15 dicembre 2013

Il cambiamento ha inizio

Renzi: La strada del cambiamento

L'Assemblea nazionale a Milano proclama Matteo Renzi nuovo segretario del PD

La Strada del cambiamento  La Strada del cambiamento
Se noi siamo un partito politico è perché abbiamo a cuore l'idea di un'Italia capace di innamorarsi e di fare innamorare. Non siamo quindi semplicemente a ragionare di noi ma cosa fare perché l'Italia cambi con l'orgoglio del suo passato ma guardando verso il futuro. Noi siamo una comunità e portiamo rispetto per chi ha permesso tutto questo: mi riferisco a Veltroni che iniziato il percorso al Lingotto, a Franceschini, a Bersani e a Epifani, i segretari del PD che mi hanno preceduto. Voglio ringraziare Gianni Cuperlo e Pippo Civati che mi hanno conteso la segreteria del partito e ancora Gianni per aver accettato la presidenza del PD. Un grazie anche a Letta per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo. Così Matteo Renzi sul palco dell'Assemblea Nazionale del PD non appena proclamato neo segretario del PD.

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 46 del 14 dicembre 2013

Assemblea nazionale: il PD elegge Presidente e Direzione.Domani l'assemblea di Milano proclamerà l'insediamento del nuovo segretario e nominerà presidenza e direzione. Non condivido la nomina di Gianni Cuperlo alla Presidenza del Partito. Quello è un ruolo di garanzia, da affidare a persona che non ambisca ad essere anche riferimento di un'area politica. Non sfugge il segnale positivo di unità interna, ma una franca distinzione di ruoli a mio avviso avrebbe giovato di più a tutti.
La settimana in RegioneNessuna riunione di consiglio, la scorsa settimana. Lo vieta il regolamento, nei giorni che precedono la sessione di bilancio. L'attività si è quindi concentrata sulla preparazione degli emendamenti alla finanziaria, oltre che su alcuni provvedimenti che saranno in aula la prossima settimana per l'approvazione. Mercoledì prossimo dovremmo approvare la Legge sui contratti di solidarietà, di cui sono relatore.

Il commento del ministro Delrio

Delrio: «Ora la riforma della legge elettorale»

«Decisioni come quella sul finanziamento pubblico il premier le prende solo dopo essersi confrontato con la sua maggioranza»
L'intervista a Graziano Delrio di Simone Collini, l'Unità

delrio
L`«accelerazione» sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti concordata anche con Renzi, una nuova legge elettorale «da approvare sia alla Camera che al Senato prima delle europee», un ritorno alle urne in tempi rapidi «soltanto se le forze della maggioranza ritengono che l`azione del governo non sia incisiva». 

Il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio guarda con ottimismo ai prossimi mesi. E alla domanda se non tema che l`elezione di Renzi alla guida del Pd possa provocare fibrillazioni all'interno della maggioranza scuote decisamente la testa: «L`evento di domenica è una buona notizia per tutti. Il nuovo segretario del Pd ha le idee molto chiare, saprà scrivere una buona agenda insieme agli altri partiti della coalizione». 

Partiamo dal decreto sul finanziamento pubblico: perché ricorrere a un simile strumento, ministro Delrio, quando c`è un testo già approvato alla Camera che doveva soltanto ricevere il via libera del Senato per diventare legge? 

«Abbiamo voluto dare un segnale di accelerazione perché l`impegno che avevamo assunto prevedeva l`approvazione definitiva entro l`anno».