10 novembre 2018



Quei puristi scomparsi della carta costituzionale

Dove sono finiti i tanti difensori della Costituzione?
di Angelo Panebianco - Corriere della Sera

Ma dove sono tutti quanti? Così pare che abbia esclamato il fisico Enrico Fermi riflettendo sul fatto che, dato l’enorme numero di stelle che popolano l’Universo, dovrebbero essere numerosissime anche le civiltà extraterrestri. Ci si può porre oggi la stessa domanda pensando ai tanti difensori tutti di un pezzo (acronimo: Dtpc) della Costituzione italiana. Mentre non sappiamo se gli extraterrestri esistano oppure no, sappiamo per certo che i Dtpc , almeno fino a un paio di anni fa (ancora ai tempi del referendum costituzionale), esistevano. All’epoca, anzi, erano numerosissimi e chiassosissimi: sempre pronti a gettarsi generosamente nella mischia, pronti a menar le mani non appena qualcuno minacciava di cambiare una virgola o un punto e virgola di un qualche comma della Costituzione . Allora scattavano subito le tre M : mobilitazioni(ovviamente antifasciste) , manifesti, manifestazioni. Un diluvio di parole in libertà.

Il mondo Dtpc è (era?)un mondo/movimento stratificato e gerarchico. Al vertice ci sono le componenti più istituzionali. È ovviamente folta, ai livelli di vertice, la presenza di politici di professione che però cambiano, entrano o escono dal giro a seconda delle circostanze. Oltre a diverse presenze fisse(per lo più politici già attivi all’epoca della Prima Repubblica)ci sono talvolta anche presenze bizzarre e estemporanee.