29 agosto 2011

Vent'anni fa la mafia uccideva Libero Grassi.

Oggi si celebrano le commemorazioni per l'omicidio del sig. Libero Grassi, imprenditore tessile ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991.



Ha detto questa mattina la figlia Alice:"Non vogliamo lapidi di marmo" Su un manifesto è stato scritto: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato".

La moglie dell'imprenditore sig.ra Pina Misano"Dobbiamo continuare con la nostra presenza attiva. Non dobbiamo mai dimenticare ma sempre parlare e parlare e ricordarci i tre valori di Libero: lavoro, libertà dignità".

Il Presidente Napolitano ha scritto una lettera alla moglie:
"Ricorrono oggi venti anni da quel tragico 29 agosto 1991, quando Libero Grassi, l'imprenditore onesto e coraggioso che si era pubblicamente ribellato alla mafia e al suo sistema estorsivo, fu ucciso in un agguato tragico e feroce", si legge nella missiva. "Il suo sacrificio - sottolinea il capo dello Stato - è divenuto nel tempo, anche grazie alla mobilitazione delle migliori energie della società e alla crescente determinazione dell'imprenditoria siciliana, un riferimento essenziale della rivolta contro il racket e la pressione mafiosa. Il ricordo della lotta di Libero Grassi per salvaguardare la dignità del lavoro e la libertà dell'attività economica da forme inammissibili di violenza deve costituire fecondo stimolo per una sempre più ampia mobilitazione della coscienza civile e per una sempre maggiore diffusione della cultura della legalità". "Con questo auspicio - conclude Napolitano - e interpretando la gratitudine di ogni italiano, esprimo a lei e ai suoi figli sentimenti di affettuosa vicinanza e solidale partecipazione".

Il sig. Libero Grassi intervistato nel 1991 a Samarcanda.

Mille Sindaci in corteo. "Giù le mani dai Comuni".

Oltre mille i sindaci poco prima di mezzogiorno hanno lasciato la sede del Pirellone per muoversi in corteo e sfilare verso la centralissima piazza Scala. Il corteo è stato aperto da uno striscione recante la scritta "Giù le mani dai Comuni". Lo striscione è stato sorretto dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal sindaco di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno, dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.


Milano piazza della Scala oggi







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Lettera al direttore di Repubblica di Pier Luigi Bersani.


Caro Direttore,

alla vigilia della discussione sulla manovra economica in Senato, siamo preoccupati. La maggioranza è confusa. Non c`è chiarezza sul perché la correzione dei conti pubblici, tra intervento di luglio e ultimo decreto, tocchi i 55 miliardi di euro a regime invece dei 40 indicati nei documenti ufficiali come necessari per raggiungere il pareggio di bilancio. Per di più la manovra contiene una delega che prevede tagli di detrazioni fiscali per l`assistenza che, se fosse realizzata per l`entità prevista, sarebbe insopportabile. L`insieme di confusione e mancanza di chiarezza toglie la credibilità all`azione del governo e non convince i mercati.

Il Pd ha presentato un pacchetto di correzioni. La sommaria definizione dei comunicati può aver creato la genericità richiamata da Tito Boeri. La lettura degli emendamenti renderà più chiari obiettivi, risorse, senso delle controproposte. Ne indico solo alcune. La pubblica amministrazione.I nostri emendamenti partono dal dimezzamento del numero dei parlamentari e prevedono tra l`altro: l`accorpamento degli uffici territoriali del governo; la drastica riduzione delle circa 30.000 stazioni appaltanti; la riorganizzazione dell`amministrazione giudiziaria; l`eliminazione degli organi societari nelle società «in house»; la codificazione, il monitoraggio ed interventi correttivi per tutte le gare d`appalto; l`introduzione di benchmark e di best practices per ogni programma di spesa da mappare e cancellare o ridimensionare attraverso il riavvio ed il sistematico utilizzo di spendingreview; la chiusura delle società pubbliche di Regioni, Province e Comuni prive di giustificabile ed efficiente missione produttiva (ad esempio, le società di promozione dell`export o dello «sviluppo») e la liberalizzazione, non necessariamente privatizzazione, dei servizi pubblici locali; l`obbligo di gestione associata di tutte le funzioni dei comuni con meno di 5000 abitanti; il dimezzamento del numero delle Province attraverso l`indispensabile modifica costituzionale. Vi sono poi le norme sul taglio dei costi della politica che abbiamo già presentato in Parlamento, a cominciare dall`abolizione dei vitalizi. Tutti questi emendamenti, secondo le nostre stime, implicano risparmi molto ingenti, guadagni di efficienza, più qualità dei servizi.

Agevolazioni fiscali e lotta all`evasione. Si possono ottenere alcuni miliardi di risparmio l`anno con una razionalizzazione delle detrazioni fiscali concordata con le parti sociali. Molto di più si ottiene con la lotta vera all`evasione: abbassamento della soglia di tracciabilità, elenco clienti-fornitori, indicazione dei patrimoni nella dichiarazione Irpef, comunicazione dei saldi e degli importi medi dei conti correnti bancari all`Agenzia delle Entrate, possibilità di detrarre gli interventi di manutenzione della casa di abitazione. Le risorse così recuperabili non possono essere portate a copertura, ma sono rilevanti.

Patrimoniale ordinaria sugli immobili. Pensiamo a una patrimoniale ordinaria progressiva sugli immobili, a partire da valori molto elevati e con larghe esenzioni (gettito stimato, almeno 5 miliardi l`anno). Non è meglio un intervento di questo tipo, strutturale ed equo, piuttosto che un aumento dell`Iva che pesa di più sui meno abbienti e deprime i consumi?

Contributo straordinario degli scudati. I condoni hanno permesso di individuare, anche se le identità restano coperte, una platea di contribuenti che possono dare un contributo di solidarietà: un`imposta patrimoniale una tantum sui capitali condonati nel 2009 (circa 15 miliardi di euro). L`obiettivo è di metterci in linea con gli standard europei. Non a caso proponiamo la rinegoziazione dei protocolli, sull`esempio di Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti, con i Paesi «white list» dell`Ocse. L`insieme degli interventi su chi non ha mai pagato può giustificare anche la richiesta di un contributo da parte di chi che le tasse le paga e dispone di un alto reddito, purché si innalzi la soglia.

Alienazioni. Un programma di dismissioni efficienti, a cominciare dal demanio militare. Oltre a mettere in modo equo in sicurezza i conti il Pd prevede alcuni interventi per lo sviluppo. Con una parte dell`introito una tantum dagli scudati la pubblica amministrazione può pagare una prima tranche dei debiti verso le piccole imprese ed è possibile avviare subito programmi di piccole opere dei comuni già ai nastri di partenza, ma bloccate dal patto di stabilità.

Liberalizzazioni. Otto interventi già sotto forma dì proposte di legge: dalle reti di distribuzione dell`energia, ai servizi bancari ed assicurativi ai servizi professionali. Le misure di liberalizzazione, secondo Ocse e Banca d`Italia, non costano ma fanno crescere il Pil.

Politica industriale. Sia pure con un limitato quantitativo di risorse, pensiamo si possano finanziare, oltre al 55% per eco-ristrutturazioni, piani per ricerca e innovazione industriale se- condo l`ispirazione di Industria 2015, dando priorità alle risorse potenziali del Mezzogiorno.

Pensioni. Il Pd è pronto a discutere una riforma del welfare per dare stabilità e un futuro ai giovani. Pensiamo a un sistema di uscita flessibile tra i 62 e i 70 anni, con meccanismi di convenienza. Proponiamo la possibilità di totalizzare i contributi e l`opportunità che un`ora di lavoro stabile costi meno di un`ora di lavoro precario. Sì a una discussione sulla riforma del welfare positiva per giovani e donne. No all`uso delle pensioni come bancomat per tappare buchi.

L`articolo 8, i rapporti tra le parti sociali. C`era la necessità di un intervento dichiarato urgente ma che non porta in cassa un euro? C` era la necessità di riportare sul tavolo argomenti di divisione che sindacati e Confindustria erano riusciti a mettere da parte con l`accordo del 28 giugno? L`articolo 8 va abolito o trasformato in una trasposizione dell`accordo tra le parti sociali.

Speriamo che si possa discutere su queste proposte e che il governo non metta la fiducia. Noi pensiamo di far pagare chi non ha mai pagato. Per la maggioranza questa nostra impostazione è difficile da digerire. Ma qualcosa dovranno pur digerirla. E su questo daremo battaglia.

Pier Luigi Bersani.
29 agosto 2011

Ora anche Renzi e Civati sono "separati in casa".

Renzi e Civati si "rottamano" a vicenda.
...ma il cambiamento non doveva partire da qui?





Intervista a
Civati pubblicata oggi da l'Unità.

per ingrandire cliccare sull'articolo



Di seguito, quanto dichiarato dal Sindaco di Firenze Renzi, nell'intervista inchiesta pubblicata oggi dal Corriere della Sera che potete leggere integralmente cliccando qui.



Settembre Sulbiatese: apertura sabato 3 settembre 2011.

per ingrandire cliccare sulla locandina



Sono più di 800 i Sindaci che parteciperanno oggi alla manifestazione ANCI di Milano.

Sono più di 800 i Sindaci che oggi parteciperanno alla manifestazione organizzata dall' ANCI a Milano. Il ritrovo è alle ore 11 in piazza Duca D'Aosta - Auditorium Gaber -.



Attilio Fontana sindaco leghista presidente dell'ANCI lombaria:"E' la conferma di come avessimo ragione quando abbiamo promosso questa manifestazione per dire all'opinione pubblica l'impossibilità di garantire servizi e investimenti, da parte dei Comuni, di fronte all'importo dei tagli contenuti nell'ennesima manovra".

Oltre ai sindaci di Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma, Venezia, Verona, e di tante altre città e Comuni anche molto piccoli, interverranno il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, critico della manovra per i tagli agli enti locali, e quello dell'Emilia Romagna, Vasco Errani.

Nel pomeriggio una delegazione incontrerà il Ministro Maroni che recentemente al Meeting di Rimini aveva dichiarato:"Spero anche un azzeramento dei tagli soprattutto per i comuni".

post corrrelato: ANCI le proposte contro i tagli della manovra del Governo agli enti locali.

post correlato: sull'argomento segnaliamo anche un interessante intervento firmato dalla Giunta del nostro Comune dal titolo: "I tagli ai piccoli comuni: come eliminare la politica locale generosa!

Veltroni querela Gasparri - Questione Penati.

Area Falck - Sesto San Giovanni.


Il Capogruppo al Senato del PDL Maurizio Gasparri ha pesantemente attaccato il PD sulla questione Penati. Di seguito una delle dichiarazioni:"Bersani spera di farla franca come capitò ai suoi predecessori graziati dal Di Pietro magistrato che così, salvati dalla tangente Enimont i capi Pds D'Alema, Veltroni, Fassino ecc..., si avviò verso la carriera ministeriale insieme alla sinistra a cui aveva garantito immeritata impunità".

Walter Veltroni ha dato mandato ai suoi avvocati di sporgere querela per diffamazione. "Si tratta - ha detto Veltroni - di affermazioni ancora più gravi visto che provengono da una persona che ricopre importanti incarichi istituzionali".

Luigi Berlinguer, il presidente della Commissione di Garanzia del Pd, ha convocato una riunione sul caso Penati (l'ex braccio destro del segretario indagato a Monza). "La corruzione- ha dichiarato Berlinguer - non deve minimamente sfiorare il Pd. Noi dobbiamo essere più rigorosi della moglie di Cesare".

Enrico Letta in un intervista al TG: "Non c'è dubbio che Penati deve rinunciare alla prescrizione. Non c'è dubbio anche che il lavoro della commissione di garanzia dirà cose che poi dovranno essere accettate. Questa è la differenza tra noi e l'atteggiameno di altri. Da noi chi è toccato da questi fatti si deve dimettere e si deve far processare, altri diventano ministri. Non ci può essere alcuna macchia in questa storia".

L'intervista del Corriere della Sera a Matteo Renzi:" Lasci il Consiglio Regionale. Non credo alla diversità etica". clicca qui.

post correlato: Penati si autosospende dal PD ed esce dal Consiglio Regionale.
post correalto: Oggi (26 agosto 2011) su Repubblica l'ultima epistola di Veltroni.
post correlato: Buona domenica del 28 agosto 2011.

Prodi: "De Gasperi oggi sarebbe un impiegato".


«Di De Gasperi avremmo proprio bisogno. Nell'Europa di oggi però De Gasperi e Adenauer sarebbero rimasti a fare gli impiegati, uno avrebbe fatto al massimo il sindaco di Colonia e l'altro sarebbe alla biblioteca vaticana». È quanto ha risposto Romano Prodi rispetto al ruolo che avrebbero avuto oggi i padri fondatori dell'Europa, lo statista italiano Alcide De Gasperi e il tedesco Konrad Adenauer, parlando a margine del suo intervento alla scuola di formazione della Rosa Bianca in Trentino, a Terzolas. «Lo dico perchè oggi - ha spiegato - non c'è l'attitudinea pensare di costruire con sacrificio il futuro. La politica si consuma nella vittoria alle elezioni, all'indomani, nel trovare il fenomeno, la persona popolare, che ci sia arrivata in qualsiasi modo. Ma dopo c'è un'altra elezione e si trova un'altra persona. Si consuma alla giornata».

Intanto il professore ha scelto di firmare per il referendum che vuole abbrogare il "porcellum".

Qui l'intervento pubblicato nel sito di Romano Prodi.