23 dicembre 2018

Giù il cappello davanti all’opposizione del Pd

Passa la manovra con la fiducia, Parlamento umiliato

Nella notte del Parlamento è brillata la lucina dell’opposizione. La maggioranza ha umiliato il Senato: va detto e ridetto. Alla fine, ovviamente, la legge di bilancio è passata al termine di una giornata allucinante. Non è la prima volta che passa con la fiducia, è la prima volta che la fiducia viene concessa su un testo sconosciuto.

Ha ragione Matteo Renzi, intervenuto a tarda ora: “Voi siete stati trattati come il pubblico dei talk show, capaci di applaudire, non di dire alcunché”. Già, il Parlamento come “Buona domenica”.

Ma questo vuol essere solo un breve articolo sull’opposizione. La quale esiste, alla faccia dei dotti commentatori e dei columnist con la pancia piena. I senatori del Pd ieri – non è retorica – parevano i vecchi socialisti e liberali nel 1924, solo che invece di ritirarsi sull’Aventino hanno dato l’anima, in aula e in commissione, per contrastare il disegno eversivo dei gialloverdi. Tutti, sottolineo tutti, i senatori, di qualunque componente.

Siamo – come ha titolato due giorni fa Democratica – alle prove tecniche di regime. C’è il Pd – non da solo ma quasi – a fare da argine.

Cari colleghi, d’ora in poi cambiate i titoli dei giornali. L’opposizione c’è, e si vede.

tratto da Democratica

21 dicembre 2018

PSICOSI MIGRANTI

Assolto dall’accusa di stupro, chi lo denunciò rischia indagine

Il marocchino 31enne fu accusato da una 17enne di averla violentata sulla spiaggia di Castellaneta Marina. Il tribunale di Taranto ora lo assolve «perché il fatto non sussiste». All’epoca il deputato della Lega Rossano Sasso lo definì «bastardo irregolare» e guidò una ronda anti-migranti sulla spiaggia, una ronda che fu contestata dagli stessi bagnanti

Fu sottoposto a fermo con l’accusa di aver violentato una ragazza di 17 anni di origine colombiana sulla spiaggia Lido Paradiso di Castellaneta Marina, ma per il tribunale «il fatto non sussiste». È stato assolto con formula piena, dopo aver trascorso quasi quattro mesi in carcere, il 31enne marocchino Mohamed Chajar. Nel corso del processo sono emerse contraddizioni nelle dichiarazioni della 17enne e del suo fidanzato, che ora rischiano a loro volta l’incriminazione rispettivamente per calunnia e falsa testimonianza. Si conclude così una vicenda che aveva avuto grande clamore dopo le polemiche sollevate dal deputato barese della Lega Rossano Sasso che definì lo straniero «bastardo irregolare» e attuò un flash mob con alcuni militanti sulla spiaggia di Castellaneta Marina che ben presto si trasformò in una ronda per stanare venditori ambulanti extracomunitari. Ma la delegazione del Carroccio fu pesantemente contestata da alcuni bagnanti. Su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentò la notizia del fermo del marocchino, aggiungendo che «Nel Decreto sicurezza che ho in testa bestie come lui saranno prontamente rimandate al loro Paese».

19 dicembre 2018

SettegiorniPD in Regione Lombardia

La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale A luci spente

Si avvicina il Natale e arriva anche il momento di discutere del bilancio di Regione Lombardia per il 2019.
Per i conti del prossimo anno non ci sono grandi novità e la sensazione è che si vada verso un’opaca, ordinaria amministrazione. Ci prenderemo la responsabilità di dare la sveglia a Fontana e ai suoi su temi come il trasporto ferroviario, l’ambiente, la sicurezza delle scuole e delle strade, le case popolari…
Non faremo ostruzionismo, ma proposte concrete e sostenibili.
Speriamo che la maggioranza non si limiti a ratificare l’apatia di una giunta che non possiamo che definire incolore.
A proposito di maggioranza, registriamo la nascita di un intergruppo del centrodestra che raccoglie tutto ciò che rimane al di fuori della Lega. Un segnale di grande debolezza e preoccupazione di fronte alle smargiassate del bulimico Salvini che prelude a un clima sempre più teso in maggioranza. Grandi (o piccole) manovre in vista delle elezioni europee con davvero poche luci all’orizzonte.


18 dicembre 2018

Milano prima per qualità della vita, Roma al ventunesimo posto

Nella classifica del sole 24 Ore, dove spicca anche
la risalita di Napoli. Genova e Firenze perdono posizioni
La Repubblica - 17 dicembre 2018

MILANO. Vince Milano la classifica del Sole 24 ore per la qualità della vita, giunta quest'anno alla sua 29/ma edizione. Per la prima volta la provincia si piazza sul gradino più alto del podio, piazzandosi per sette volte su 42 nei primi tre posti. Al secondo posto c'è Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e al terzo Aosta, in discesa di un posto rispetto allo scorso anno. Fanalino di coda, per la quarta volta in 29 edizioni, c'è Vibo Valentia, preceduta da numerose province del Sud Italia.
Resta stabile la qualità della vita a Roma, che si piazza al 21/mo posto, in linea con l'anno precedente (24/mo posto). Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.

16 dicembre 2018

LA LOCOMOTIVA - EMERGENZA TRENI IN LOMBARDIA

Il Gruppo regionale PD ha deciso di organizzare una serie di incontri sul tema dei TRASPORTI.
La prima iniziativa riguarda l'emergenza treni in Lombardia e il futuro del sistema ferroviario regionale e si terrà sabato 12 gennaio 2019 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso l’Auditorium Gaber, Piazza Duca D’Aosta, 3 a Milano – MM Centrale.


15 dicembre 2018

"Ero straniero e mi avete accolto"

DECRETO SICUREZZA: la mozione di Alex Zanotelli

Alex Zanotelli racconta la verità che molti non conoscono: non solo è anticostituzionale verso il diritto d’asilo, diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma è repressivo anche nei confronti degli italiani, perché rende reato il blocco delle strade e proibisce l’assembramento di persone – elemento costitutivo della stessa democrazia. Nella sua petizione Alex mette in fila tutti i diritti che verranno negati con questa nuova legge e si appella ad una resistenza civile e costituzionale.

Il 27 novembre 2018 sarà ricordato come il Martedì Nero della Repubblica italiana perché il Parlamento ha trasformato in legge il Decreto Sicurezza che è in netta contraddizione con i principi della nostra Costituzione. E questo è avvenuto senza una discussione parlamentare e senza la possibilità di inserire emendamenti. Altro che centralità del Parlamento! E’ un brutto segnale per la nostra democrazia!

Infatti, il Decreto Sicurezza è una legge repressiva anche nei confronti degli italianiRende reato, per esempio, il blocco delle strade o delle ferrovie (strategia nonviolenta attiva), proibisce l’assembramento di persone (elemento costitutivo della stessa democrazia), impone il daspo e gli sgomberi. E’ forse l’inizio di un sistema poliziesco guidato dall’uomo forte?

14 dicembre 2018

Tre mesi di faccia feroce ma alla fine vince Bruxelles

Salvini e Di Maio sconfitti. E secondo la Fondazione Hume questo gioco dell’oca è costato agli italiani almeno 89 miliardi di euro

tratto da Democratica

Alla fine si è tornati a quello che diceva il ministro Tria ad ottobre, ovvero scrivere una manovra con un deficit all’1,9 percento. Tanti giri di parole per nulla, quindi. Anzi, a dire il vero questo gioco dell’oca qualcosa ha provocato, visto che secondo uno studio della Fondazione Hume sarebbe costato addirittura 89 miliardi tra perdita di azioni quotate e miliardi persi in Btp e Bot (ovvero, risparmi dei cittadini).

Ieri il premier Conte è andato a giocarsi le ultime carte per scongiurare la procedura e il risultato è stato un netto cambio di marcia, con un forte cedimento alle richieste dell’Unione europea. E un primo punto da sottolineare è di natura tecnica. Conte ha detto che i soldi necessari verranno presi dalle “risorse che avevamo messo da parte”. Dunque, la prima questione da capire è: dov’era questo magico tesoretto che ora improvvisamente appare?

12 dicembre 2018

SettegiorniPD in Regione Lombardia

La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale La grande finzione

Lo sport preferito di chi arriva al governo è addossare le colpe su chi c’era prima.

Lo sta praticando il governo Conte, che ha due grandi “atleti” come i ministri Salvini e Di Maio che stanno collezionando il record dello scaricamento di colpe su altri. L’unica regola attuale di questo sport è la seguente “tutta colpa del PD” e commenta da sola la pochezza di questo esecutivo che ha già innestato più volte la retromarcia.
Lo sport in questione non può però essere praticato in Lombardia.
Il presidente Fontana e i suoi assessori vorrebbero poter additare tutte le responsabilità di chi li ha preceduti, ma dovrebbero recitare solo un grande “mea culpa”.
Il trasporto ferroviario è al collasso, la gestione dei rifiuti preoccupa di fronte a nuove tensioni nazionali e globali sul loro smaltimento, la sanità pubblica fatica a reggere la sfida con i privati.
La Lombardia ha il fiatone. Fontana dovrebbe prendersela con chi l’ha governata negli ultimi vent’anni: la stessa coalizione che oggi lo sostiene.
Non lo farà, ovviamente, mai. E la grande finzione continua.

11 dicembre 2018

Newsletter #5 - Gigi Ponti | Regione Lombardia

Trasporti

La crisi del trasporto pubblico tiene ancora campo in Lombardia e la riunione del tavolo trasporti del quadrante nord ha certificato lo stato di emergenza del trasporto ferroviario.

Treni definitivamente soppressi, servizi festivi ridotti e la chiusura della tratta Seregno-Carnate unita alla soppressione di due fermate sulla S9 sono la medicina amara che il territorio dovrà 'ingoiare' per un periodo piuttosto lungo, almeno due anni, prima che si possa tornare al servizio standard, quello sin qui prestato e a cui i viaggiatori erano ormai abituati. Almeno 7.000 persone dovranno cambiare abitudini e mezzo di trasporto.

10 dicembre 2018

Roma, i volontari del Baobab lanciano Spauracchio, "l'albero migrante" contro l'esclusione sociale



Arriva Spauracchio, l'albero migrante e solidale contro le politiche di esclusione sociale. A darne l'annuncio sui social i volontari dell'associazione Baobab experience. "L'8 dicembre mentre la sindaca di Roma Virginia Raggi inaugura a piazza Venezia Spezzacchio, a S.Pietro s'illumina l'Albero Santo, a Piazza del Popolo Salvini celebra l'esclusione, noi a Piazzale Spadolini, tiriamo su un albero dedicato ai migranti e alla Roma solidale", si legge sulla pagina Facebook dell'associazione.

Una giornata, quindi, all'insegna dell'inclusione, dello scambio e della solidarietà, "dedicata a chi celebra i valori del Natale ogni giorno", sottolineano gli attivisti. Che per l'occasione continueranno le loro attività di assistenza e inclusione sul campo. L'appuntamento è sabato alle 12. "Vista l'ora - aggiungono - ognuno di noi potrebbe portare qualcosa da mangiare: torte salate, frittate, insalate di riso e pasta pork free, cioccolata calda e l'immancabile torrone".

"Lo spauracchio dei migranti è la carta giocata dal Governo per il suo tornaconto - continuano i volontari di Baobab Experience - noi vogliamo porre fine a questa strumentalizzazione". In contemporanea i volontari hanno lanciato una raccolta firme sulla piattaforma Change.org per chiedere a Ferrovie dello Stato e Comune di Roma "che si realizzi subito un Punto di Informazione e Orientamento per i migranti in transito, strutturale e stabile presso la Stazione Tiburtina e un Hub di prima accoglienza per tutti gli esclusi dal sistema, ora costretti a vivere in strada".

9 dicembre 2018

StartupItalia! L’Open Summit dal 17 dicembre al Palaghiaccio di Milano

Conto alla rovescia per la terza edizione di StartupItalia! Open Summit, l’evento più importante in Italia dedicato al mondo delle startup, che nella precedente edizione ha visto la partecipazione di 3.800 persone impegnate a far crescere l’Italia, oltre a ulteriori 110 mila in diretta streaming via Facebook. L’appuntamento, previsto per il 17 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano con ingresso gratuito, riunirà imprenditori, sviluppatori, incubatori, investitori, mentor, università e aziende accomunati dalla volontà di imprimere un’accelerazione allo sviluppo del Paese.
Sarà l’occasione per premiare anche la startup dell’anno, quella a più alto potenziale di successo nei mercati internazionali. Il summit vedrà la partecipazione del vicepresidente del Consiglio dei ministri, nonché ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi di Maio. «Siamo in fibrillazione per questa nuova edizione di StartupItalia! Open Summit: spiegheremo dati alla mano come l’ecosistema dell’innovazione italiano sia stato in grado nell’ultimo anno di triplicare gli investimenti in startup, superare i 400 Milioni di Euro di investimenti e garantire 50.000 posti di lavoro malgrado il delicato contesto economico. Quest’anno ancor più che in passato, in una sola giornata, fondatori di imprese digitali, studenti, sviluppatori, ma anche aziende tradizionali e centinaia di investitori avranno modo di confrontarsi con un unico obiettivo: quello di riportare la fiducia in questo Paese straordinario, valorizzando tutti coloro che con il proprio lavoro coltivano nuove idee e provano a realizzarle», ha commentato David Casalini, ceo e fondatore di StartupItalia!. L’edizione 2018 che vedrà la grande presenza dei «creators»: imprenditori di una nuova generazione che grazie a piattaforme come facebook o youtube raggiungono milioni di persone tramite i propri contenuti.

8 dicembre 2018

IN LOMBARDIA ORA C’È IL GARANTE DELLE VITTIME DI REATO

Grazie al Pd avrà una rete multidisciplinare di supporto.

Approvato all’unanimità in Consiglio regionale il progetto di legge bipartisan che istituisce, per la prima volta in Italia, il garante delle vittime di reato. Potrà contare su una rete multidisciplinare di supporto e offrirà assistenza legale, sociosanitaria e psicologica. Il progetto di legge è frutto di un lavoro bipartisan ed è stato sottoscritto anche dal Pd .
Con il garante, le vittime di reato e le loro famiglie in Lombardia non saranno più lasciate sole. E’ stato approvato all’unanimità, martedì scorso, in Consiglio regionale, il progetto di legge bipartisan, sottoscritto anche dal Pd, che istituisce, per la prima volta in Italia, il garante delle vittime di reato che potrà contare, grazie agli emendamenti del Pd, su una rete multidisciplinare che coinvolgerà e coordinerà tutte le realtà già attive sul territorio.
Una figura attesa, quella del garante, che risponde a un bisogno diffuso, basti pensare alle tante vittime di furto o rapina, finora lasciate a se stesse dopo il reato, sollecitato, soprattutto per la costruzione di una rete di supporto, anche dagli ordini degli avvocati, degli psicologi e dallo stesso Tribunale di Milano.
Il Garante, che dovrà avere un’esperienza professionale nella tutela dei diritti umani, sarà indicato dal Consiglio regionale, resterà in carica 5 anni, potrà essere rieletto una sola volta e avrà un budget di 75 mila euro l’anno.
I beneficiari saranno le vittime o i loro famigliari fino al secondo grado, residenti in Lombardia, di reati previsti dal Codice penale, commessi sia in Italia che all’estero. Tra loro anche le vittime di violenza domestica e di violenza assistita, di cui fanno le spese i bambini che assistono ai maltrattamenti in famiglia.
Il garante offrirà loro gratuitamente assistenza psicologica, sociosanitaria e legale e informazioni sui tempi e modi di denunce e querele.
“Una legge - commenta Carmela Rozza che ha contribuito in modo significativo al progetto - frutto di un lavoro bipartisan, in cui tutte le forze politiche sono andate oltre gli steccati di appartenenza e hanno tenuto come punto fermo solo le esigenze delle vittime fino ad oggi prive di un supporto umano”.
Redazione NovitàSettegiorniPD

IL VIDEO DELL'INTERVENTO IN AULA DI CARMELA ROZZA



7 dicembre 2018

“Con il dl sicurezza si rischia più irregolarità”. Parla il presidente Acli

Intervista di Democratica al presidente delle Acli Roberto Rossini: “Il fenomeno dell’immigrazione va gestito in maniera bipartisan”

Dopo la formalità del voto finale alla Camera, il dl sicurezza di matrice salviniana è legge. Un provvedimento criticato fin dal principio da un vasto mondo, dai sindaci ai sindacati al mondo dell’associazionismo, insomma da quella rete che dei problemi dell’integrazione si occupa ogni giorno per strada, e non con post e selfie. A tirare le somme di una legge che rischia di avere effetti devastanti è, con Democratica, il presidente delle Acli, Roberto Rossini.

Presidente voi avevate già preso posizione sul dl sicurezza, denunciando il rischio di maggiore irregolarità, è così?
Sì è così. Abbiamo da subito assunto una posizione molto critica, insieme al Tavolo asilo. Il fatto di aver smontato il sistema degli Sprar, per noi il modo giusto di affrontare il tema dell’integrazione, e avere invece propeso per una visione solo difensiva, ci ha fatto dire subito che quelle norme andavano nella direzione sbagliata. La nostra preoccupazione è che con una legge così aumenti l’irregolarità. La cosa più preoccupante è il passaggio dai permessi umanitari a un numero stabilito di permessi “speciali”, un approccio che tralascia del tutto il tema dell’accoglienza.

Virtuani e Cappelletti (PD) a Monti (Lega): "rispetti l'assemblea dei sindaci e studi i problemi"

"Il consigliere Monti, sebbene rivesta un ruolo istituzionale importante, non ha ancora capito la differenza tra rete ferroviaria (gestita in Lombardia da RFI e da Ferrovienord, società della Regione) e servizio ferroviario (gestito da Trenord, società voluta dalla regione)." risponde Marco Cappelletti, consigliere delegato ai trasporti della Provincia di Monza e Brianza.

"Andrea Monti dovrebbe sapere che Trenord è un'invenzione tutta lombarda, di una regione da sempre amministrata dalla Lega, che ha illuso i pendolari dicendo di risolvere il problema del trasporto pubblico.

Oggi, il servizio ferroviario è in caduta libera: nessun nuovo treno, nessuna programmazione della manutenzione dei treni esistenti e nessuna soluzione alla cronica mancanza di 150 dipendenti macchinisti e capotreno di Trenord.

6 dicembre 2018

SettegiorniPD in Regione Lombardia

La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia




INQUINAMENTO DELL'ARIA E INCOERENZA DELLA MAGGIORANZA
Altre deroghe alle limitazioni del traffico e no alla nostra proposta per la forestazione 
Per risolvere il problema della Regione più inquinata d’Italia la maggioranza, durante la discussione sulla semplificazione, ha pensato bene di introdurre ulteriori deroghe alle limitazioni del traffico dei veicoli inquinanti e di bocciare il nostro emendamento che proponeva di introdurre un nuovo articolo in tema di forestazione urbana. Una gran bella figura, proprio mentre a Mantova, sul tema, si svolge in questi giorni un dibattito a livello mondiale: il World Forum on Urban Forests.
Leggi tutto

CHE COSA HANNO I LEGHISTI CONTRO LE FESTE DI PIAZZA?
Un regolamento regionale su sagre e fiere cerca di impedire che si facciano
Il vin brulé servito dagli Alpini durante le festività natalizie o le caldarroste offerte da associazioni di volontariato: la Regione ha fatto un regolamento, pare invocato dai commercianti, che li sottopone a parecchia burocrazia. Riguarda fiere, sagre e feste cittadine e di quartiere e dal 2016 crea problemi al mondo associativo.
Il Pd ha chiesto di cambiare la norma e il Consiglio regionale ha votato sì. Ora tocca alla Giunta regionale.
Leggi tutto
DICIASSETTENNI. E A CACCIA DI VOLPI TUTTO L’ANNO
Il centrodestra vota a favore di novità che lasciano esterrefatti
In Lombardia ora è possibile cacciare la volpe tutto l’anno, come se fosse un animale infestante o pericoloso e al pari del cinghiale che provoca danni e prolifica fuori controllo. Non solo: la Lega ha consentito di anticipare la licenza di caccia ai 17 anni, con tutte le conseguenze del caso. E lo ha fatto nascondendo questi decisioni dentro la legge di semplificazione. Inaccettabile.
Leggi tutto
SOS DALLE COMUNITÀ DI RECUPERO DEI TOSSICODIPENDENTI
L'assessore Gallera destini da subito le risorse promesse già nel 2016 
Una delibera del maggio 2017 prevedeva aumenti del 30% per le rette delle comunità di recupero dei tossicodipendenti e ne stanziava una prima parte. Da allora però le comunità hanno ricevuto solo la metà dei fondi previsti in più, non sufficienti a garantire i servizi. Nei prossimi giorni, su sollecitazione del Pd, dalla Commissione sanità partirà una richiesta formale dei fondi promessi a Gallera.
Leggi tutto
I CONSIGLIERI DEL M5S CONTRO DI MAIO?
I grillini in difesa dei lavoratori a rischio per il “decreto dignità”
In settimana la commissione ha sentito i precari di AMSA, su iniziativa dei consiglieri del M5S. I lavoratori temono per il rinnovo del contratto a termine: peccato che i grillini non si siano resi conto che il problema è il “decreto dignità” del vicepremier Di Maio.
I grillini a Roma festeggiano, i lavoratori a Milano si preoccupano, i consiglieri M5S danno ragione a tutti, perché loro sono il nuovo e hanno una visione a 370 gradi. Ma due più due fa ancora quattro.
Leggi tutto
GENDER GAP, DONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO
Dopo il convegno di ottobre, la tavola rotonda lunedì 3 alle 17.30 al Pirellone
Dopo il convegno di ottobre, torniamo a parlare di gender gap e del complesso e attuale tema della differenza salariale fra donne e uomini nel mercato del lavoro. Paola Bocci modera la tavola rotonda che lunedì 3 dicembre alle ore 17.30 (Palazzo Pirelli) metterà a confronto istituzioni, associazioni sindacali e datoriali ed esperti. Ragioneremo su proposte e prospettive rispetto alla trasparenza del fenomeno e agli strumenti per la conciliazione, la flessibilità e la formazione.
Leggi tutto

“Lui non ci sarà”, Vauro scrive una lettera a Mattarella

Lettera aperta al Presidente della Repubblica

Onorevole Presidente Mattarella le scrivo in qualità di cittadino italiano che vede lesa la propria dignità e sicurezza da una alta carica dello Stato che, al contrario, dovrebbe garantire ambedue ad ogni cittadino. La mia immagine è stata usata per propagandare una manifestazione della Lega, insieme alla mia altre di cittadini italiani e non, ma io le scrivo a titolo personale. Sopra  una mia foto campeggia la scritta “Lui non ci sarà” accompagnata dal simbolo ufficiale del suddetto partito con l’intento di connotare la mia persona come esempio negativo, un“Nemico” da additare al disprezzo ed alla rabbia di sostenitori e simpatizzanti del movimento sopra citato. Gli effetti violenti di tale uso della mia immagine sono già riscontrabili ampiamente in rete, sulle pagine del partito e su quelle ad esso legate. Matteo Salvini è segretario della Lega ma è anche vice premier e Ministro dell’Interno del governo in carica. A lui spetterebbe costituzionalmente il compito di proteggere ogni cittadino da rischi per l’incolumità sia fisica che morale. Il ministro non è nuovo purtroppo a posizioni discriminatorie e di istigazione contro cittadini italiani. Cupamente memorabile la sua affermazione che ne esistono di serie B “ I Rom italiani purtroppo”. Trovo inammissibile che il Ministro dell’Interno del mio Paese inciti atteggiamenti aggressivi contro alcuni dei propri cittadini. Trovo preoccupante che nessuna carica dello Stato Democratico si senta in dovere di stigmatizzare tali atteggiamenti. La interpello con fiducia in quanto Lei rappresenta la più alta carica di questo Stato ed in quanto garante della Costituzione. Nel malaugurato caso che le minacce di cui, anche in conseguenza di questa campagna della Lega, sono fatto oggetto si traducessero in azioni volte a colpire la mia incolumità fisica riterrò il Ministro Salvini responsabile di tali atti. La paura è una legittima emozione ma in me è più forte il senso di militanza democratica , ho perciò deciso che da giovedì 6 Dicembre a sabato 8 Dicembre, giorno in cui si terrà il raduno leghista, circolerò con appesa al collo la riproduzione del manifesto che mi riguarda in segno di protesta contro discriminazione ed istigazione. Se posso essere indicato come bersaglio ebbene il bersaglio me lo porterò addosso. Spero in un suo riscontro a questa mia ma la fiducia maggiore la ripongo nella Sua volontà di porre un argine al degrado democratico al quale ministri del governo stanno conducendo il Paese.

Le porgo i miei più distinti saluti e la ringrazio per l’attenzione.
Vauro Senesi

5 dicembre 2018

Illusione sicurezza

L'Editoriale: Illusione sicurezza
Vi fidereste più di una telecamera o di una persona che si prende cura di vostro figlio?
In Lombardia, a quanto pare, ci si dovrà affidare agli occhi elettronici che permetteranno a tutti noi di scaricarci dalla coscienza il peso di doverci occupare del benessere e dell’educazione dei nostri bimbi. Il problema esiste e non va sottovalutato, come dimostra la triste vicenda della scuola materna di Pero, ma la maggioranza lombarda ha deciso di banalizzarlo con l’idea che basti una telecamera per risolvere il problema dei possibili maltrattamenti sui bambini. Non è d’altronde una novità: più che affrontare e risolvere i problemi li si cavalca, alimentando un clima di sospetto e paura, salvo poi lamentarsi del fatto che la gente si fida sempre meno degli altri e delle istituzioni. Valorizzare e accompagnare chi lavora bene, far crescere le competenze, favorire una rete di relazioni sociali che generino sicurezza: a noi piacerebbe una Lombardia così, ma chi comanda oggi ha altre idee, come il decreto sicurezza, che finiranno per generare tensioni e disagio nelle nostre città.
Fabio Pizzul

Telecamere nei nidi: intervento di Fabio Pizzul


Italia in quale Europa?

Si è tenuto il 30 novembre a Roma il convegno “La nostra Europa”, organizzato da Acli, Azione Cattolica, Comunità di Sant’Egidio, Cisl, Confcooperative, Fuci e Istituto Sturzo. In apertura, arriva un forte richiamo alla responsabilità di tutti da parte del Presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti.

L’Italia? «Ha un bisogno forte dell’Europa e l’Europa ha una necessità vitale dell’Italia».
Nessuno, ha spiegato il presidente della Conferenza episcopale italiana, potrebbe trarre profitto da un ipotetico distacco. Un distacco «che, tra l’altro da un punto di vista storico, geografico, spirituale e culturale non ha alcuna ragion d’essere. Si può ovviamente discutere sulle modalità politiche di stare assieme - ha aggiunto il porporato - ma l’Europa e l’Italia hanno un cammino comune millenario che preesiste al processo di unità politica degli ultimi decenni».

4 dicembre 2018

Regole europee e illusioni italiane, come funzionano


Care e cari tutti,

leggiamo in questi giorni, con preoccupazione crescente, del comportamento di un Governo che punta i piedi nei confronti dell’Europa, peraltro per una manovra senza investimenti.

Credo che sia importante chiarire bene, anche per poter rispondere alle critiche verso l’Europa, che spesso si annidano anche nei mondi che frequentiamo tutti i giorni, quali sono le regole europee e perchè dobbiamo rispettarle.

Martedì la Commissione europea ha bocciato ufficialmente la manovra italiana raccomandando al Consiglio di aprire una procedura di infrazione. Nel documento (http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-6462_it.htm) si conferma “l'esistenza di un'inosservanza particolarmente grave” delle raccomandazioni rivolte all'Italia a luglio 2018.

Questo lo abbiamo letto tutti ma in concreto cosa significa? E, soprattutto, perché sui giornali si spiega la gravità di questa notizia mentre dal Governo rispondono sprezzanti e alla fine sembra che non succeda mai niente?

3 dicembre 2018

Primarie Partito Democratico. Ufficiale: si vota il 3 marzo

Scritto da Redazione Monza PD
La Direzione nazionale del Pd ha deciso: le primarie per eleggere il nuovo segretario si terranno domenica 3 marzo.
Il regolamento congressuale, elaborato dalla commissione guidata da Gianni Dal Moro, è stato approvato all’unanimità, con sole 4 astensioni.
Queste le tappe fondamentali del percorso di avvicinamento alle primarie. Entro il 4 dicembre si dovranno insediare le commissioni provinciali e regionali. Il termine ultimo per le presentazioni delle candidature a segretario nazionale è fissato per il 12 dicembre. Per quanto riguarda il tesseramento, c’è da registrare l’importante apertura all’iscrizione online.

2 dicembre 2018

Apocalisse, devastazione, incubo

di Chiara Tintori-Aggiornamenti Sociali

Sono solo alcuni dei termini con i quali si è cercato di definire quello che il maltempo ha riservato al nostro Paese negli ultimi sette giorni: dalla Liguria al bellunese, dalla provincia di Palermo al Trentino, e non solo, abbiamo assistito a distruzione, a interi insediamenti abitativi cancellati. E a morte. Sì, nel 2018 in Italia si muore per il maltempo.

Piogge di estrema intensità associate a venti fortissimi ci hanno riservato scene che fino a qualche tempo fa erano sporadiche. Ora la frequenza di tali eventi metereologici estremi è aumentata; siamo spettatori e vittime di una natura che ha perso il suo equilibrio. Stiamo assistendo all’effetto valanga, lo sregolamento dell’ecosistema è entrato in progressione geometrica. E ne paghiamo le conseguenze. Ma c’è poco di fatale in quello che accade, perché trascurare la pulizia dei letti dei fiumi, costruire laddove non sarebbe opportuno, e più in generale abdicare alla gestione del territorio è sola ed esclusivamente responsabilità umana.