheda, come potete vedere nel fac-simile a fianco, è composta da due sezioni differenti. Ci sarà il nome del candidato uninominale (232 collegi per la Camera e 116 per il Senato) e i simboli dei partiti che compongono le coalizioni, o i singoli partiti, con a fianco i nomi dei candidati al plurinominale.
Le modalità per votare sono due, l’elettore può tracciare una croce sul nome del candidato all’uninominale oppure il simbolo di uno dei partiti. Il Rosatellum non prevede il voto disgiunto, quindi qualora l’elettore dovesse votare un candidato all’uninominale e una lista che non l’appoggia il voto verrebbe considerato nullo.

19 febbraio 2018

Elezioni Lombardia 2018


Ecco la squadra dei candicati della nostra zona
Jamila Abouri sarà con noi SABATO 24 dalle 17 alle 19 
per un confronto tra candidati della Lista GORI


13 febbraio 2018

Il programma del M5s porta un disavanzo di 63 miliardi

Sotto la lente, le elezioni e l’economia /2  Rispetto ai calcoli del Movimento il reddito minimo non costa 15 miliardi ma quasi il doppio. Superare la Fornero genera aggravi per 15 miliardi invece degli 11 previsti. Con la riforma Irpef minori entrate per 16 miliardi, non per 4.
 
Tratto dall’articolo di ROBERTO PEROTTI professore alla Università Bocconi
Il costo totale del programma M5S, secondo lo stesso movimento, è di 78,5 miliardi (il 4,5 per cento del Pil), di cui più di tre quarti di maggiori spese. Secondo le mie stime, il costo totale è di 108 miliardi. A queste cifre bisogna aggiungere svariati ma imprecisati miliardi da almeno tre voci non quantificate nel programma del M5S. La somma delle coperture è di 79 miliardi secondo il M5S, 45 miliardi secondo le mie stime. Sottraendo le coperture dal totale dei costi, si ottiene un avanzo di 0,5 miliardi secondo il M5S, un disavanzo 63 miliardi (il 3,5 per cento del Pil) secondo le mie stime. Di seguito una breve spiegazione delle maggiori proposte.

10 febbraio 2018

“Quello che ho capito del M5s”









Jacopo Iacoboni parla del suo “L’esperimento”

Il giornalista della stampa nel suo libro parla della poca trasparenza, della mancanza di meritocrazia e del punto di forza del Movimento

“Pericolosi?  Sì, ma non perché fascisti. Sono indifferenti a idee, sono un tool che può essere usato per qualunque cosa, e da chiunque. Questo è massimamente pericoloso. Se un domani scoprissero, per esempio, dai social e dai sondaggi, che l’Italia ama gli immigrati, diventerebbero immediatamente tutti pro-migranti”.
E’ così che Jacopo Iacoboni (Napoli, ’72), giornalista de La Stampa, vede i pentastellati. A loro ha dedicato un libro-inchiesta, intitolato: L’esperimento (Editori Laterza).

“Un libro – spiega – che ho dovuto, non che volevo scrivere. Quel poco o molto che so, che ho capito o scoperto sul Movimento 5stelle, ho pensato fosse necessario che lo sapessero tutti”. E cioè? Che il Movimento 5stelle, sebbene appaia come una creatura di democrazia dal basso, partecipata, nata per idea dei Vaffa day di Beppe Grillo, un comico famoso, è in realtà stato fondato soprattutto da un’altra persona, Gianroberto Casaleggio, che aveva in mente di duplicare i suoi giochi di ingegneria sociale in politica.

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Chi ha il coraggio di dire che il M5s è un pericolo per l'Italia?

La nostra classe dirigente non può più permettersi di essere neutrale. Appello

A poche settimane dalle elezioni presidenziali francesi, dunque circa un anno fa, la stragrande maggioranza degli imprenditori, della classe dirigente, degli intellettuali, degli editorialisti e dei direttori dei giornali della Francia scelse di utilizzare ogni mezzo a disposizione per spiegare che cosa avrebbe rischiato il proprio paese sottovalutando la minaccia di un partito antisistema come il Front national. A poche settimane dalle elezioni politiche tedesche, circa sei mesi fa, la stragrande maggioranza degli imprenditori, della classe dirigente, degli intellettuali, degli editorialisti e dei direttori dei giornali tedeschi scelse di utilizzare ogni mezzo a disposizione per spiegare che cosa avrebbe rischiato il proprio paese sottovalutando la minaccia di un partito antisistema come Alternative für Deutschland. A poche settimane dalle elezioni politiche italiane, la stragrande maggioranza degli imprenditori, della classe dirigente, degli intellettuali, degli editorialisti e dei direttori dei giornali ha scelto invece di non utilizzare alcun mezzo per spiegare che cosa rischierebbe il nostro paese a sottovalutare la minaccia di un partito antisistema come il Movimento 5 stelle. Mancano 24 giorni alle elezioni, ma allo stato attuale possiamo dire che la maggioranza dell’establishment italiano sembra avere fatto una precisa scelta: considerare il partito di Luigi Di Maio un partito come tutti gli altri, e i leader politici tutti indistintamente dei populisti. Tutti uguali, tutti pericolosi, tutti cialtroni, tutti impresentabili, tutti invotabili.

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9 febbraio 2018

Politiche 2018. La newsletter di Matteo Renzi


Mancano 24 giorni alle elezioni e mentre l'Italia è giustamente stregata da Sanremo noi continuiamo con la campagna elettorale.

Qualcuno di voi mi ha scritto: qual è il vero obiettivo del PD?

Diciamolo con forza: noi vogliamo arrivare primi. Punto.
Vogliamo essere il primo partito, vogliamo essere il primo gruppo parlamentare.
La partita per il primo posto sul proporzionale, che assegnerà la grande maggioranza dei seggi, non riguarda Berlusconi e neppure Salvini. È una sfida a due, tra noi e i Cinque Stelle. Nonostante tutti gli attacchi di questi giorni (dagli attacchi in rete di queste ore al folle che, a Macerata, non solo ha ferito sei persone ma ha sparato ad altezza d'uomo anche alla nostra sede), il PD è il vero punto di riferimento di chi vuole andare avanti. Di chi non vuole fermarsi.
Il PD è la vera forza tranquilla di questo Paese.
E quella che un tempo si chiamava maggioranza silenziosa degli italiani lo sa perfettamente.

Abbiamo le idee chiare su che cosa va fatto e qui trovate il volantino che andrà in cinque milioni di copie in giro per l'Italia. Gli altri lanciano promesse a vanvera, noi abbiamo un progetto concreto.
Gli altri promettono miracoli, noi abbiamo dalla nostra i risultati. A livello nazionale, ma anche in tanti comuni. Prendo un esempio a caso, tra i tanti che si stanno muovendo in queste ore: il segretario provinciale del PD di Parma, Nicola Cesari, è sindaco a Sorbolo e questo è il materiale che sta facendo girare nel suo comune. Dico a tutti i sindaci: forza, tutti al lavoro, tutti insieme.

8 febbraio 2018

Gori Presidente


Per leggere il programma clicca qui: www.giorgiogori2018.it/programma

FONTANA SCAPPA...

Io vorrei commentare con voi l’esito dei confronti con il mio avversario. Parlare con voi di cosa ho detto io e di cosa dice lui, faccia a faccia. Vorrei, ma non posso. Perché Fontana scappa. Per l’ennesima volta anche in Città Studi a Milano, di fronte alla cittadinanza. Erano stati invitati cinque candidati alla Presidenza della Regione, per un confronto su un tema molto vissuto in quel quartiere. Sapevo perfettamente di sostenere una posizione non facile in quel contesto, ma ho voluto comunque esserci, per esporre le mie idee e per rispetto nei confronti dei tanti cittadini. Fontana no: assente. Il contraddittorio lo spaventa? Perché non si espone al confronto delle idee, delle proposte, dell’effettiva conoscenza dei temi che interessano i cittadini lombardi? Pensa di per diventare presidente della Regione sia sufficiente andare a traino delle dinamiche nazionali e di Salvini? Secondo me si sbaglia. Fontana dunque scappa...

6 febbraio 2018

Ci ha lasciato una persona da non dimenticare

La Resistenza di 'Cif' Villani:
"Mi salvò un repubblichino che avevo deciso di non uccidere"
Il racconto di un partigiano milanese.
Dall'8 settembre al 25 aprile, passando dalle carceri della Repubblica di Salò e i tentativi di liberare Parri
di ZITA DAZZI

Giunto a Milano l'8 settembre 1943, col ritorno dei fascisti che pretendevano di reclutare i giovani, a Villani sembrò del tutto normale rispondere di no e schierarsi contro. Si collegò subito ad Arturo Capettini, gappista milanese, che gli diede fiducia e lo incaricò di organizzare un gruppo di giovani autonomi e che battezzò "Giovani studenti per la libertà".

100x100. Cento cose da fare per cento cose fatte.

5 febbraio 2018

Politiche 2018. La newsletter di Matteo Renzi


Mancano 32 giorni alle Elezioni del 4 marzo. Dopo averne parlato per mesi, finalmente ci siamo. E conteranno i voti dei cittadini, non le polemiche dei soliti noti.

Parto dall'agenda dei prossimi appuntamenti:
  1. Venerdì pomeriggio, alle 15, a Bologna, presentiamo il programma del PD elaborato in questo anno di lavoro. Guiderà i lavori Tommaso Nannicini. Potrete seguire l'evento tramite la diretta Facebook o sul mio canale youtube. Un programma vero per un'Italia più forte e più giusta, non un elenco di promesse impossibili come quelle arrivate dalla destra e dai Cinque Stelle. La nostra promessa? Non fare promesse, ma dare obiettivi concreti e verificabili.
  2. Sabato mattina alle 11, a Scandicci, iniziamo la campagna elettorale nel mio collegio. Partiremo da Scandicci, dal Teatro Aurora. Attenzione: nel mio collegio il centrodestra ha ufficialmente gettato la maschera candidando il teorico dei No Euro. Berlusconi va dalla Merkel a garantirle pieno sostegno ma in realtà la destra è guidata dalla Lega e da chi vuole sfasciare tutto in Europa. Non mettiamoci in mano agli estremisti, questo il messaggio che da Firenze arriverà in tutta Italia.
  3. Lunedì tutti i candidati del PD saranno a Roma al teatro Eliseo per l'inizio della campagna elettorale nazionale. L'evento "Vota la Squadra, scegli il PD" sarà preceduto da un lavoro con tutte le strutture del PD e dei candidati per organizzare la rete di volontari, bellissima, che sta nascendo per questa campagna elettorale (e alla quale potete contribuire cliccando qui).

4 febbraio 2018

Giovani e lavoro: nascono 300 imprese al giorno, boom in agricoltura

Un terzo delle nuove imprese iscritte nel 2017 è di under 35. L'Italia primeggia in Europa per aziende agricole condotte da giovani

Repubblica - 01 febbraio 2018

Chi l'ha detto che i giovani vogliono soltanto fuggire verso altri lidi? C'è una buona fetta di loro che ancora si mette in gioco, in Italia. Senza nulla togliere al problema della 'fuga dei cervelli', che anzi è quanto mai urgente affrontare con riforme radicali che vanno dall'Università al mercato del lavoro, i dati della Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza e Lodi sono un inno all'imprenditoria che nasce e cresce in casa: nello scorso anno in Italia sono nate circa 300 imprese giovanili al giorno lungo tutta la penisola (circa 110mila), pari al 30,5% di tutte le imprese iscritte nel 2017.

3 febbraio 2018

Politiche 2018.

I "Fatti Concreti" del PD in questi 5 anni
Scritto da Redazione PD Monza

La campagna elettorale per le politiche 2018 è davvero alle porte. La data del voto – 4 marzo 2018 – si avvicina a grandi passi e il Partito Democratico vuole porre l'accento su quanto costruito durante questa legislatura. Cosa è stato fatto? Tanto. Anzi, tantissimo.

Industria 4.0
Sono stati stanziati 20 miliardi di euro fra incentivi, fondi per la ricerca e detrazioni per le start-up. Azioni concrete che hanno guardato a ricerca e innovazione, garantito investimenti e il conseguente aumento dei posti di lavoro. Risorse economiche che guardano al futuro. Per essere pronti e mettere, davvero, la priorità al lavoro.
Si legge sul sito "Deputati Pd Fatti Concreti": “Abbiamo puntato su Industria 4.0 venti miliardi di euro fra incentivi, fondi per la ricerca, detrazioni per le start-up. Il Piano nazionale ha un potenziale enorme perché guarda con coraggio al futuro, e comincia però a dare già con chiarezza i suoi frutti. Siamo la seconda realtà manifatturiera in Europa, la settima nel mondo, ma per crescere e restare competitivi di fronte all’esplosione di novità offerto dalla quarta rivoluzione industriale dobbiamo accettare la sfida del cambiamento e trasformarla in opportunità. Industria 4.0 significa questo. Il Piano nazionale del governo mette in campo un progetto che integra impresa e ricerca, lavoro e tecnologia avanzata”.

2 febbraio 2018

Al via la campagna elettorale

Newsletter n.2 del 2 Febbraio 2018

Al via la campagna elettorale.

 

Care democratiche, cari democratici,
comincia la campagna elettorale. Non comincia nel migliore dei modi, lo sappiamo, perché la vicenda delle liste ha comunque segnato in negativo questo inizio. Lo ha fatto sia sul piano nazionale, sia sul piano territoriale, dove effettivamente la nostra Provincia non ne è uscita bene. Purtroppo non c'è stato verso di rimediare a questo pasticcio, ma non andrà dimenticato. Lo abbiamo detto anche in Direzione regionale lunedì scorso, quando abbiamo approvato le liste: non si volta nessuna pagina, semplicemente adesso ci si dedica in tutto e per tutto alla campagna elettorale.

Innanzitutto un grazie ai candidati dei collegi: Cherubina Bertola al Senato, mentre alla Camera Maria Antonia Molteni a Seregno, Enrico Brambilla a Gorgonzola e io su Monza (oltre a Giancarla Marchesi a Bollate, Ezio Casati a Cinisello, Morena Maria Lucà a Cologno, e Diana De Marchi a Sesto e Simona Malpezzi a Cologno per il Senato). Grazie a Roberto Rampi, Simona Buraschi, Laura Varisco, Alberto Pilotto, Matteo Botta, i nostri candidati nel proporzionale. E grazie a Laura Barzaghi, Roberto Scanagatti, Margherita Brambilla, Gigi Ponti, Cristina Redi, Giacomo Biffi, Jamila Abouri e Domenico Colnaghi. 

1 febbraio 2018

Regionali Lombardia 2018.

Scanagatti 
candidato al consiglio
Scritto da Redazione di Monza

Roberto Scanagatti si candida al consiglio regionale della Lombardia. A renderlo noto è lo stesso ex sindaco di Monza. “Ho deciso di accettare la candidatura per il consiglio regionale nella lista del Pd a sostegno di Giorgio Gori. Le ragioni sono presto dette. Voglio dare il mio contributo per cambiare il governo della Lombardia e rappresentare al meglio il territorio di Monza e della Brianza. Dopo 25 anni di centrodestra, la Regione più importante d'Italia merita molto di più”.
Scanagatti prosegue. “Le potenzialità sono enormi e non può bastare il confronto con altre realtà del Paese che stanno peggio di noi. Dobbiamo guardare ai modelli più avanzati, perché il futuro corre e non ci aspetta.
La Regione viene vista spesso come un ente che si occupa di poche cose, la sanità innanzitutto e i trasporti. Non è così: sono molte di più le competenze regionali che incidono sulla nostra vita quotidiana. Nei prossimi giorni cercherò di raccontare come io la penso, proponendo soluzioni praticabili.
Da sindaco e da presidente di Anci Lombardia, l'associazione che raggruppa tutti i comuni lombardi, ho avuto modo di conoscere da vicino la ricchezza dei nostri territori, i loro problemi, le loro aspettative. Anche in una provincia ricca di energie positive come quella di Monza e della Brianza, ho potuto toccare con mano le difficoltà e i problemi che vivono i cittadini e le imprese e però constatare quanto gli interessi e le attenzioni della Regione fossero distanti e diversi. Sono davvero convinto che si può e si deve voltare pagina. Che si può e si deve fare molto meglio. Io ci metto quello che ho: passione, impegno ed esperienza. So bene che da soli non si va da nessuna parte, perciò spero di trovare tanti compagni di viaggio in questa nuova avventura”.