7 luglio 2014

Un governatore che rischia di andare in bianco

Il bianco è colore carico di significati che possono spaziare in lungo e in largo nel panorama lessicale e nelle possibili metafore politiche e sociali.
E' così che l'atteso libro bianco della sanità lombarda può diventare una sorta di passe-partout per provare ad accontentare tutti (nella maggioranza) e tentare di convincere i lombardi che qualcosa di nuovo lo si voglia fare davvero.
Già, la riforma della sanità. Promessa per fine 2013, assicurata per la primavera 2014, ora slitta all'autunno e, a giudicare dalla genericità di quanto proposto nel libro bianco, è ancora tutta da scrivere o quasi.
E Maroni? Un giorno annuncia l'assessorato unico socio-sanitario, il giorno dopo nega di averlo promesso, il successivo non lo esclude. Dipende da chi della maggioranza ha incontrato o da chi ha fatto la voce più grossa sui giornali. E, per tentare di mettere d'accordo quelli che d'accordo non sono, gioca la carta delle parti sociali e della società civile: se va bene a loro, il libro bianco, come potranno tirarsi indietro i partiti?
Il bianco ci può suggerire anche una pagina ancora tutta da scrivere e la situazione attuale non ci pare poi tanto lontana da questa ipotesi.