12 giugno 2020

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 260 del 10 Giugno 2020


Mercoledì, 10 Giugno 2020

Carissimi, nei giorni scorsi sono tornate a riunirsi, per quanto ancora con modalità a distanza, le Direzioni Nazionale e Regionale del PD.
Mi fa piacere quindi condividere il testo del mio intervento nella seduta di lunedi 8 giugno della Direzione Lombarda, alla presenza del vice segretario nazionale Andrea Orlando.
Se qualcuno vorrà discuterne, sono a disposizione.
Buona ripresa a tutti

Stiamo attraversando una fase inedita piena di insidie ma altrettanto ricca di potenzialità, nella quale il partito lombardo, così come quello nazionale, si gioca una parte importante del proprio destino.
Riepilogo per punti ed in maniera molto stringata quelli che sono, a mio avviso, i tratti distintivi,  di questa fase.
1) La Lombardia è stata ed è tuttora l’epicentro dell’emergenza sanitaria. I dati di questi giorni, per quanto in evidente miglioramento, inducono ancora ad avere molta attenzione. Nessun allarmismo ma nemmeno nessuna rimozione. Il viceministro Sileri oggi dice che non esiste alcun “caso Lombardia”: io penso invece che abbia fatto bene Andrea Orlando a chiedere al ministro Speranza di venire in questa Regione, non per commissariarla ma per far capire che senza una vera e leale collaborazione tra istituzioni non se ne esce, smontando così anche le velleità iperautonomiste della maggioranza regionale e ponendo e basi per un auspicato superamento dell’attuale sperimentazione.
2) L’emergenza sanitaria ha messo a nudo le debolezze politiche e di modello di questa Regione, che noi dobbiamo giustamente continuare ad evidenziare. Al tempo stesso però è emersa ancora una volta la straordinaria ricchezza di questa regione, fatta di professionalità, umanità, volontà di migliaia di professionisti della sanità, lavoratori, associazioni. Tenere insieme questi due racconti, ed offrire una sponda di riconoscimento a questo pezzo di Lombardia è per noi essenziale se ambiamo ad un ruolo che non sia di eterna opposizione.